Intervento al cuore e danni neurologici
Salve, la settimana scorsa il padre di un mio caro amico è stato operato d'urgenza in quanto in seguito ad un malore i medici hanno diagnosticato un "buco" nell'aorta, l'intervento ha risolto il problema però ha causato seri danni neurologici infatti il paziente ha perso totalmente l'uso dei muscoli,riesce a muovere esclusivamente gli occhi e respira artificialmente, in poche parole ora è tetraplegico.Il cervello non ha subìto danni,infatti il paziente è lucido e capisce, ma il midollo spinale purtroppo è stato danneggiato.Vorrei sapere come è potuta succedere una cosa del genere, se ci sono responsabilità da parte dei chirurghi che l'hanno operato e soprattutto se il padre del mio amico riuscirà a tornare quello di prima..i medici hanno riscontrato una lievissima sensibilità agli arti superiori ma la situazione è molto seria. Attendo un Vostro parere, Grazie.
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Gentile Utente,
da quanto scrive probabilmente il paziente ha avuto un aneurisma dissecante dell'aorta, evenienza potenzialmente fatale che necessita del trattamento chirurgico in regime di urgenza. La dissecazione dell'aorta verosimilmente è la causa del deficit motorio del paziente. La dissecazione infatti determina la chiusura dei vasi che originano dal vaso con conseguente danno ischemico, in questo caso verosimilmente midollare.
A mio parere occorre discutere con i medici che hanno in cura il paziente per avere informazioni sulle condizioni del malato e sul suo possibile recupero. Con le scarse informazioni fornite non è possibile dare un parere medico realmente attendibile.
Cordiali saluti,
da quanto scrive probabilmente il paziente ha avuto un aneurisma dissecante dell'aorta, evenienza potenzialmente fatale che necessita del trattamento chirurgico in regime di urgenza. La dissecazione dell'aorta verosimilmente è la causa del deficit motorio del paziente. La dissecazione infatti determina la chiusura dei vasi che originano dal vaso con conseguente danno ischemico, in questo caso verosimilmente midollare.
A mio parere occorre discutere con i medici che hanno in cura il paziente per avere informazioni sulle condizioni del malato e sul suo possibile recupero. Con le scarse informazioni fornite non è possibile dare un parere medico realmente attendibile.
Cordiali saluti,
Dr Paolo Perrini
Neurochirurgia Universitaria,
Ospedale "Santa Chiara", Pisa.
perrinipaolo@hotmail.com
www.perrinipaolo.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 16.2k visite dal 13/10/2009.
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