Il passare degli anni vado incontro
Dottore, sono stato operato nel settembre 2007 di ernia l5-s1, a distanza di 2 anni continuo ad avere disturbi (crampi al polpaccio, piede semi addormantato, sensazione di spine alla ganba, spesso punte di dolore al nervo sciatico sui glutei sia destro che sinistro, non posso saltare, correre, ecc.) comunque l'ortopedico mi dice che a causa dell'ernia e dell'intervento si è chiuso lo spazio tra le due vertebre possibile interveno ma da decidere che tipo (blocco delle vertebre, distanziatore o sost. del disco). La mia domanda è questa poichè sono disturbi fastidiosi ma non dolorosi cronici, e sono terrorizzato dall'intervento di artrodesi, se io non mi opero con il passare degli anni vado incontro a ulteriori aggravamenti dei fastidi e/o problematiche di carattere fisico (cioe stare in piedi). Lei cosa mi consiglia.
[#1]
Gent.le Signore,
come prima cosa Le consiglierei una RMN lombare di controllo
quindi, su questi dati, ri-ragioniamo.
Cordialità e mi tenga informato.
come prima cosa Le consiglierei una RMN lombare di controllo
quindi, su questi dati, ri-ragioniamo.
Cordialità e mi tenga informato.
Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311
[#2]
Utente
Dottore la ringrazio di aver risposto, ho fatto la risonanza in data 31.08.09 il quale referto dice "" In corrispondenza dello spazio discale intersomatico L5-S1 è riconoscibile quadro degenerativo disco-artrosico a carattere stabilizzato, da rapportare a pregresso intervento chirurgico di discectomia praticato per via posteriore destra.
In sede di intervento si apprezza materiale fibro-cicatriziale a stretto contatto con la tasca radicolare S1 destra.
Non si rilevano segni di persistenza-recidiva dell'ernia discale aggredita chirurgicamente.
Non vi sono altri aspetti da segnalare relativamente all'astuccio osteo-disco-legamentoso.
Le dimensioni del canale spinale non sono ampie, comunque nei limiti della normalità. Il segmento terminale del midollo spinale appare normo-rappresentato e normo-intenso.""
Ho 48 anni e svolgo attività d'ufficio. Grazie
In sede di intervento si apprezza materiale fibro-cicatriziale a stretto contatto con la tasca radicolare S1 destra.
Non si rilevano segni di persistenza-recidiva dell'ernia discale aggredita chirurgicamente.
Non vi sono altri aspetti da segnalare relativamente all'astuccio osteo-disco-legamentoso.
Le dimensioni del canale spinale non sono ampie, comunque nei limiti della normalità. Il segmento terminale del midollo spinale appare normo-rappresentato e normo-intenso.""
Ho 48 anni e svolgo attività d'ufficio. Grazie
[#3]
Egregio Signore,
ritengo che il Suo quadro sia tipico di chi è stato operato, a cielo aperto, e presenti, quali esiti d'intervento, come delle "cicatrici interne" che, nel punto di strettoia intraforaminale, costringano e comprimano la relativa radice nervosa spinale (ritengo la L5).
Una stabilizzazione, probabilmente, non Le gioverebbe più di tanto, in quanto le "cicatrici interne" rimarrebbero inalterate, e l'intervento sarebbe di una certa importanza anche come post-operatorio. Ritengo che, nel Suo caso, ben potrebbe applicarsi un minintervemnto intraforaminale ed in anestesia locale con sedazione esclusivamente diretto a rimuovere quel tessuto fibro-aderenziale che offende la radice spinale. Presumo che non sia neppure necessario mettere il "distanziatore-blocco" fra vertebra e vertebra.
Naturalmente, questo è un mio indirizzo diagnostico-terapeutico che andrà confermato da una visita e dalla visione delle lastre.
Cordiali saluti e faccia sapere.
ritengo che il Suo quadro sia tipico di chi è stato operato, a cielo aperto, e presenti, quali esiti d'intervento, come delle "cicatrici interne" che, nel punto di strettoia intraforaminale, costringano e comprimano la relativa radice nervosa spinale (ritengo la L5).
Una stabilizzazione, probabilmente, non Le gioverebbe più di tanto, in quanto le "cicatrici interne" rimarrebbero inalterate, e l'intervento sarebbe di una certa importanza anche come post-operatorio. Ritengo che, nel Suo caso, ben potrebbe applicarsi un minintervemnto intraforaminale ed in anestesia locale con sedazione esclusivamente diretto a rimuovere quel tessuto fibro-aderenziale che offende la radice spinale. Presumo che non sia neppure necessario mettere il "distanziatore-blocco" fra vertebra e vertebra.
Naturalmente, questo è un mio indirizzo diagnostico-terapeutico che andrà confermato da una visita e dalla visione delle lastre.
Cordiali saluti e faccia sapere.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.1k visite dal 02/01/2010.
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