Intervento o altri metodi meno invasivi
Salve, circa un mese e mezzo fa, ho iniziato a avere problemi di lombosciatalgia. il problema persiste, ma dopo una fase acuta, che mi ha reso praticamente impossibile la vita, è in una fase meno aggressiva ma pur sempre invalidante.nel frattempo ho effettuato una risonanza magnetica il responso è stato:
iniziale spondiloartrosi del tratto inferiore. In L5-S1 si osserva voluminosa ernia discale mediana-paramediana sinistra,estrusa, obliterante il recesso omolaterale, con evidenti effetti conflittuali con la radice S1 sinistra. lieve bulging discale in L4-L5, inducente impronta sul profilo anteriore del sacco durale, in assenza di evidenti effetti compressivi radicolari. diametri ossei canalari e foraminali conservati. cono midollare normoposizionato e di segnal regolare.
A questo punto mi chiedo: "qual'è strada da intraprendere per risolvere il problema? intervento o altri metodi meno invasivi? quali?
in attesa di una Vostra risposta porgo cordiali saluti.
iniziale spondiloartrosi del tratto inferiore. In L5-S1 si osserva voluminosa ernia discale mediana-paramediana sinistra,estrusa, obliterante il recesso omolaterale, con evidenti effetti conflittuali con la radice S1 sinistra. lieve bulging discale in L4-L5, inducente impronta sul profilo anteriore del sacco durale, in assenza di evidenti effetti compressivi radicolari. diametri ossei canalari e foraminali conservati. cono midollare normoposizionato e di segnal regolare.
A questo punto mi chiedo: "qual'è strada da intraprendere per risolvere il problema? intervento o altri metodi meno invasivi? quali?
in attesa di una Vostra risposta porgo cordiali saluti.
[#1]
Egr. signore,
indicazioni terapeutiche a distanza non sono possibili perchè manca l'elemento essenziale della diagnosi, ovvero la valutazione diretta del paziente e degli esami eseguiti.
Detto questo, sembra che i Suoi sintomi possano dipendere dall'ernia espulsa, ma spesso un'ernia voluminosa può attendere, mentre una piccola va operata al più presto.
La decisione chirurgica dipende da molti fattori che vanno dall'intensità, frequenza dei sintomi a iniziali segni di sofferenza radicolare a rischio di deficit neurologici.
Credo che una visita neurochirugica sia necessaria.
Ricordi che al giorno d'oggi tali interventi si eseguono con l'uso del microscopio,quindi con tecnica microchirurgica, riducendo drasticamente le complicanze dovute alle vecchie metodiche.
Cordialmente
indicazioni terapeutiche a distanza non sono possibili perchè manca l'elemento essenziale della diagnosi, ovvero la valutazione diretta del paziente e degli esami eseguiti.
Detto questo, sembra che i Suoi sintomi possano dipendere dall'ernia espulsa, ma spesso un'ernia voluminosa può attendere, mentre una piccola va operata al più presto.
La decisione chirurgica dipende da molti fattori che vanno dall'intensità, frequenza dei sintomi a iniziali segni di sofferenza radicolare a rischio di deficit neurologici.
Credo che una visita neurochirugica sia necessaria.
Ricordi che al giorno d'oggi tali interventi si eseguono con l'uso del microscopio,quindi con tecnica microchirurgica, riducendo drasticamente le complicanze dovute alle vecchie metodiche.
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 1.6k visite dal 23/11/2009.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.