Stenosi lombare operata due volte
Salve,
sono il figlio di una signora di 67 anni oramai da 4 mesi impossibilitata nei movimenti più comuni e in tutte le faccende quotidiane...
Circa 3 mesi fà le è stata diagnosticata una STENOSI LOMBARE, che è stata curata tramite un'operazione chirurgica circa 2 mesi e mezzo fà presso un noto centro del centro italia.
Tornata a casa dopo la prima operazione mia mamma presentava una lunga cicatrice e quando il medico di famiglia è venuto dopo una settimana dopo l'operazione per rimuovere i punti, c'è stato un problema...un filo nero, che sembrava anch'esso un punto, proveniva in verticale e anche tirandolo il medico di famiglia nn è stato capace di rimuovere e ipotizzando che fosse lì "per qualke motivo" (parole testuali) l'ha lasciato al suo posto e ha chiesto di interpellare il medico che l'ha operata, ma senza urgenza....
sta di fatto che una settimana dopo la rimozione dei punti, mia mamma sentiva ancora più dolore e dopo un breve colloquio telefonico col dottore che l'ha operata è stata prontamente ricoverata e RIoperata il giorno dopo...il motivo??? un 'infezione da "stafilococco aureus" che aveva creato (guardacaso proprio nel punto dove era rimasto quel "mezzo punto" non rimosso) una fuoriuscita di pus, quindi l'hanno dovuta riaprire e ripulire dall'infezione....
alla fine le hanno rimesso di nuovo i punti che stavolta le sono stati rimossi al centro dove è stata effettuata l'operazione....ed è uscita dall'ospedale con un foglio io cui si spiega che è stata rioperata per questa infezione ed è uscita con "materiale fibrino leucocitario" ma nel foglio nn c'è alcun riferimento a quel punto che io vidi rimanere nella ferita di mia mamma...
ora dopo 2 settimane dal secondo intervento, ancora esce un pò si sangue e pus (sempre dallo stesso punto) ma i medici ci dicono che è normale e che sta in via di guarigione...
sta di fatto che mia mamma continua a stare molto male, le sono impediti anche i movimenti più comuni e continua a prendere 6 pillole e 2 siringhe di antidolorifico al giorno....
ora mi chiedo....
è probabile la mia idea che sia stato proprio quel "mezzo punto" che il medico di famiglia nn è riuscito a togliere e che ha lasciato lì senza preoccuparsene a causare l'infezione??? la fuorisciuta di pus adesso, anche se minima, è preoccupante? cos'è il materiale fibrino leucocitario?? quanto tempo dobbiamo aspettare per un miglioramento per mia mamma? quando ci sobbiamo preoccupare se le cose nn migliorano???
scusate per la lunghezza.....spero di nn aver annoiato.
Grazie
Francesco
sono il figlio di una signora di 67 anni oramai da 4 mesi impossibilitata nei movimenti più comuni e in tutte le faccende quotidiane...
Circa 3 mesi fà le è stata diagnosticata una STENOSI LOMBARE, che è stata curata tramite un'operazione chirurgica circa 2 mesi e mezzo fà presso un noto centro del centro italia.
Tornata a casa dopo la prima operazione mia mamma presentava una lunga cicatrice e quando il medico di famiglia è venuto dopo una settimana dopo l'operazione per rimuovere i punti, c'è stato un problema...un filo nero, che sembrava anch'esso un punto, proveniva in verticale e anche tirandolo il medico di famiglia nn è stato capace di rimuovere e ipotizzando che fosse lì "per qualke motivo" (parole testuali) l'ha lasciato al suo posto e ha chiesto di interpellare il medico che l'ha operata, ma senza urgenza....
sta di fatto che una settimana dopo la rimozione dei punti, mia mamma sentiva ancora più dolore e dopo un breve colloquio telefonico col dottore che l'ha operata è stata prontamente ricoverata e RIoperata il giorno dopo...il motivo??? un 'infezione da "stafilococco aureus" che aveva creato (guardacaso proprio nel punto dove era rimasto quel "mezzo punto" non rimosso) una fuoriuscita di pus, quindi l'hanno dovuta riaprire e ripulire dall'infezione....
alla fine le hanno rimesso di nuovo i punti che stavolta le sono stati rimossi al centro dove è stata effettuata l'operazione....ed è uscita dall'ospedale con un foglio io cui si spiega che è stata rioperata per questa infezione ed è uscita con "materiale fibrino leucocitario" ma nel foglio nn c'è alcun riferimento a quel punto che io vidi rimanere nella ferita di mia mamma...
ora dopo 2 settimane dal secondo intervento, ancora esce un pò si sangue e pus (sempre dallo stesso punto) ma i medici ci dicono che è normale e che sta in via di guarigione...
sta di fatto che mia mamma continua a stare molto male, le sono impediti anche i movimenti più comuni e continua a prendere 6 pillole e 2 siringhe di antidolorifico al giorno....
ora mi chiedo....
è probabile la mia idea che sia stato proprio quel "mezzo punto" che il medico di famiglia nn è riuscito a togliere e che ha lasciato lì senza preoccuparsene a causare l'infezione??? la fuorisciuta di pus adesso, anche se minima, è preoccupante? cos'è il materiale fibrino leucocitario?? quanto tempo dobbiamo aspettare per un miglioramento per mia mamma? quando ci sobbiamo preoccupare se le cose nn migliorano???
scusate per la lunghezza.....spero di nn aver annoiato.
Grazie
Francesco
[#1]
Neurochirurgo
Provo a risponderle.
1. non ho capito bene cosa fosse quel "mezzo punto"; fatto sta che i fili di sutura impipegati oggi (ammesso che quel "mezzo punto" fosse un punto di sutura)sono generalmente sintetici ed hanno delle carattiristiche chimico-fisiche per impedire il propagarsi di un'infezione; perciò non credo che quel "mezzo punto" possa essere stata la sola causa a determinare l'infezione
2. quando una cicatrice si infetta e si deve rimuoverla chirurgicamente (come credo di aver capito sia stato fatto), il processo di cicatrizzazione avviene per "seconda intenzione"; ovvero, non avviene come normalmente accade, ma impiega tempi più lunghi e presenta spesso un aspetto "sporco" e "umidiccio"; perciò credo (e sicuramente sarà così, dato che già altri specialisti hanno avuto modo di confermartelo dal vivo) che sia normale
3. il materiale "fibrino-leucocitario" è un parolone medico per descrivere un ammasso di cellule che il corpo produce (per difendersi) in risposta ad un'infezione
4. per osservare un miglioramento, sicuramente è fondamentale che i postumi dell'infezione vadano via del tutto; solo dopo si può effettuare una corretta valutazione clinica
Segua i consigli dei medici che l'hanno operata e in bocca al lupo,
1. non ho capito bene cosa fosse quel "mezzo punto"; fatto sta che i fili di sutura impipegati oggi (ammesso che quel "mezzo punto" fosse un punto di sutura)sono generalmente sintetici ed hanno delle carattiristiche chimico-fisiche per impedire il propagarsi di un'infezione; perciò non credo che quel "mezzo punto" possa essere stata la sola causa a determinare l'infezione
2. quando una cicatrice si infetta e si deve rimuoverla chirurgicamente (come credo di aver capito sia stato fatto), il processo di cicatrizzazione avviene per "seconda intenzione"; ovvero, non avviene come normalmente accade, ma impiega tempi più lunghi e presenta spesso un aspetto "sporco" e "umidiccio"; perciò credo (e sicuramente sarà così, dato che già altri specialisti hanno avuto modo di confermartelo dal vivo) che sia normale
3. il materiale "fibrino-leucocitario" è un parolone medico per descrivere un ammasso di cellule che il corpo produce (per difendersi) in risposta ad un'infezione
4. per osservare un miglioramento, sicuramente è fondamentale che i postumi dell'infezione vadano via del tutto; solo dopo si può effettuare una corretta valutazione clinica
Segua i consigli dei medici che l'hanno operata e in bocca al lupo,
[#2]
Utente
ringrazio vivamente il Dottor Arpino per la veloce ed esauriente risposta...
Mia mamma da ieri ha diminuito l'uso di antidolorifici ad una sola siringa la sera unita a 4 pillole (2 di mattina e due d sera)..
il liquido che le esce da quel punto continua a fuoriuscire ma leggermente di meno ...ha un colore giallastro-rosso ma ho notato che mia mamma riesce a fare più movimenti anche se molto limitati..
è estremamente nervosa e ci stiamo chiedendo se abbinare qualke ansiolitico,anche di mattina, che la faccia stare più calma, ma nn sapremmo quale di preciso (forse minias?) e se è controindicato in questi casi...
mi sono fatto delucidare meglio il tipo di operazione che ha ricevuto la prima volta...in pratica nn le è stato inserito nessun distanziatore (anche se le è stato prospettato nei mesi prossimi nel caso continui il dolore...) ma le è stato allargato il canale lombare....spero di aver capito bene comunque...
grazie ancora al Dottore.
Francesco
Mia mamma da ieri ha diminuito l'uso di antidolorifici ad una sola siringa la sera unita a 4 pillole (2 di mattina e due d sera)..
il liquido che le esce da quel punto continua a fuoriuscire ma leggermente di meno ...ha un colore giallastro-rosso ma ho notato che mia mamma riesce a fare più movimenti anche se molto limitati..
è estremamente nervosa e ci stiamo chiedendo se abbinare qualke ansiolitico,anche di mattina, che la faccia stare più calma, ma nn sapremmo quale di preciso (forse minias?) e se è controindicato in questi casi...
mi sono fatto delucidare meglio il tipo di operazione che ha ricevuto la prima volta...in pratica nn le è stato inserito nessun distanziatore (anche se le è stato prospettato nei mesi prossimi nel caso continui il dolore...) ma le è stato allargato il canale lombare....spero di aver capito bene comunque...
grazie ancora al Dottore.
Francesco
[#3]
Utente
Salve Dottore,
avevo aperto un'altra conversazione credendo di aver perso i dati di accesso di questo account, ma poi li ho trovati e quindi continuerò la storia qui..
Mia mamma dopo la seconda operazione ha fatto un ciclo di fisioterapia, che è durato 10 giorni, ma che non le ha dato alcun beneficio, anzi...Ogni giorni tornava a casa sempre più dolorante.
e ogni giorno che passa aumenta gradualmente l'uso degli antidolorifici ed a suo dire il dolore le è ritornato quello di prima della prima operazione..
Quindi avendo avvisato prima il medico che l'ha operata entrambe le volte, abbiamo, sotto consiglio del medico curante, eseguito alcuni esami tra cuila Risonanza Magnetica.
In questi giorni mia mamma arriva a prendere dalle 6 alle 10 pillole di DEPALGOS al giorno, e continua ad avere fortissimi dolori. non fà più uso di siringhe, ma adesso usa oltre al DEPALGOS, anche i CONTRAMAL e altri antidolorifici generici.
Ho qui l'esito della Risonanza Magnetica e se non dò troppo disturbo, vorrei scrivirla qui INTERAMENTE per avere un parere su questi paroloni che nn riusciamo a capire...
Qui di seguito è esposto l'esito dell'esame, scritto INTEGRALMENTE:
<<
Risonanza Magnetica Nucleare (RM) della Colonna, Senza e Con Contrasto (cervicale, toracica, lombosacrale)
RM RACHIDE IN TOTO
l'esame RM del rachide è stato eseguito con tecnica TSE T1 e T2 STIR sul piano sagittale e TSE T2 sui piani assiale e sagittale.
Rettileinizzazione della fisiologica lordosi cervicale.
Degerazione osteocondrosica di tipo adiposo e sclerotico (Modic 2 e 3) della porzione anteriore delle limitanti somatiche contrapposte di C6-C7.
Piccole prostrusioni discali postero-mediane con impronta sullo spazio subarancoideo anteriore si apprezzano a carico di C6-C7, C7-D1, D1-D2, D7-D8 e D8-D9.
Riduzione di altezza di circa il 40% del muro anteriore di D5 che presenta alterazione del segnale, iperintenso in T2 e STIR ed ipointenso in T1, da riferire in prima ipotesi a edema intraspongioso (recente crollo vertebrale?). Utile raccordo clinico-anamnestico.
Centimetrico angioma vertebrale a carico del soma di D6.
Esiti di laminectomia nel tratto L3-L5.
Sacralizzazione di L5.
Riduzione del tenore idrico a carico dei dischi intersomatici nel tratto D12-S1 cui si associa ridotto ampiezza dello spazio intersomatico D12-L1.
Diffusi segni di osteocondrosi intersomatica e artrosi interapofisaria a carico del tratto lombare con evidenza di osteofitosi marginale reattiva; si associa la presenza di protusione ad ampio dei dischi intersomatici L3-L4 e L4-L5 con significativa riduzionedi ampiezza del canale vertebrale, più evidente a livello di L3-L4, compressione sul cono midollare, e parziale Bulging dei dischi intersomatici D12-L1, L1-L2 e L2-L3.
>>
Questo è tutto il testo scritto integralmente.
Mia mamma presenta forti dolori, fà uso da 5 mesi di ossicodone (DEPALGOS) e dopo 2 operazioni (di cui una a seguito di unìinfezione di stafilococco aureous) e 2 fisioterapie sta peggio di prima.
La prego di decifrare l'esito di questo esame.
Grazie
Francesco
avevo aperto un'altra conversazione credendo di aver perso i dati di accesso di questo account, ma poi li ho trovati e quindi continuerò la storia qui..
Mia mamma dopo la seconda operazione ha fatto un ciclo di fisioterapia, che è durato 10 giorni, ma che non le ha dato alcun beneficio, anzi...Ogni giorni tornava a casa sempre più dolorante.
e ogni giorno che passa aumenta gradualmente l'uso degli antidolorifici ed a suo dire il dolore le è ritornato quello di prima della prima operazione..
Quindi avendo avvisato prima il medico che l'ha operata entrambe le volte, abbiamo, sotto consiglio del medico curante, eseguito alcuni esami tra cuila Risonanza Magnetica.
In questi giorni mia mamma arriva a prendere dalle 6 alle 10 pillole di DEPALGOS al giorno, e continua ad avere fortissimi dolori. non fà più uso di siringhe, ma adesso usa oltre al DEPALGOS, anche i CONTRAMAL e altri antidolorifici generici.
Ho qui l'esito della Risonanza Magnetica e se non dò troppo disturbo, vorrei scrivirla qui INTERAMENTE per avere un parere su questi paroloni che nn riusciamo a capire...
Qui di seguito è esposto l'esito dell'esame, scritto INTEGRALMENTE:
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Risonanza Magnetica Nucleare (RM) della Colonna, Senza e Con Contrasto (cervicale, toracica, lombosacrale)
RM RACHIDE IN TOTO
l'esame RM del rachide è stato eseguito con tecnica TSE T1 e T2 STIR sul piano sagittale e TSE T2 sui piani assiale e sagittale.
Rettileinizzazione della fisiologica lordosi cervicale.
Degerazione osteocondrosica di tipo adiposo e sclerotico (Modic 2 e 3) della porzione anteriore delle limitanti somatiche contrapposte di C6-C7.
Piccole prostrusioni discali postero-mediane con impronta sullo spazio subarancoideo anteriore si apprezzano a carico di C6-C7, C7-D1, D1-D2, D7-D8 e D8-D9.
Riduzione di altezza di circa il 40% del muro anteriore di D5 che presenta alterazione del segnale, iperintenso in T2 e STIR ed ipointenso in T1, da riferire in prima ipotesi a edema intraspongioso (recente crollo vertebrale?). Utile raccordo clinico-anamnestico.
Centimetrico angioma vertebrale a carico del soma di D6.
Esiti di laminectomia nel tratto L3-L5.
Sacralizzazione di L5.
Riduzione del tenore idrico a carico dei dischi intersomatici nel tratto D12-S1 cui si associa ridotto ampiezza dello spazio intersomatico D12-L1.
Diffusi segni di osteocondrosi intersomatica e artrosi interapofisaria a carico del tratto lombare con evidenza di osteofitosi marginale reattiva; si associa la presenza di protusione ad ampio dei dischi intersomatici L3-L4 e L4-L5 con significativa riduzionedi ampiezza del canale vertebrale, più evidente a livello di L3-L4, compressione sul cono midollare, e parziale Bulging dei dischi intersomatici D12-L1, L1-L2 e L2-L3.
>>
Questo è tutto il testo scritto integralmente.
Mia mamma presenta forti dolori, fà uso da 5 mesi di ossicodone (DEPALGOS) e dopo 2 operazioni (di cui una a seguito di unìinfezione di stafilococco aureous) e 2 fisioterapie sta peggio di prima.
La prego di decifrare l'esito di questo esame.
Grazie
Francesco
[#5]
Utente
Salve Dottore,
ovviamente quello che intendevo io non era una spiegazione parola per parola, visto che nn mi serve un dizionario medico ma un parere su tutto il referto.
Ovviamente, mi servirebbe sapere, in base a questo referto, se mia mamma dopo queste 2 operazioni ha bisogno di altre operazioni, o se la cosa è risolvibile con altra fisioterapia...
è questo che volevo sapere, non il signoficato di ogni singola parola.
Dato il referto, come sta mia mamma? il dolore rimarrà cronico se continuiamo solo con la fisioterapia o può servire? si deve rioperare?
é possibile richiedere una visita da Lei?
Grazie
Francesco
ovviamente quello che intendevo io non era una spiegazione parola per parola, visto che nn mi serve un dizionario medico ma un parere su tutto il referto.
Ovviamente, mi servirebbe sapere, in base a questo referto, se mia mamma dopo queste 2 operazioni ha bisogno di altre operazioni, o se la cosa è risolvibile con altra fisioterapia...
è questo che volevo sapere, non il signoficato di ogni singola parola.
Dato il referto, come sta mia mamma? il dolore rimarrà cronico se continuiamo solo con la fisioterapia o può servire? si deve rioperare?
é possibile richiedere una visita da Lei?
Grazie
Francesco
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 11.3k visite dal 04/04/2010.
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