Un anno circa i dolori si sono intensificati,
Salve, ho 40 anni ed ho sempre sofferto di lombalgia ed in generale di dolori alla schiena, che si verificavano ogni circa 4 - 5 mesi, ma da un anno circa i dolori si sono intensificati, con cadenza ogni 10 - 15 giorni, che si manifestano con dolore al tratto lombare senza interessare la gamba, causato da gesti semplicissimi (alzarmi da una sraio, torsione del busto seduto in scrivania, etc.-
Al momento prendo due bustine di nimesulide al gg. ed il dolore sparisce anche se non del tutto, in circa 4-5 gg.
Faccio sport (jogging e palestra leggera) senza esagerare visto quanto sopra.-
Dalla risonanza magnetica effettuata circa due mesi fa, si è evidenziato in L3-L4 lieve riduz. dello spazio intersomatico con associata protrusione discale ; in L4-L5 protrusione discale con cancellaz. spazio adiposo ; in L5-S1 protrusione discale.-
Ho effettuato una visita specialistica ed il Dr. mi ha diagnosticato un artrite e più volte sollecitato da me ad intervenire chirurgicamente, mi ha risposto che non ero ancora in uno stadio avanzato, prescrivendomi la fangoterapia.-
Non ho ancora fatto sedute di fangoterapia, in quanto sono totalmente scettico, su questi rimedi "sempliciotti".-
Il mio sogno è quello di tornare ad essere libero di muovermi senza paura e di godermi la vita.-
Sarei disponibile anche a consulti fuori dalla mia città, grazie anticipatamente, aiutatemi.
Al momento prendo due bustine di nimesulide al gg. ed il dolore sparisce anche se non del tutto, in circa 4-5 gg.
Faccio sport (jogging e palestra leggera) senza esagerare visto quanto sopra.-
Dalla risonanza magnetica effettuata circa due mesi fa, si è evidenziato in L3-L4 lieve riduz. dello spazio intersomatico con associata protrusione discale ; in L4-L5 protrusione discale con cancellaz. spazio adiposo ; in L5-S1 protrusione discale.-
Ho effettuato una visita specialistica ed il Dr. mi ha diagnosticato un artrite e più volte sollecitato da me ad intervenire chirurgicamente, mi ha risposto che non ero ancora in uno stadio avanzato, prescrivendomi la fangoterapia.-
Non ho ancora fatto sedute di fangoterapia, in quanto sono totalmente scettico, su questi rimedi "sempliciotti".-
Il mio sogno è quello di tornare ad essere libero di muovermi senza paura e di godermi la vita.-
Sarei disponibile anche a consulti fuori dalla mia città, grazie anticipatamente, aiutatemi.
[#1]
Gent.mo Sig.,
come Lei ha ben detto bisognerebbe visitarLa e visionare le lastre.
Può essere che Lei non sia adatto per un interevnto classico a cielo aperto, ma può essere che Lei sia curabile con un intervento in mininvasiva in anestesia locale che,per la minima traumatizzazione chirurgica,e per la veloce ripresa post-intervento potrebbe essere il trattamento più idoneo per il Suo caso.
Faccia sapere e cordiali saluti.
come Lei ha ben detto bisognerebbe visitarLa e visionare le lastre.
Può essere che Lei non sia adatto per un interevnto classico a cielo aperto, ma può essere che Lei sia curabile con un intervento in mininvasiva in anestesia locale che,per la minima traumatizzazione chirurgica,e per la veloce ripresa post-intervento potrebbe essere il trattamento più idoneo per il Suo caso.
Faccia sapere e cordiali saluti.
Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311
[#2]
Utente
Lo specialista che mi ha visitato, al riguardo, sosteneva che anche le tecniche mini invasive hanno numerosi effetti collaterali e comunque non avrebbero risolto il problema.-
Ha escluso la coblazione sostenendo che le tecniche moderne prevendono l'inserimento di uno spessore (non ricordo il dettaglio) tra i dischi, ma che per me era ancora prematuro pensare ad un intervento del genere.
E comunque gli interventi sia minivasivi che non, hanno una percentuale di riuscita non incoraggiante.
P.S. - sono nei guai e non me ne ero accorto !?
Ha escluso la coblazione sostenendo che le tecniche moderne prevendono l'inserimento di uno spessore (non ricordo il dettaglio) tra i dischi, ma che per me era ancora prematuro pensare ad un intervento del genere.
E comunque gli interventi sia minivasivi che non, hanno una percentuale di riuscita non incoraggiante.
P.S. - sono nei guai e non me ne ero accorto !?
[#3]
Se lo fosse potrebbe consolarsi pensando che esistono guai peggiori.
No, ritengo che la mininvasiva potrebbe essere una soluzione. D'altra parte non mi pare che restando fermi la situazione si sblocchi.
Per quanto riguarda la coblazione, che non metterei nella chirurgia mininvasiva, non la troverei indicata (quindi mi pare di essere in sintonia col Neurochirurgo di Palermo) e anche un cage probabilmente non è da mettere.
Gli interventi, sia minvasivi che a cielo aperto, sono molto spesso risolutivi e quasi sempre migliorano grandemente la situazione sia soggettivamente che oggettivamente. D'altra parte ci si trova in una situazione che vi è più rischio a restare inerti che a fare.
Cordialità
No, ritengo che la mininvasiva potrebbe essere una soluzione. D'altra parte non mi pare che restando fermi la situazione si sblocchi.
Per quanto riguarda la coblazione, che non metterei nella chirurgia mininvasiva, non la troverei indicata (quindi mi pare di essere in sintonia col Neurochirurgo di Palermo) e anche un cage probabilmente non è da mettere.
Gli interventi, sia minvasivi che a cielo aperto, sono molto spesso risolutivi e quasi sempre migliorano grandemente la situazione sia soggettivamente che oggettivamente. D'altra parte ci si trova in una situazione che vi è più rischio a restare inerti che a fare.
Cordialità
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.4k visite dal 02/01/2010.
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