Emorraggia subaracnoidea

mio marito nel novembre del 2008 ha avuto una emorraggia subaracnoidea che lo ha portato alla morte dopo 12 giorni di coma, inizialmente indotto,perchè al momento dell' emorraggia era cosciente.La settimana prima del tragico evento, aveva avuto una ipoacusia improvvisa sinistra (stesso lato dell'emorraggia).
L?ho portato da uno specialista otorino che dopo averlo visitato mi ha detto che era come se avesse avuto un infarto all'orecchio,e secondo lui il problema era sicuramente di natura vascolare,ha fatto fare un day hospital per fare degli esami a mio avviso molto superficiali in quanto non ha ritenuto opportuno fare una selplice .due giorni dopo questo finto ricovero mio marito
improvvisamente accusa un forte mal di testa, portato d'urgenza in ospedale, dopo un esame tac viene diagnosticata una emorraggia cerebrale.Subito viene sedatoe intubato. Trasferito in elisoccorso in rianimazione l'angiografia dopo un rimandare di ora in ora,viene eseguita solo il giorno dopo con esito negativo perchè ha spiegato il radiologo che sicuramente qualche coagulo ha ostruito la rottura impedendone le localizzazione e conseguente intervento chirurgico.Io vorrei solo sapere se fosse stata fatta una tac durante il primo
ricovero,ossia dall'otorino,ci sarebbe stata la possibilitaà di accorgersi che la cosa era molto grave,e in un secondo tempo se si fosse intervenuti tempestivamente invece di aspettare il giorno dopo, imsomma avrebbero fatto la differenza? Mio marito avrebbe avuto una qualsiasi possibilità di sopravvivenza? grazie se mi risponderete
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.1k 247
Gent.le Signora,
una tac cerebrale eseguita al di fuori (nel senso di prima) di un'emorragia non mostra particolari alterazioni. Direi che è normale. Quindi farla al momento dell'ipoacusia non ci avrebbe detto niente e non direi che ci fosseroi segnali specifici che potessero allarmarci in senso "emorragico".

Se l'angiografia fosse stata fatta subito dopo l'emorragia... La risposta è che se l'esame eseguito a distanza di 24 ore era normale (in particolare non vi erano spasmi), è da ben ritenere che anche subito dopo l'angiografia sarebbe stata normale.

Da quello che si capisce dalla Sua lettera, la morte non sembra dovuta ad una seconda emorragia, che, se fosse andato tutto bene, un intervento chirurgico precoce od anche endovascolare avrebbe impedito. L'esito letale appare diretta conseguenza di un'unica emorragia che ha avuto già da subito gravi effetti che sono tragicamente ma naturalmente evoluti.

Esclusa un'eventuale "leggerezza" dell'Otorino,non appare che anche l'evoluzione dell'anno dopo fosse modificabile.
Non ho tutta la documentazione clinica per essere più preciso...ma, ad intuito, ho l'impressione che, comunque, non c'era altro da fare per salvargli la vita.

In occasione di Festività così fondamentali per la nostra Civiltà è naturale che il pensiero corra a Chi ci è stato molto caro e che si vorrebbe fosse ancora fra noi, ma può essere di consolazione il pensare che vivendo in noi il Loro ricordo Essi continuino ad essere presenti come noi continueremo ad esserlo nel ricordo dei nostri cari perchè trasmetteremo uno stile di "esistenza" che a loro volta i nostri posteri, dopo averlo a loro volta elaborato, trasmetteranno ai loro successori.

Trascorra,per quanto possibile, un sereno Natale e guardi,
sicuramente ci sarà diretta od indiretta, alla discendenza che, per quanto possa sembrare poco credibile, ci guarda e ci tiene come punto di riferimento per il loro avvenire.

Ancora Auguri di Buone Feste.

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311

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Utente
Utente
grazie per la sua attenzione, sapere che non ci sia stata leggerezza forse mi fa stare un pò meglio,anche se
non riesco ad accettare la sua mancanza.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Gentile Signora,
comprendo il Suo dolore, ma anche il Suo diritto di sapere e chiarire ogni dubbio sull'evoluzione infausta della patologia che ha colpito Suo marito.
Devo premettere che in assenza della documentazione clinica, non è possibile da parte mia dare un parere sull'operato dei colleghi,ma dal Suo racconto balzano all'attenzione alcuni elementi di dubbio che andrebbero senz'altro fugati,
anche a tutela degli stessi Sanitari che hanno avuto in cura Suo marito.
A mio parere l'insorgere di una ipoacusia improvvisa andava indagata con TAC o RMN e il riscontro in Pronto Soccorso di ESA imponeva l'esame angiografico d'urgenza e non il giorno dopo, a meno di un quadro emorragico devestante.

Inoltre un coagulo non impedisce di vedere se c'è l'aneurisma, ma a volte l'aneurisma non è visibile perchè è stato distrutto dallo stesso sanguinamento e in questi casi si parla di ESA sine materia.

Cara Signora, non possiamo ovviamente sapere con certezza se e quali sono state le complicanze che hanno condotto all'esito infausto, ma a mio parere è necessario fare chiarezza nel rispetto del paziente e dei medici che lo hanno curato e assistito.

Rimango disponibile per eventuali ulteriori chiarimrnti


[#4]
Utente
Utente
io ho molti dubbi su quanto è stato fatto sia in day ospital che poi in rianimazione,in quanto loro non mi hanno mai parlato di emorraggia devastante,anzi le informazioni che mi davano erano molto superficiali, dicevano sempre le stesse cose: coma farmacologico,situazione stazionaria.Poi un giorno improvvisamente mi dicono coma profondo e mi chiedono il consenso a fare una biopsia in quanto mio marito aveva avuto un qualcosa ai muscoli e volevano sapere se dipendesse dal malessere in genere o se invece si trattava di una malattia genetica.avendo dei figli ho dato il consenso anche perchè mi avevano assicurato che
una risposta con relativi chiarimenti mi sarebbe arrivata a casa invece ho dovuto richiedere questo esame insieme alla cartella clinica.L'esito me lo sono dovuto fare spiegare da un medico in quanto nonc'era nessun chiarimento,questo esame dice che mio marito ha avuto la rabdomiolisi, questo è possibile conseguenza dell'emorraggia? Come vede sono molte anzi troppe le cose che non mi convincono tanto che ho dato tutta la documentazione ad un medico legale e sono in attesa di risposte. §Grazie comunque per la sua disponibilità.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Gentile signora,
non posso sbilanciarmi con pareri particolari perchè non conosco oggettivamente l'iter clinico.
In ogni caso non vedo cosa c'entri la rabdomiolisi.
Se si è rivolta al Medico Legale, sarà necessario che ad esso si affianchi uno specialista della patologia, che valuti con attenzione tutti gli aspetti clinici che riguardano la patologia emorragica cerebrale, dai sintomi di esordio agli esami diagnosici indispensabili, ai controlli durante la degenza, alle terapie rianimatorie ecc.

Cordiali saluti
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