Areola osteolitica di l3
in seguito ,circa due anni fà ad episodio acuto di lombosciatalgia con impossibilità di mantenere posizione eretta per fortissimi dolori tipo scosse elettriche al centro della schiena con scariche toniche cloniche agli arti venivo dopo 15 giorni immobile nel letto non potevo muovere perchè partivano le scariche venivo sottoposto ad esami radiologici che documentavano discopatia l5 s1 lieve bulging del disco di l4 l5 ed anche una areola osteolitica a margini netti in corrispondenza dello spigolo posterosuperiore sinistro del soma di l3,che coinvolge la limitante somatica e il peduncolo omolaterale, con reazione sclerotica circostante e frammenti calcifici al suo interno.da allora sono stato sottoposto a scintigrafie con e senza leucociti marcati negative esami ematochimici di ogni genere che hanno dimostrato nel primo mese una ves a 50 e un pcr a 18 valori rientrati nella norma quasi subito.nonostante ciò il neurochirurgo che mi aveva in cura non riusciva a spiegare la natura della lesione insieme al radiologo avanzavano ipotesi di biopsia ossea poi scartata perchè loro parole la quasi sicura benignità della lesione non giustificava la biopsia.comunque per farla breve io la mia famiglia spaventati da questa incertezza ci recavamo presso un importante centro del nord dove la biopsia fattami parlava di tessuto adiposo con diffuse soffusioni emorragiche e fibrina.la diagnosi di chi mi ha fatto la biopsia ancora nessuna ci sono lesioni che spesso non hanno un nome ed una natura queste le parole del neurochirurgo.stanco ancora di aspettare mi sottopongo ad altra biopsia presso importantissimo centro del nord diagnosi istopatologica della lesione che recita aspetto morfologico riferibile ad ernia di schomrl.mi informo su questa ernia e mi viene spiegato che è nulla e che le biopsie sopratutto la prima potevano essere evitate.a questo punto chiedo spiegazioni ai neurochirurghi che mi avevano seguito prima della diagnosi di ernia di schomrl,ma quest ultimi dicono chiaramente che la mia lesione non è una ernia di schomrl.sono punto e daccapo dopo due anni.cosa devo fare,ma sopratutto saprò cosa mi è successo nella fase acuta che mi ha lasciato strascichi che incidono sullà qualità della mia vita.in particolare permangono importanti limitazioni funzionali non giustificati a giudizio dei neurochirurghi dalla discopatia con piccolissima ernia.però quando agli stessi specialisti dico ma cosa diavolo mi è successo la notte che sono stato male loro scuotono le spalle avanzano diverse ipotesi (NECROSI OSSEA,EMORRAGIA SUB ARACNOIDEA SPINALE,INFEZIONE VIRALE ETC. ETC.)questo è il mio caso clinico anche se avrò dimenticato qualcosa ho tutte le carte che dimostrano la verità di quanto ho raccontato.....se ciò scientificamente vi sembra normale.
[#1]
Egregio Signore,
anche se la domanda può sembrare banale,Lei non ha subito un lieve trauma, anche abbastanza tempo prima, per cui si è formato un tessuto reattivo che, probabilmente, potrebbe spiegarci in buona parte l'evoluzione del Suo quadro clinico (magari una piccola malformazione vascolare che ha sanguinato, si è rotta completamente...)?.
Se c'era interessamento anche del peduncolo, anche io non riterrei di poter parlare d'ernia di Schmorl.
Penso che Lei abbia eseguito ulteriori controlli neuroradiologici, nel frattempo (anche recentemente), senza che si evidenziasse altro di sospetto nè un allargamento della zona primitivamente interessata dalla "lesione".
Se ora Lei sta bene e tutti gli esami sono negativi, non mi preoccuperei più di tanto della pregressa evoluzione. Se, invece, persistono dei disturbi, il quadro va valutato alla luce della situazione attuale piuttosto che del passato.
Se ritiene che ci sia qualcosa da aggiungere, mi faccia pure ulteriore cenno.
Cordialmente
anche se la domanda può sembrare banale,Lei non ha subito un lieve trauma, anche abbastanza tempo prima, per cui si è formato un tessuto reattivo che, probabilmente, potrebbe spiegarci in buona parte l'evoluzione del Suo quadro clinico (magari una piccola malformazione vascolare che ha sanguinato, si è rotta completamente...)?.
Se c'era interessamento anche del peduncolo, anche io non riterrei di poter parlare d'ernia di Schmorl.
Penso che Lei abbia eseguito ulteriori controlli neuroradiologici, nel frattempo (anche recentemente), senza che si evidenziasse altro di sospetto nè un allargamento della zona primitivamente interessata dalla "lesione".
Se ora Lei sta bene e tutti gli esami sono negativi, non mi preoccuperei più di tanto della pregressa evoluzione. Se, invece, persistono dei disturbi, il quadro va valutato alla luce della situazione attuale piuttosto che del passato.
Se ritiene che ci sia qualcosa da aggiungere, mi faccia pure ulteriore cenno.
Cordialmente
Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: "La Madonnina Milano-02/58395555
"Villa Mafalda" ROMA-06/86094294
[#2]
Egr. Signore,
non so se ha dimenticato di dircelo, ma una angiografia midollare non Le è stata mai fatta?
Non avendo a disposizione la documentazione clinica e le immagini degli esami eseguiti, il parere non può che essere vago e con molte ipotesi.
L'idea del collega di una possibile malformazione vascolare è suggestiva, ma, a mio parere, poco realistica in quanto tali malformazioni si rinvengono a livello midollare, mentre la lesione di cui parla sarebbe a livello della 3° vertebra lombare dove il midollo non c'è.
Questa ipotesi è percorribile se ci si riferisce ai sintomi di esordio che farebbero pensare appunto a una "irritazione" del midollo spinale.
Forse un angioma del corpo vertebrale L3,(che però non avrebbe dato quei sintomi), ma i colleghi l'avrebbero diagnosticato con sufficiente certezza.
Lei parla ora di <strascichi che incidono sullà qualità della mia vita.in particolare permangono importanti limitazioni funzionali>. Quali sono?
E' importante ora che si valuti, a prescindere dalla diagnosi, se la stabilità della Sua colonna incide su tali disturbi.
Non è un caso facile, ma, a mio parere, non va trascurato il fatto che la lisi ossea interessa il peduncolo.
Queste ovviamente sono delle considerazioni che derivano da ipotesi teoriche, mancando la diretta valutazione sia del paziente che della documentazione.
Con cordialità
non so se ha dimenticato di dircelo, ma una angiografia midollare non Le è stata mai fatta?
Non avendo a disposizione la documentazione clinica e le immagini degli esami eseguiti, il parere non può che essere vago e con molte ipotesi.
L'idea del collega di una possibile malformazione vascolare è suggestiva, ma, a mio parere, poco realistica in quanto tali malformazioni si rinvengono a livello midollare, mentre la lesione di cui parla sarebbe a livello della 3° vertebra lombare dove il midollo non c'è.
Questa ipotesi è percorribile se ci si riferisce ai sintomi di esordio che farebbero pensare appunto a una "irritazione" del midollo spinale.
Forse un angioma del corpo vertebrale L3,(che però non avrebbe dato quei sintomi), ma i colleghi l'avrebbero diagnosticato con sufficiente certezza.
Lei parla ora di <strascichi che incidono sullà qualità della mia vita.in particolare permangono importanti limitazioni funzionali>. Quali sono?
E' importante ora che si valuti, a prescindere dalla diagnosi, se la stabilità della Sua colonna incide su tali disturbi.
Non è un caso facile, ma, a mio parere, non va trascurato il fatto che la lisi ossea interessa il peduncolo.
Queste ovviamente sono delle considerazioni che derivano da ipotesi teoriche, mancando la diretta valutazione sia del paziente che della documentazione.
Con cordialità
[#3]
Ex utente
grazie per la risposta avuta.vorrei aggiungere che entrambi avete fatto valutazioni che vostri colleghi hanno fatto con sfumatere diverse però.cercherò di spiegarmi anche se per la mia preparazione culturale mi sarà difficile.mi avevano consigliato angio risonanza magnetica che io non ho fatto anche perchè il neurochirurgo che me la consigliata mi ha aggiunto che spesso nel mio caso la pregressa situazione clinica non coincide con attuale e che come dimostrano controlli successivi alla biopsia nel mio caso la situazione radiologica non cambia e che si tratta di aspettare perchè il tempo farà evolvere positivamente il mio caso.quindi niente intervento chirurgico e fisioterapia per rafforzare la mia malandata colonna vertebrale,che come avete formulato voi ha subito qualcosa di traumatico forse per piccola rottura MAV FORSE PER UNA CONCOMITANZA DI CAUSE ANCHE DI NATURA VIRALE ma che oggi allo stato attuale non presenta evoluzione del quadro radiologico.il mio stato attuale sul versante dolori è notevolm ente migliorato permangono nonostante un pò di nuoto un pò di fisioterapia che io faccio da solo in casa limitazioni funzionali tipo difficolta a guidare la automobile,difficolta se no impossibilità a volte di flettere il busto in avanti spesso nel letto non riesco a stare nella posizione sul fianco perchè i dolori sul tronco me lo impediscono ed altri sintomi che io riporto e che mi fanno sentire non quello di prima come appunto se fossi stato investito e fossi molto ancora limitato dalle gambe fino alla parte centrale del corpo.tuttavia e vero che attualmente rispetto alla pregressa situazione sono notevolmente migliorato mi sento decisamente meglio.tra 2 mesi dovrò rifare risonanza magnetica per controllo stando a quanto stabilito con il neurochirurgo che mi ha fatto prima biopsia per vedere come va,mentre stando a coloro che mi hanno seguito nella seconda biopsia non neurochirurghi non devo fare nessun controllo la diagnosi istopatologica della mia lesione è quella di ernia di schomrl.quindi mi consigliano nuoto bicicletta ginnastica posturale cioè un pò quello che voglio e che io provo a fare tra moltissime difficolta.IN BUONA SOSTANZA NEL MIO CASO FIN DALL INIZIO HO RISCONTRATO SPESSO QUESTA DIVERGENZA DI OPINIONI TRA ORTOPEDICI NEUROCHIRURGHI NEURORADIOLOGI CHE HA SICURAMENTE PREOCCUPATO MOLTO ME E LA MIA FAMIGLIA.IO VI POSSO DIE CHE DA QUELLA NOTTE CHE SONO STATO MALE SENTO CHE QUALCOSA MI è SUCCESSO E CHE QUALCHE STRASCICO ME LO HA LASCIATO NON SO DIRVI PERò SE LEPISODIO ACUTO SIA STATO DI NATURA MECCANICA EMORRAGICA VIRALE SEMPLICE MA FORTE LOMBOSCIATALGIA DA DISCOPATIA L5 S1.CERCO COME DICE ILDOTTORE CHE GENTILMENTE MI HA RISPOSTO DI PENSARE AL FUTURO ANCHE PERCHè PER ADESSO LE COSE VANNO MEGLIO SE NON ALTRO PER IL TERRIBILE DOLORE CHE MI HA PERSEGUITATO PER LUNGO TEMPO.ps:ho dimenticato di aggiungere che prima delle biopsie che io ho fatto dopo molto tempo dall episodio acuto vista lincertezza di cui parlavo sono stato messo sotto terapia antibiotica con penicellina e bactrim forte per un mese trascorso il quale mi hanno rifatto rm senza contraso dove hanno scritto:l3:si conferma la presenza di un focolaio "erosivo a carico della limitante superiore e della porzione superiore della spongiosa somatica laterale sn,di estensione sostanzialmente invariata rispetto al controllo di riferimento.per contro le aree di sofferenza intraspongiotica dimostrate al controllo di riferimento e caraterizzate da un ipointensità di segnale nelle sequenze t1 pesate con estensione altresì a carico della spongiosa peduncolare omolaterale,appaiono al controllo sistituite da tessuto adiposo,riparativo.i restanti rilievi sono immutati rispetto al controllo di riferimento.SI CONFERMA UNA DISCOPATIA DEGENERATIVA L5 S1 CON PROTUSIONE CIRCONFERENZIALE CHE POSTERIORMENTE IMPRONTA LO SPAZIO PERIDURALE ANTERIORE.
[#5]
Ex utente
grazie dottore quindi se non ho capito male lei pensa che sto guarendo e che posso fare intensa riabilitazione come alcuni (ortopedici)mi hanno consigliato senza nessun ulteriore controllo oppure come altri suoi colleghi è opportuno controllo a distanza ogni 6 mesi per due anni.comunque ringraziandola tantissimo per essere stato così gentile e disponibile devo se mi pare di aver capito bene dimenticare il passato e guardare avanti perchè la lesione sta guarendo anche se non capisco ancora perchè tanta incertezza dopo due biopsie forse inutili.
[#6]
Caro signore,
io Le ho già espresso il mio parere, seppur limitato dalla impossibilità di valutare direttamente il caso.
Non so pertanto dirLe se Lei non deve far più nulla, fare della fisioterapia o se è necessario pensare a un intervento chirurgico.
Queste scelte le può fare solo lo specialista dopo un attento esame della situazione.
Cordiali saluti
io Le ho già espresso il mio parere, seppur limitato dalla impossibilità di valutare direttamente il caso.
Non so pertanto dirLe se Lei non deve far più nulla, fare della fisioterapia o se è necessario pensare a un intervento chirurgico.
Queste scelte le può fare solo lo specialista dopo un attento esame della situazione.
Cordiali saluti
[#7]
Egregio Signore,
ritengo, pur essendo d'accordo col mio Collega, che gli eventuali controlli periodici sia clinici che strumentali, come evidendemente Le sono già stati consigliati, siano da eseguire se non altro per tenere sotto controllo la situazione (tanto non sono esami a rischio).
Successivamente, è la valutazione neurochirurgica che potrà dire come proseguire nel tempo.
In ogni caso stia tranquillo e pensi alle mosse successive per migliorare
Auguri cordiali.
ritengo, pur essendo d'accordo col mio Collega, che gli eventuali controlli periodici sia clinici che strumentali, come evidendemente Le sono già stati consigliati, siano da eseguire se non altro per tenere sotto controllo la situazione (tanto non sono esami a rischio).
Successivamente, è la valutazione neurochirurgica che potrà dire come proseguire nel tempo.
In ogni caso stia tranquillo e pensi alle mosse successive per migliorare
Auguri cordiali.
[#8]
Ex utente
grazi dottore gradirei comunque affidarmi a lei per un ulteriore passo in avanti che mi possa diciamo così permettermi di meglio affrontare le mosse successive.le chiedo pertanto come sia possibile essere visitato da lei ma sopratutto visto la mia lontana provincia di origine dalla sua città di lavoro se lei svolge attività specialistica fuori regione.comunque sono disponibile qualora lo vogliate ad inviarvi i dischetti e le radiografie in mio possesso.
[#9]
Egregio Signore,
non svolgo attività nelle Città vicine alla Sua residenza.
Anche se vedessi solo le immagini, comunque non potrei essere esaustivo mancando la valutazione clinica che potrei avere solo visitandoLa.
Se Lei ha occasione di venire a Milano, può prenotare la visita ai numeri evidenziati; soprattutto porti il primo esame neuroradiologico ed il più recente.
Eventualmente, a presto
non svolgo attività nelle Città vicine alla Sua residenza.
Anche se vedessi solo le immagini, comunque non potrei essere esaustivo mancando la valutazione clinica che potrei avere solo visitandoLa.
Se Lei ha occasione di venire a Milano, può prenotare la visita ai numeri evidenziati; soprattutto porti il primo esame neuroradiologico ed il più recente.
Eventualmente, a presto
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