Un tc ed è stato operato
Buongiorno, sono un ragazzo di 24 anni non bevo e non fumo e faccio attività fisica. Sono studente e non sono affetto da ipertensione arteriosa o altre patologie come diabete ecc. Nella mia famiglia sono abbastanza frequenti ictus, mio nonno materno lo ha avuto a 67 anni e anche mio nonno paterno che aveva anche il parkinson. Mia nonna paterna è morta per un cancro alla mammella e mia nonna materna è ancora viva in apparente buona saluta.
Al cugino di mia madre è stato diagnosticato un aneurisma cerebrale con un TC ed è stato operato e ora sta bene. Dovrei sottopormi anche io e mia madre e i miei fratelli a qualche indagine perchè soffriamo tutti di emicrania (a volte con aura?
Grazie a presto!
Al cugino di mia madre è stato diagnosticato un aneurisma cerebrale con un TC ed è stato operato e ora sta bene. Dovrei sottopormi anche io e mia madre e i miei fratelli a qualche indagine perchè soffriamo tutti di emicrania (a volte con aura?
Grazie a presto!
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Gentile ragazzo,
la ereditarietà degli aneurismi cerebrali non è comprovata, anche se una certa famigliarità può essere riconosciuta.
Per ictus (letteralmente significa colpo) si intende appunto un evento patologico, spesso improvviso,che colpisce il cervello, ma le cui cause sono diverse e non necessariamente da emorragia per rottura di un aneurisma.
Alla tua domanda quindi non è facile rispondere.
Al giorno d'oggi è possibile anche con esame non invasivo come una angio-RM cerebrale accertare la presenza di una malformazione vascolare come l'aneurisma.
Il problema insorge dopo l'eventuale conferma della diagnosi.
In tal caso la decisione di intervenire chirurgicamente non è semplice.
Infatti, una volta confermato l'aneurisma (clinicamente asintomatico)bisognerà decidere se operarlo (e la tecnica sia per embolizzazione che a cielo aperto è un altro problema)con i rischi, seppur minimi,legati all'intervento oppure attendere effettuando periodici controlli per monitorarne l'evoluzione.
Infatti qualora si dovesse evidenziare un piccolo aneurisma, la scelta potrebbe essere appunto il controllo seriato nel tempo.
Questo potrebbe contribuire a creare problemi psicologici per la consapevolezza di essere portatore di tale patologia.
Proprio perchè la famigliarità non è certa, si potrebbe soprassedere a questa ricerca, tenendo presente che qualsiasi altra patologia, più o meno grave, nell'arco della vita di tutti noi si può verificare.
E cosa dovremmo fare? Ogni 6 mesi andare a vedere se abbiamo l'aneurisma? Se abbiamo un tumore al cervello, al polmone, allo stomaco o in altri organi? Sarebbe inconcepibile!
In sintesi, il mio parere è quello di tranquillizzarsi e non farsi prendere dall' ansia o peggio dal panico, ma comunque la decisione ultima deve essere dell'interessato, sentito ovviamente il proprio medico Curante.
Auguri e Buona Domenica.
la ereditarietà degli aneurismi cerebrali non è comprovata, anche se una certa famigliarità può essere riconosciuta.
Per ictus (letteralmente significa colpo) si intende appunto un evento patologico, spesso improvviso,che colpisce il cervello, ma le cui cause sono diverse e non necessariamente da emorragia per rottura di un aneurisma.
Alla tua domanda quindi non è facile rispondere.
Al giorno d'oggi è possibile anche con esame non invasivo come una angio-RM cerebrale accertare la presenza di una malformazione vascolare come l'aneurisma.
Il problema insorge dopo l'eventuale conferma della diagnosi.
In tal caso la decisione di intervenire chirurgicamente non è semplice.
Infatti, una volta confermato l'aneurisma (clinicamente asintomatico)bisognerà decidere se operarlo (e la tecnica sia per embolizzazione che a cielo aperto è un altro problema)con i rischi, seppur minimi,legati all'intervento oppure attendere effettuando periodici controlli per monitorarne l'evoluzione.
Infatti qualora si dovesse evidenziare un piccolo aneurisma, la scelta potrebbe essere appunto il controllo seriato nel tempo.
Questo potrebbe contribuire a creare problemi psicologici per la consapevolezza di essere portatore di tale patologia.
Proprio perchè la famigliarità non è certa, si potrebbe soprassedere a questa ricerca, tenendo presente che qualsiasi altra patologia, più o meno grave, nell'arco della vita di tutti noi si può verificare.
E cosa dovremmo fare? Ogni 6 mesi andare a vedere se abbiamo l'aneurisma? Se abbiamo un tumore al cervello, al polmone, allo stomaco o in altri organi? Sarebbe inconcepibile!
In sintesi, il mio parere è quello di tranquillizzarsi e non farsi prendere dall' ansia o peggio dal panico, ma comunque la decisione ultima deve essere dell'interessato, sentito ovviamente il proprio medico Curante.
Auguri e Buona Domenica.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.3k visite dal 09/01/2010.
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