Artrodesi, discectomia, sospetta discite

Buongiorno, sono una donna di 38 anni operata da 4 mesi alla L4/L5 in sacralizzazione di L5.Artrodesi e discectomia con viti traslaminari. Immediatamente dopo l'intervento è cominciato il vero calvario. Fortissimi dolori alla colonna e alle gambe. Al primo controllo mi è stato diagnosticato un ematoma interno quindi mi è stato somministrato per 10 giorni del cortisone in compresse. A distanza di mesi i miei dolori si sono attenuati,ma non mi danno comunque tregua e persiste sempre una febbriciattola che compare a qualsiasi ora del giorno arrivando fino a max 37.5°.
Sentito il parere di altri 2 neurochirurghi, poichè dove sono stata operata mi dicono di stare solo a riposo senza terapia, mi viene riscontrata dietro RMN, PET, RX L/S ed esame PCR alfa 1 e 2 una sospetta discite. Ora mi rimandano ad un infettivologo per la cura antibiotica. Mi chiedo, non essendosi calcificate le ossa quanto è il rischio di dover rifare l'intervento che per altro mi consigliano di fare in modo totalmente diverso? Dopo così tanto tempo è ancora possibile curare un'infezione profonda che io sento spostarsi verso le vertebre superiori?
La ringrazio anticipatamente! Buona giornata
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Gentile signora,
se c'è il sospetto di una discite, la terapia è il riposo assoluto a letto e una prolungata terapia antibiotica. Un eventuale nuovo intervento lo si potrà fare, se necessario, una volta regrediti tutti i segni della infezione.
Non comprendendo bene cosa Lei intende con <infezione profonda che io sento spostarsi verso le vertebre superiori>, sarebbe necessario visionare le immagini radiologiche pre e post operatorie e visionare la cartella clinica per capire quale possa esser stata la causa della infezione.

Cordialmente
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Utente
Utente
Per infezione profonda, intendo dire interna e in questo caso i dolori che dapprima erano contenuti alla zona dove è avvenuto l'intervento ora si sono irradiati anche alla zona lombare più alta.Prima dell'intervento non avevo mai avvertito questo tipo di dolori, assolutamente!!
Mi auguro che non esistano forme recidive, ma comunque quello che più mi domando è " si poteva accertare durante le prime visite visto il perdurare dei dolori? e intervenire tempestivamente con una cura antibiotica al fine di salvaguardare la riuscita dell'intervento?
La ringrazio ancora infinitamente e come ultima domanda le chiedo se di queste situazioni ha già avuto modo di occuparsene personalmente. Buon lavoro
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Gentile signora,
non capisco cosa intende chiedermi.Vuol sapere ho esperienza di disciti? Ovviamente si. In 35 anni di professione, qualche discite la si incontra di certo.
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Utente
Utente
Carissimo dottore, non ho avuto il minimo dubbio circa la sua esperienza dato il modo preciso con cui da risposta. Piuttosto glielo chiedevo per poter aver un punto di riferimento, naturalmente in forma privata, per poter risolvere la mia situazione attuale. Il fatto di voler sapere se si poteva intervenire prima è dovuto al fatto che mi dò colpa di non aver approfondito il problema dato lo stato di salute in cui mi trovavo.
Ancora infinitamente e con tutto il rispetto la ringrazio.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Gentile signora,
non vedo quale colpa si deve dare. Il sospetto di una diagnosi non spetta al paziente ma al medico,Le pare?
Rimango comunque disponibile per quel che mi è possibile.
Cordiali saluti