Emoangioma cavernoso con esoftalmo
Egr.gi Dottori mi è stato diagnosticato da poco un emangioma cavernoso e,fino a qui nulla di particolare, se non il fatto che si è sviluppato nell'angolo infero mediale dell'orbita dx,a localizzazione apparentemente sia intra che extra conale così riporta la RM sia con che senza MDC e per conferma di una precedente TAC.
Tale masserella ovoidale ha dimensioni di 20x14 mm.Ho effettuato visita oculistica con esami di campo ottico(negativo)e ortottico anche esso negativo nel complesso, e come informazioni a medici di famiglia tutti dicono che va eliminato.
Vorrei sapere dove rivolgermi e a chi magari come neurochirurgia per avere un consulto e sapere se effettivamente va tolto e cosa potrebbe accadere se questo non avvenisse? Sapete quindi indirizzarmi? cordialmente F.
Tale masserella ovoidale ha dimensioni di 20x14 mm.Ho effettuato visita oculistica con esami di campo ottico(negativo)e ortottico anche esso negativo nel complesso, e come informazioni a medici di famiglia tutti dicono che va eliminato.
Vorrei sapere dove rivolgermi e a chi magari come neurochirurgia per avere un consulto e sapere se effettivamente va tolto e cosa potrebbe accadere se questo non avvenisse? Sapete quindi indirizzarmi? cordialmente F.
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Gentile utente,
la lesione rilevata allo studio RM necessita di trattamento chirurgico.
Sicuramente nella sua regione sono presenti reparti di neurochirurgia attrezzati per il trattamento della patologia intraorbitaria.
La storia naturale di tali lesioni cosiste nel progressivo esoftalmo con conseguente deformità estetica, impossibilità alla chiusura completa della palpebra e quindi ulcerazioni corneali e progressiva riduzione dell'acuità visiva e possibilità di riduzione del campo visivo.
Cordiali saluti,
la lesione rilevata allo studio RM necessita di trattamento chirurgico.
Sicuramente nella sua regione sono presenti reparti di neurochirurgia attrezzati per il trattamento della patologia intraorbitaria.
La storia naturale di tali lesioni cosiste nel progressivo esoftalmo con conseguente deformità estetica, impossibilità alla chiusura completa della palpebra e quindi ulcerazioni corneali e progressiva riduzione dell'acuità visiva e possibilità di riduzione del campo visivo.
Cordiali saluti,
Dr Paolo Perrini
Neurochirurgia Universitaria,
Ospedale "Santa Chiara", Pisa.
perrinipaolo@hotmail.com
www.perrinipaolo.com
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.4k visite dal 28/11/2009.
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