Diagnosi referto rmn
buongiorno a tutti mia madre soffre di pressione alta,10 giorni fa e stata ricoverata all'ospedale,hanno fatto i dovuti accertamenti e gli anno chiesto dopo avergli fatto una tac in testa di farsi una rmn perchè non vedevano bene cosa c'era.Fatta la rmn il 4 novembre il referto fatto da un neuroradiologo diceva:il sistema ventricolare e'sulla linea mediana,di normale volume e morfologia,a sede temporale sinistra si osserva una stria con distribuzioni cortico sottocorticale,iperintensa nelle immagini a tr lungo,compatibile con angioma venoso.In stretta adiacenza di tale struttura vascolare sembra rivelarsi,nella sequenza gradient Echo T2,nucleo ipointenso che potrebbe sottendere un piccolo cavernoma.Opportuno programmare esame di controllo con magnete ad alto campo ed eventualmente con mezzo di contrasto.
mia madre a paura di rifarsi la rmn "soprattutto con il contrasto" perche soffre anche di claustrofobia.cosa dobbiamo fare
mia madre a paura di rifarsi la rmn "soprattutto con il contrasto" perche soffre anche di claustrofobia.cosa dobbiamo fare
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Gentile Utente,
lo studio RM ha rilevato una anomalia venosa di sviluppo la cui storia naturale è estremamente benigna e non necessita di trattamento. Come spesso accade, l'anomalia venosa è associata ad una angioma cavernoso o cavernoma la cui storia naturale include la possibilità di sanguinamento. Dato che la diagnosi è stata incidentale ed il cavernoma sembra essere molto piccolo, è verosimile che la migliore opzione al momento sia il controllo evolutivo nel tempo con RM periodici.
Sicuramente la cosa da fare è farsi seguire da un neurochirurgo.
Cordiali saluti,
lo studio RM ha rilevato una anomalia venosa di sviluppo la cui storia naturale è estremamente benigna e non necessita di trattamento. Come spesso accade, l'anomalia venosa è associata ad una angioma cavernoso o cavernoma la cui storia naturale include la possibilità di sanguinamento. Dato che la diagnosi è stata incidentale ed il cavernoma sembra essere molto piccolo, è verosimile che la migliore opzione al momento sia il controllo evolutivo nel tempo con RM periodici.
Sicuramente la cosa da fare è farsi seguire da un neurochirurgo.
Cordiali saluti,
Dr Paolo Perrini
Neurochirurgia Universitaria,
Ospedale "Santa Chiara", Pisa.
perrinipaolo@hotmail.com
www.perrinipaolo.com
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.8k visite dal 08/11/2009.
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