Spondilo-unco-artrosi ed eventuale terabia del dolore

Gentili Dottori,
ho bisogno del vostro parere in merito alla spondilo-unco-artrosi che ormai da un anno afflige mia suocera di 71 anni.
Da due mesi a questa parte, a seguito di una visita specilistica, ogni settimana le somministriamo bifosfonati ma senza sortire effetti soddisfacenti.
Le sue giornate sono un calvario, in quanto i dolori sono persistenti ed invalidanti. L'unica cosa che riesce a darle un po di sollievo è la somministrazione di antinfiammatori.
Cosa si può fare in questi casi per far sparire i dolori?
Resto in attesa di un vostro gentile parere e ringrazio cordialmente.

Vorrei allegare l'esito della RMN a cui è stata sottoposta ma non so come fare.

[#1]
Prof. Paolo Perrini Neurochirurgo 817 37
Gentile Utente,

per poterle dare qualche indicazione occorre che trascriva l'esito dell'esame RM eseguito e ci fornisca una breve descrizione dei sintomi che lamenta la paziente.
Cordiali saluti,

Dr Paolo Perrini
Neurochirurgia Universitaria,
Ospedale "Santa Chiara", Pisa.
perrinipaolo@hotmail.com
www.perrinipaolo.com

[#2]
Utente
Utente
Gentile Dott. Paolo Perrini grazie per la sua cortese attenzione.
Ecco l'esito dell'esame RMN

ESAME TC COLONNA CERVICALE
ESAME TC COLONNA LOMBOSACRALE
RICOSTRUZIONE TRIDIMENSIONALE TC

L’esame è stato eseguito con tecnica di acquisizione volumetrica ed integrato mediante ricostruzioni assiali e sagittali. Sono inoltre state effettuate ricostruzioni con tecnica SSD.
CERVICALE
Reperto di spondilo-unco-artrosi con reazione osteofitosica somatomarginale, cui si associano alterazioni degenerative artropatiche interapofisarie con ipertrofia dei massicci articolari.
Protrusione posteromediana del disco intersomatico C3-C4 con impronta sul sacco durale.
Potrusione ad ampio raggio del margine posteriore del disco C4-C5 con impronta sul sacco durale. Sempre a tale livello si apprezza riduzione in ampiezza del forame di coniugazione di destra da uncoartrosi. Coesiste piccola bolla gassosa localizzata a ridosso del massiccio articolare di destra, di verosimile natura degenerativa.
A livello C5-C6 e C6-C7 si rileva impronta ad ampio raggio sul profilo anteriore del sacco durale, di natura osteo-discale, lievemente più accentuata in sede paramediana sinistra a livello C6-C7. Tali strutture discali appaiono ridotte in spessore. Sempre a tali livelli le limitanti somatiche affrontate presentano piccole immagini ipointense nel loro contesto, di verosimile natura degenerativa.
Ridotti in ampiezza i forami di coniugazione a livello C5-C6 bilateralmente ed a livello C6 - C7 a sinistra. Nei limiti della norma l’ampiezza del canale spinale.
LOMBOSACRALE
Protrusione ad ampio raggio del margine posteriore del disco L3-L4 con impronta sul sacco durale.
Protrusione ad ampio raggio del margine posteriore del disco L4-L5 più accentuata in sede mediana-paramediana destra, con impronta sul sacco durale.
Ridotti in spessore i dischi L4-L5 ed L5-S1 con presenza di fenomeni di “vacuum” gassoso degenerativo nel loro contesto.
Riduzione in ampiezza del forame di coniugazione di destra a livello L5-S1 per la presenza di osteofita posterolaterale.
Reperto di artrosi interapofisaria ai livelli esaminati con ipertrofia dei massicci articolari, ispessimento dei legamenti gialli e “vacuum” gassoso tra le faccette articolari. I rilievi descritti determinano riduzione in ampiezza del canale spinale nel tratto L3-L5

Per quanto concerne i sintomi:
Avverte dolori a fascia nella zona renale posteriore con irradiazione al basso ventre ed inguine e tutta la zona del bacino.
Dolori alle ginocchia ed alla caviglie.
Dolore alle spalle al collo, gomiti e mani.
La notte, a letto, a volte lamenta la presenza di crampi ai polpacci ed alle dita dei piedi.
Tali descrizioni sono relative poichè i dolori hanno la caratterisctica di essere migranti e talvolta anche contemporanei.
In ogni caso è visibile un evidente aggravamento della sua sofferenza giorno dopo giorno negli ultimi mesi.

Grazie infinite.
[#3]
Prof. Paolo Perrini Neurochirurgo 817 37
Gentile Utente,

da quanto scrive la paziente presenta una stenosi lombare L3-L5 ed un quadro di artrosi cervicale con multiple protrusioni ad ampio raggio.
La sintomatologia che lamenta potrebbe essere espressione anche di altri problemi (artrosi del ginocchio, coxartrosi....).

Per quanto riguarda il referto TC non è possibile evincere quanto è grave il quadro di stenosi lombare e quanto importante sia la compressione discoartrosica a livello midollare cervicale.
In questo caso è indicata una valutazione neurochirurgica per stabilire il corretto iter diagnostico e terapeutico.

Cordiali saluti,
[#4]
Utente
Utente
Gentilissimo dott.Perrini mia suocera è stata valutata da un neurochirurgo nel mese di ottobre ed in quella occasione le è stata prescritta la terapia con bifosfonati,ad oggi non ha ancora fatto un controllo ma il collega che la visitò escluse l'intervento chirurgico per la risoluzione dei suoi problemi.
Lei ritiene sia il caso di prendere il parere di un reumatologo? Od eventualmente di altro professionista?Al limite anche con uno spostamento in italia,ovunque sia a suo avviso, il caso di portarla al fine di una completa valutazione ed addivenire alla formulazione della diagnosi più precisa,per terapia mirata.
Grazie della sua cortese e sollecita risposta,resto in attesa di un suo riscontro.
Saluti
[#5]
Prof. Paolo Perrini Neurochirurgo 817 37
Gentile Utente,

per quanto riguarda una valutazione reumatologica deve discuterne con il suo medico.
Sicuramente prima di tale visita farei gli esami ematici di routine (emocromo con forumla, ceratinina...) e gli indici di flogosi (VES e PCR).
Cordiali saluti,
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