Chiari 1 o sublussazione di c1

Come già spiegato in un consulto chiesto qualche tempo fa,a seguito di una RM eseguita 2anni e mezzo fa mi hanno riscontrato la malformazione di Chiari. I sintomi, iniziati dopo una tosse violenta persistono tutt’ora e consistono in: senso di instabilità e galleggiamento continuo, capogiri,testa “pesante”,rigidità/dolore a collo e spalle,sensazione di avere un elastico nella schiena e in testa che “tira”soprattutto con il movimento,la tosse e la risata(sembra proprio che mi scuotano la testa),talvolta nausea,senso di mancamento. I disturbi si accentuano con sforzi fisici. Qualche settimana fa mi hanno indicato una possibile soluzione al mio problema:una sublussazione dell’atlante. Mi sono rivolta a un fisioterapista e a un centro specifico dove sono specializzati in questo problema e alla sua correzione. Mi hanno però risposto che in via preventiva non trattano pazienti portatori della malformazione di Chiari,perché non conoscono le possibili complicazioni e rischi….ma se davvero fosse la causa dei miei problemi:come faccio a saperlo?come dovrei comportarmi , o meglio a chi dovrei chiedere per correggere il problema?grazie!
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Prof. Paolo Perrini Neurochirurgo 817 37
Gentile Utente,

quelli che descrive sono i tipici sintomi della malformazione di Chiari. La presenza di una sublussazione dell'atlante, se realmente presente, è una ulteriore indicazione al trattamento chirurgico del suo problema. La sublussazione dell'atlante, indica una instabilità tra la prima e la seconda vertebra cervicale, che talora si associa alla malformazione di Chiari.
Nella sua situazione al momento non c'è indicazione al trattamento fisioterapico, come le è stato correttamente detto dal fisioterapista.
Il mio consiglio è quindi quello di affidarsi ad un neurochirurgo che la segue nel suo iter diagnostico e terapeutico.

Cordiali saluti,

Dr Paolo Perrini
Neurochirurgia Universitaria,
Ospedale "Santa Chiara", Pisa.
perrinipaolo@hotmail.com
www.perrinipaolo.com

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Utente
Utente
Grazie come sempre per la disponibilità!
Ho telefonato al neurochirurgo di Bolzano che mi segue sin dall'esordio dei sintomi.Mi ha detto che a questo punto, visto il persistere dei sintomi,è il caso di ripetere la RM(sarebbe la terza) e poi fare il punto sulla situazione.Mi ha fatto capire che non c'è molto da fare per i miei disturbi se non l'intervento.Ha anche aggiunto però che sintomi come i miei l'operazione rischierebbe di mantenerli tali,se non addirittura paggiorarli.
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Prof. Paolo Perrini Neurochirurgo 817 37
Gentile Utente,

nella stragrande maggioranza dei casi (>80%) la sintomatologia preoperatoria migliora con l'intervento di decompressione craniocervicale. I sintomi legati agli sforzi (cefalea da sforzo) sono quelli che migliorano prima e più spesso. Un peggioramento dei disturbi dopo l'intervento è eccezionale.
Cordiali saluti,
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Utente
Utente
Aggiornamento
Come richiesto dal neurochirurgo che mi segue ho eseguito cine-RM encefalo col seguente risultato:"Le tonsille cerebellari sono leggermente abbassate di circa 7mm dalla linea che congiunge la base del clivo con margine dorsale del foramen magno. A paziente supina e a riposo non si nota alla cine-RM un particolare spostamento delle tonsille cerebellari nel forame magno.
Nelle acquisizioni T2 visibile un jet di flusso nel IV ventricolo a partenza dall’acquedotto.
All’esame flussimetrico inplane, si evidenzia un buon flusso attraverso il forame magno, sia nel compartimento anteriore che posteriore.
Ad una frequenza cardiaca di 60bpm si misura nel compartimento anteriore un flusso anterogrado di 1.1ml e retrogrado di 0.03ml; nel compartimento posteriore un flusso anterogrado di 0.3mm, senza flusso retrogrado diastolico. Il picco di velocità, in ambedue i compartimenti, è 4cm/s.

Visibile una leggera inclinazione dorsale del dente epistrofeo, che impronta il passaggio medulla oblungata – midollo spinale.
Visibile anche una siringomielia, che si estende da C2 a C6, appena ancora compreso nelle scansioni sagittali.

La fossa cranica posteriore dimostra normale ampiezza. Normale decorso del tentorio.
Non si evidenzia dilatazione del IV ventricolo. Ventricoli laterali e III ventricolo non dilatati. Visibile una lieve asimmetria dei ventricoli laterali, con quello sx più ampio del controlaterale. I corni occipitali sono conformato a colpocefalia. Normale forma e spessore del corpo calloso.

Non apprezzano alterazioni dell’intensità di segnale del parenchima cerebrale, in sede sopra- e sotto tensoriale."

La siringomielia è "nuova"perchè l'anno scorso al controllo RM-encefalo+rachide(normale e non cine_RM) non c'era...come ci si deve comportare in questo caso?i controlli vanno fatti con maggiore frequenza se i sintomi persistono più o meno costanti?
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Prof. Paolo Perrini Neurochirurgo 817 37
Gentile Utente,

dato che la siringomielia sembra essere un elemento nuovo, ciò significa che verosimilmente la malformazione di Chiari, anche se non particolarmente pronunciata, è tale da indurre un'alterazione della circolazione liquorale che si traduce nella progressiva formazione di una cavità siringomielica.
Generalmente la comparsa di siringomielia in un paziente con malformazione di Chiari costituisce una indicazione all'intervento chirurgico, a maggior ragione quando il paziente è sintomatico. L'intervento generalmente arresta la progressione della sirignomielia e nella maggior parte dei casi ne induce una netta riduzione.
Cordiali saluti,
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Utente
Utente
Grazie come sempre x le risposte!
Avrei ancora delle domande:
- è il caso di pensare all'intervento nonostante non ci sia alcun segno diretto dovuto alla siringomielia?...i sintomi infatti sono sempre gli stessi
- è il caso di fare maggiore attenzione nell'attività sportiva?(attualmente pratico tai chi e talvolta un pò di mountain bike,anche se devo stare molto attenta a non sforzarmi se no la testa gira troppo,mi viene mal di testa e quando scendo dalla bici ho la sensazione che le gambe cedano)
- i controlli radiologici vanno fatti con maggiore frequenza?

Cordiali saluti
Sara
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Prof. Paolo Perrini Neurochirurgo 817 37
Gentile Utente,

via web è difficile dare delle indicazioni precise.
La scelta di intervenire chirurgicamente deve essere presa dopo una accurata valutazione clinica e degli esami esaguiti.
In caso opti per una condotta di attesa,credo che sia opportuno ripetere un controllo RM a 6 mesi dal precedente esame.
Cordiali saluti,
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