Il recesso radicolare ed il neuroforame sn corrispondente,
salve..vi scrivo per chiedere un consulto sulla mia situazione. tramite la rnm mi è stato dignosticato "In L4-L5 si osserva ernia discale aggettante nel canale spinale in sede mediana e paramediana Sn, che impegna in parte il recesso radicolare ed il neuroforame Sn corrispondente, con secondaria radicolopatia L4 e L5 Sn. In L5-S1 altra focalità erniaria contenuta mediana ad ampio raggio, con lieve maggiore estrinsecazione paramediana sinistra, che determina deformazione del profilo anteriore del sacco durale e lieve impronta sulla porzione ascellare delle radici di S1 bilateralmente, con lieve prevalenza su S1 sn. Modica protrusione endospecale interamente accolta al di sotto del legamento longitudinale posteriore, del disco intersomaticoo compreso tra L3-L4, che determina deformazione del profilo anteriore del sacco durale. Nei limiti il restante astuccio osteoliquorale con regolare ampiezza del canale spinale e dei neuroforami."
Dopo 7 gg di terapia con bentelan e orudis, 10 gg di riposo con busto, la mia situazione non è migliorata. Ho ancora dolore, non riesco a fare molti movimenti, camminare è faticoso e parte del piede sinistro è addormentato. E' necessario affrontare un intervento chirurgico (se si, di che tipo) oppure è sufficiente un'ulteriore terapia associata a della fisioterapia?
Grazie dell'attenzione
cordiali saluti
Dopo 7 gg di terapia con bentelan e orudis, 10 gg di riposo con busto, la mia situazione non è migliorata. Ho ancora dolore, non riesco a fare molti movimenti, camminare è faticoso e parte del piede sinistro è addormentato. E' necessario affrontare un intervento chirurgico (se si, di che tipo) oppure è sufficiente un'ulteriore terapia associata a della fisioterapia?
Grazie dell'attenzione
cordiali saluti
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Gent.le Signora,
la Sua situazione, specie se dura da molto tempo (ad es. qualche mese) e non mostra miglioramenti nonostante le terapie o, peggio, se cominciano ad insorgere disturbi motori e/o di sensibilità all'arto inf., richiede un intervento chirurgico di decompressione radicolare.
Considerato che la compressione è anche intraforaminale, direi che il metodo più indicato è quello mininvasivo in anestesia locale come ho descritto nei miei articoli in MinForma.
Naturalmente, bisognerebbe prima visitarLa per vedere quale è il livello che dà causa alla sintomatologia e quindi scegliere il metamero ove intervenire.
Mi tenga pure informato e cordiali saluti.
la Sua situazione, specie se dura da molto tempo (ad es. qualche mese) e non mostra miglioramenti nonostante le terapie o, peggio, se cominciano ad insorgere disturbi motori e/o di sensibilità all'arto inf., richiede un intervento chirurgico di decompressione radicolare.
Considerato che la compressione è anche intraforaminale, direi che il metodo più indicato è quello mininvasivo in anestesia locale come ho descritto nei miei articoli in MinForma.
Naturalmente, bisognerebbe prima visitarLa per vedere quale è il livello che dà causa alla sintomatologia e quindi scegliere il metamero ove intervenire.
Mi tenga pure informato e cordiali saluti.
Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 8k visite dal 24/02/2010.
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