Recupero post intervento ernia discale l5 s1
Buongiorno, operato in data 11 marzo di ernia del disco L5 S1, interlaminectomia a sinistra e erniectomia. Il referto pre operatorio recita: "In corrispondenza dello spazio discale l5-s1 si apprezza un quadro di artrosi discosomatica, con conseguente retro-olistesi di l5. Il disco sporge posteriormente a configurare una voluminosa ernia paramediana sinistra sino all'imbocco del forame di coniugazione, espulsa e migrata cauldalmente, che comprime il sacco durale ed entra in conflitto con la radice nervosa di s1 a sinistra."
Premesso che dal 4 febbraio fino al giorno dell'intervento sono stato allettato, essendo impossibile restare in piedi o seduto per più di pochi secondi, ricoverato in reparto di terapia riabilitativa per tre settimane, nel vano tentativo di evitare l'intervento, sottoposto quindi a pesante terapia farmacologica, 20 gg di cortisone ( oltre a contramal etc etc), impossibile eseguire terapie riabilitative. In ultimo effettutata iniezione di cortisone nel sacro, con risultati quasi nulli ( solo leggerissimo miglioramento sensibilità piede).
Ho sempre mantenuto il movimento della gamba e del piede, dita incluse, seppure anestetizzate, ho perso circa 9 kg dall'inizio del problema alla dimissione post intervento. Le gambe erano , alla fine , prive di tono, e il polpaccio della sinistra particolarmente flaccido.
Dimesso con seguente terapia: Nicetile , due bustine al dì per due settimane,Clexane per tre settimane, protezione gastrica e bustino lombare in posizione eretta e deambulazione. Alla visita per togliere i punti, 15gg dall'intervento, aggiunta una capsula di Lyrica 0.75 per un mese.
Ho constatato che per i chirurghi è sempre tutto normale, però, prima dell'operazione mi era stato dato un tempo di recupero di tre settimane, invece la situazione è la seguente:
Dolore molto forte, solo alla deambulazione, al polpaccio sinistro,impossibile andatura normale, dolore ( ma forse è meglio definirlo un ricordo-doloroso, non forte insomma) nella parte posteriore della coscia fino al gluteo. Stranamente negli ultimi due giorni è leggermente diminuito quello al polpaccio ma aumentato quello alla coscia-gluteo.Piede " ovattato" nella parte sotto a sinistra, polpaccio con pelle più sensibile di prima ma sotto sembra un polpaccio altrui.
Ora, capisco che ogni caso è un caso a sè. Ma possibile che debba sentirmi dire solo " è normale"?? Cosa mi aspetta? Quando potrò tornare a lavorare? A fare la vita attiva e sportiva di prima? Ma ,soprattutto, tornerò ad essere come prima?
Ecco il timore è di non uscirne più.
grazie
Premesso che dal 4 febbraio fino al giorno dell'intervento sono stato allettato, essendo impossibile restare in piedi o seduto per più di pochi secondi, ricoverato in reparto di terapia riabilitativa per tre settimane, nel vano tentativo di evitare l'intervento, sottoposto quindi a pesante terapia farmacologica, 20 gg di cortisone ( oltre a contramal etc etc), impossibile eseguire terapie riabilitative. In ultimo effettutata iniezione di cortisone nel sacro, con risultati quasi nulli ( solo leggerissimo miglioramento sensibilità piede).
Ho sempre mantenuto il movimento della gamba e del piede, dita incluse, seppure anestetizzate, ho perso circa 9 kg dall'inizio del problema alla dimissione post intervento. Le gambe erano , alla fine , prive di tono, e il polpaccio della sinistra particolarmente flaccido.
Dimesso con seguente terapia: Nicetile , due bustine al dì per due settimane,Clexane per tre settimane, protezione gastrica e bustino lombare in posizione eretta e deambulazione. Alla visita per togliere i punti, 15gg dall'intervento, aggiunta una capsula di Lyrica 0.75 per un mese.
Ho constatato che per i chirurghi è sempre tutto normale, però, prima dell'operazione mi era stato dato un tempo di recupero di tre settimane, invece la situazione è la seguente:
Dolore molto forte, solo alla deambulazione, al polpaccio sinistro,impossibile andatura normale, dolore ( ma forse è meglio definirlo un ricordo-doloroso, non forte insomma) nella parte posteriore della coscia fino al gluteo. Stranamente negli ultimi due giorni è leggermente diminuito quello al polpaccio ma aumentato quello alla coscia-gluteo.Piede " ovattato" nella parte sotto a sinistra, polpaccio con pelle più sensibile di prima ma sotto sembra un polpaccio altrui.
Ora, capisco che ogni caso è un caso a sè. Ma possibile che debba sentirmi dire solo " è normale"?? Cosa mi aspetta? Quando potrò tornare a lavorare? A fare la vita attiva e sportiva di prima? Ma ,soprattutto, tornerò ad essere come prima?
Ecco il timore è di non uscirne più.
grazie
[#1]
Egregio Signore,
forse 4 settimane non sono poche per poter dare un primo giudizio. Se i disturbi vanno lentamente (sia pur globalmente) regredendo, aspetteri ancora 2-3 settimane.
Se a tale data, ma anche prima se Lei notasse peggioramenti o fastidiosa stazionarietà dei disturbi (specie di motilità/sensibilità), farei una RMN di controlo sia senza che con mdc.
Ci risentiamo fra qualche settimana (o anche prima).
Cordialmente.
forse 4 settimane non sono poche per poter dare un primo giudizio. Se i disturbi vanno lentamente (sia pur globalmente) regredendo, aspetteri ancora 2-3 settimane.
Se a tale data, ma anche prima se Lei notasse peggioramenti o fastidiosa stazionarietà dei disturbi (specie di motilità/sensibilità), farei una RMN di controlo sia senza che con mdc.
Ci risentiamo fra qualche settimana (o anche prima).
Cordialmente.
Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 10.6k visite dal 05/04/2010.
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