Spondilosi discoartrosica
Salve, chiedo un consulto per la patologia che mi affligge.
Avendo accusato nell'ultimo mese forti dolori alla schiena, mi sono sottoposta ad una Risonanza Magnetica alla rachide cervicale ed alla rachide lombosacrale senza MDC. EV. (1,5 Tesla, bobina multicanale dedicata).
Dalla RM alla rachide cervicale è emerso che "nel segmento C4-C7 vi è un canale spinale stretto spondilosico acquisito con presenza di tre barre disco-osteofitosiche che aggettano posteriromente nello speco vertebrale comprimendo il manicotto meningomielico". Nella zona il midollo è un poco schiacciato e deformato ma conserva segnale normale (ma il conflitto discodurale potrebbe essere significativo).
I livelli C0-C4 sono sostanzialmente negativi, così come i livelli T7-T4 e T5-T10.
In T4-T5 c'è una piccola protrusione discale focale laterale sx che comprime il sacco durale obliterando solo parzialmente lo spazio liquorale perimidollare anteriore. Nella zona il midollo non è deformato e conserva segnale normale. In T10-T11 e T11-T12 vi sono due piccoli bulging discosomatici radiali che comprimono il sacco durale non significativamente. Il midollo dorsale non è deformato e conserva il segnale normale su tutte le sequenze.
Dalla RM alla rachide lombosacrale è emerso che a livello lombare il canale spinale ha normale morfologia e dimensioni con regolare allineamento dei metameri sul piano sagittale.
Preciso che risonanza analoga era stata condotta nel 2000, poichè avvertivo dolore al braccio sinistro (che ora sta abbastanza bene); da allora la situazione è notevolmente peggiorata (all'epoca il manicotto melingomielico era solo leggerissimamente compresso nella zona cervicale).
Il Medico consultato ha consigliato una terapia con Cerebrex ed interventi con ozonoterapia.
Il dolore alla schiena, in seguto all'assunzione del medicinale, è un pò calato, ma permane uno stato di disagio e di dolore diffuso.
Sono dunque a chiedere consigli sui migliori specialisti ed ospedali cui rivolgersi per la valutazione del problema (io sono di Modena), sulle migliori terapie da seguire e sugli eventuali interventi chirurgici da effettuare.
In particolare, leggendo il quotidiano sono venuta a conoscenza dell'esistenza di una terapia basata sull'uso di cellule staminali, sulla quale mi piacerebbe avere maggiori informazioni.
Cordiali e sentiti saluti e ringraziamenti.
Avendo accusato nell'ultimo mese forti dolori alla schiena, mi sono sottoposta ad una Risonanza Magnetica alla rachide cervicale ed alla rachide lombosacrale senza MDC. EV. (1,5 Tesla, bobina multicanale dedicata).
Dalla RM alla rachide cervicale è emerso che "nel segmento C4-C7 vi è un canale spinale stretto spondilosico acquisito con presenza di tre barre disco-osteofitosiche che aggettano posteriromente nello speco vertebrale comprimendo il manicotto meningomielico". Nella zona il midollo è un poco schiacciato e deformato ma conserva segnale normale (ma il conflitto discodurale potrebbe essere significativo).
I livelli C0-C4 sono sostanzialmente negativi, così come i livelli T7-T4 e T5-T10.
In T4-T5 c'è una piccola protrusione discale focale laterale sx che comprime il sacco durale obliterando solo parzialmente lo spazio liquorale perimidollare anteriore. Nella zona il midollo non è deformato e conserva segnale normale. In T10-T11 e T11-T12 vi sono due piccoli bulging discosomatici radiali che comprimono il sacco durale non significativamente. Il midollo dorsale non è deformato e conserva il segnale normale su tutte le sequenze.
Dalla RM alla rachide lombosacrale è emerso che a livello lombare il canale spinale ha normale morfologia e dimensioni con regolare allineamento dei metameri sul piano sagittale.
Preciso che risonanza analoga era stata condotta nel 2000, poichè avvertivo dolore al braccio sinistro (che ora sta abbastanza bene); da allora la situazione è notevolmente peggiorata (all'epoca il manicotto melingomielico era solo leggerissimamente compresso nella zona cervicale).
Il Medico consultato ha consigliato una terapia con Cerebrex ed interventi con ozonoterapia.
Il dolore alla schiena, in seguto all'assunzione del medicinale, è un pò calato, ma permane uno stato di disagio e di dolore diffuso.
Sono dunque a chiedere consigli sui migliori specialisti ed ospedali cui rivolgersi per la valutazione del problema (io sono di Modena), sulle migliori terapie da seguire e sugli eventuali interventi chirurgici da effettuare.
In particolare, leggendo il quotidiano sono venuta a conoscenza dell'esistenza di una terapia basata sull'uso di cellule staminali, sulla quale mi piacerebbe avere maggiori informazioni.
Cordiali e sentiti saluti e ringraziamenti.
[#1]
Gentile signora,
Innanzi tutto per aver una indicazione chirurgica o medica è necessario valutare oggettivamente il caso anche se si può intuire che per Lei sia indicato l'intervento.
Ne parli con un neurochirurgo, ma non pensi assolutamente alla ozonoterapia.
La terapia con cellule staminali, per la patologia della colonna vertebrale, è ancora lontana.
Cordialità ed auguri
Innanzi tutto per aver una indicazione chirurgica o medica è necessario valutare oggettivamente il caso anche se si può intuire che per Lei sia indicato l'intervento.
Ne parli con un neurochirurgo, ma non pensi assolutamente alla ozonoterapia.
La terapia con cellule staminali, per la patologia della colonna vertebrale, è ancora lontana.
Cordialità ed auguri
[#2]
Ex utente
Buongiorno,
innanzitutto grazie per la celere e gentile risposta!
Approfitto della Sua disposnibilità per chiederLe alcune delucidazioni: come mai sconsiglia l'ozonoterapia?
E, riguardo all'intervento, cosa comporterebbe? Non Le nascondo che l'ipotesi mi spaventa un pò.
La ringrazio comunque e La saluto nuovamente.
innanzitutto grazie per la celere e gentile risposta!
Approfitto della Sua disposnibilità per chiederLe alcune delucidazioni: come mai sconsiglia l'ozonoterapia?
E, riguardo all'intervento, cosa comporterebbe? Non Le nascondo che l'ipotesi mi spaventa un pò.
La ringrazio comunque e La saluto nuovamente.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.3k visite dal 28/12/2009.
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