Problema rachide cervicale
Mi chiamo Marco, ho 44 anni.
Da un paio di anni soffro di parestesie -soprattutto notturne- agli arti superiori (in particolare alle mani).
Dopo un intervento di laminectomia cervicale decompressiva cui è stato sottoposto mio padre (82 anni) per problemi analoghi ai miei (ma ben più gavi) ho deciso di fare una RMN del rachide cervicale. Questo l'esito:
"Ridotta la fisiologica lordosi cervicale. Segni di spondilosi margino-somatica nel tratto C3-C7, con riduzione dei diametri dei forami intervetebrali C5-C7. Al passaggio C4-C5 protrusione circonferenziale posteriore del disco con appoggio sul sacco durale. Al passaggio C5-C6 ernia discale posteriore ad ampio raggio, con piccolo nucleo espulso in sede paramediana sx che solleva il legamento longitudinale posteriore ed impronta il sacco durale ed il midollo spinale. Ernia discale posteriore ad ampio raggio anche al passaggio C6-C7, con prevalenza in sede paramediana sx dove determina impronta sul sacco durale e sollevamento del legamento longitudinale posteriore. Nel tratto C4-C7 si apprezza riduzione del diametro antero-posteriore del canale vertebrale ed alterazione di segnale malacica del midollo spinale nel tratto stenotico, al passaggio C5-C6. Al passaggio C7-D1 protrusionbe posteriore del disco con appoggio sul sacco durale".
In primis, intuisco che quanto sopra non è bello... ma in particolare, vorrei capire il significato della locuzione "alterazione di segnale malacica".
Poi: mi è stato consigliato un intervento di "discectomia/artrodesi C5-C6 per via anteriore". Vorrei capire:
1- Considerando che i miei sintomi sono tutt'ora modesti (l'esame obiettivo ha evidenziato (solo?) un "Hoffmann dx"), e dovendo valutare se operarmi o meno, diviene per me FONDAMENTALE capire quale potrebbe essere l'evoluzione del mio deficit; sia in termini di entità, sia (soprattutto) di tempi. Capisco che non è semplice aiutarmi, ma magari ci sono delle statistiche...
La domada in pratica è: ammesso e non concesso che la cosa giusta da fare sia operarmi (...del che chiedo comunque conferma), potrei aspettare? Oppure in ogni caso prima lo faccio, e meglio è?
2- Il resto del rachide lo lascio stare così, giusto...?
3- Nel caso decida di operarmi, quali sono i centri di eccellenza ai quali potrei rivolgermi, preferibilmente nel centro Italia?
Anticipatamente grazie a chi vorrà/potrà offrirmi qualche risposta/consiglio.
Saluti
Da un paio di anni soffro di parestesie -soprattutto notturne- agli arti superiori (in particolare alle mani).
Dopo un intervento di laminectomia cervicale decompressiva cui è stato sottoposto mio padre (82 anni) per problemi analoghi ai miei (ma ben più gavi) ho deciso di fare una RMN del rachide cervicale. Questo l'esito:
"Ridotta la fisiologica lordosi cervicale. Segni di spondilosi margino-somatica nel tratto C3-C7, con riduzione dei diametri dei forami intervetebrali C5-C7. Al passaggio C4-C5 protrusione circonferenziale posteriore del disco con appoggio sul sacco durale. Al passaggio C5-C6 ernia discale posteriore ad ampio raggio, con piccolo nucleo espulso in sede paramediana sx che solleva il legamento longitudinale posteriore ed impronta il sacco durale ed il midollo spinale. Ernia discale posteriore ad ampio raggio anche al passaggio C6-C7, con prevalenza in sede paramediana sx dove determina impronta sul sacco durale e sollevamento del legamento longitudinale posteriore. Nel tratto C4-C7 si apprezza riduzione del diametro antero-posteriore del canale vertebrale ed alterazione di segnale malacica del midollo spinale nel tratto stenotico, al passaggio C5-C6. Al passaggio C7-D1 protrusionbe posteriore del disco con appoggio sul sacco durale".
In primis, intuisco che quanto sopra non è bello... ma in particolare, vorrei capire il significato della locuzione "alterazione di segnale malacica".
Poi: mi è stato consigliato un intervento di "discectomia/artrodesi C5-C6 per via anteriore". Vorrei capire:
1- Considerando che i miei sintomi sono tutt'ora modesti (l'esame obiettivo ha evidenziato (solo?) un "Hoffmann dx"), e dovendo valutare se operarmi o meno, diviene per me FONDAMENTALE capire quale potrebbe essere l'evoluzione del mio deficit; sia in termini di entità, sia (soprattutto) di tempi. Capisco che non è semplice aiutarmi, ma magari ci sono delle statistiche...
La domada in pratica è: ammesso e non concesso che la cosa giusta da fare sia operarmi (...del che chiedo comunque conferma), potrei aspettare? Oppure in ogni caso prima lo faccio, e meglio è?
2- Il resto del rachide lo lascio stare così, giusto...?
3- Nel caso decida di operarmi, quali sono i centri di eccellenza ai quali potrei rivolgermi, preferibilmente nel centro Italia?
Anticipatamente grazie a chi vorrà/potrà offrirmi qualche risposta/consiglio.
Saluti
[#1]
Caro utente,
la mielopatia a mio avviso necessita di trattamento neurochirurgico specie se vi sono già iniziali segni clinici. Per essere più precisi ed esaustivi bisognerebbe valutare lei e le lastre.
Buone cose.
Diego GArbossa
la mielopatia a mio avviso necessita di trattamento neurochirurgico specie se vi sono già iniziali segni clinici. Per essere più precisi ed esaustivi bisognerebbe valutare lei e le lastre.
Buone cose.
Diego GArbossa
Dr. D. Garbossa,Specialista in Neurochirurgia A.O. Città della Salute e della Scienza,"Molinette", Torino
Università di Torino
[#2]
Utente
Innanzitutto grazie, dottore. Non le nascondo però che speravo in qualche risposta un po' più articolata :)
A tal fine, allego il link per poter scaricare le immagini della mia RMN (...mi scuso della scarsa velocità, ma il file risiede su un web server che ospito in casa):
http://p13r0.no-ip.info/RMN.zip
Di nuovo grazie
Saluti
A tal fine, allego il link per poter scaricare le immagini della mia RMN (...mi scuso della scarsa velocità, ma il file risiede su un web server che ospito in casa):
http://p13r0.no-ip.info/RMN.zip
Di nuovo grazie
Saluti
[#3]
Caro Utente,
vista la mielopatia mi pare corretto consigliare almeno la cura del livello con la mielopatia. Mi pare corretta la risposta data da colleghi sulla necessità di una via anteriore. Consiste nell'arrivare sul piano vertebrale dal collo con una incisione latero-cervicale. Si rimuove il disco ed eventuali osteofiti ripristinando lo spazio discale. E si appone al posto del disco una gabbietta di titanio o carbonio per fare ossificare lo spazio tra le due vertebre e ridare stabilità. Questo dovrebbe evitare che peggiori la situazione e consentirle la FKT per migliorare gli iniziali disturbi.
Se non fa l'intervento potrebbe peggiorare il quadro neurologico nel tempo..
Buone cose.
A Roma ci sono ottimi centri neurochirurgici.
Altrimenti noi presso la nostra clinica effettuiamo abitualmente tali procedure.
Buone cose.
Diego Garbossa
vista la mielopatia mi pare corretto consigliare almeno la cura del livello con la mielopatia. Mi pare corretta la risposta data da colleghi sulla necessità di una via anteriore. Consiste nell'arrivare sul piano vertebrale dal collo con una incisione latero-cervicale. Si rimuove il disco ed eventuali osteofiti ripristinando lo spazio discale. E si appone al posto del disco una gabbietta di titanio o carbonio per fare ossificare lo spazio tra le due vertebre e ridare stabilità. Questo dovrebbe evitare che peggiori la situazione e consentirle la FKT per migliorare gli iniziali disturbi.
Se non fa l'intervento potrebbe peggiorare il quadro neurologico nel tempo..
Buone cose.
A Roma ci sono ottimi centri neurochirurgici.
Altrimenti noi presso la nostra clinica effettuiamo abitualmente tali procedure.
Buone cose.
Diego Garbossa
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 5.2k visite dal 20/02/2010.
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