Ernia al disco
Buongiorno a tutti,
Mio marito ha 47 anni e una perfetta forma fisica.
Ha iniziato ad accusare forti dolori alla sciatica per cui si è reso necessario il PS.
Dal 12 gennaio è in cura con delpagos 5mg 3 volte al giorno e lyrica 75 la mattina, 150 la sera.
Una settimana fa ha effettuato un'infiltrazione ecoguidata di anestetico e cortisone.
Ha effettuato RM e visita neurochirurgica.
Il medico ha confermato ernia al disco ed escluso per il momento l'intervento.
Mio marito è a letto, esce solo per andare in bagno e appena appoggia il piede ha dolore.
Durante la giornata ha momenti in cui ha dolore stando a letto.
Il medico ha prospettato 3 settimane affinché possa riprendere a camminare.
Non vediamo miglioramenti.
Sappiamo che serve pazienza e riposo ma non si vede la fine.
È normale?
Allego estratto Rm, ringrazio chi risponderà.
Dismorfici, ipoplasici, discretamente ridotti in altezza (grado 2 di Genant) e deformati a "rocchetto" i corpi vertebrali di D6, D7 e D1.Lievemente ridotto in altezza (grado 1 di Genant) e deformato a "lente biconcava" anche il corpo vertebrale di D2.
Il disco D2-D3 protrude in sede pre-intraforaminale destra impegnando parzialmente l'imbocco del forame di coniugazione omolaterale.
A D4-D5 protrusione mediana-paramediana sinistra del disco interposto che impronta lievemente la superficie ventrale dell'astuccio durale.
Modesta protrusione mediana-paramediana e preforaminale sinistra del disco intersomatico D8-D9.Lieve protrusione preforaminale sinistra del disco D9-D10.Rettilineizzazione del rachide lombare con scomparsa della fisiologica lordosi.
Ad L4-L5 il disco intersomatico protrude concentricamente con ernia discale pre-intraforaminale sinistra che migra cranialmente impegnando l'imbocco del forame di coniugazione omolaterale e determinando conflitto disco-radicolare con la radice L4 di sinistra che appare dislocata verso il recesso superiore del forame stesso.
Lieve retrolistesi di L5 su S1.Il disco intersomatico protrude concentricamente con maggior focalità in sede pre-intraforaminale destra ove presenta fissurazione dell'anulus fibroso ed impegna parzialmente l'imbocco del forame di coniugazione omolaterale.
Lievemente ridotto in altezza su base dismorfica anche il corpo vertebrale di L5 con ipoplasia del III posteriore somatico e infossamento della metà posteriore delle limitanti somatiche.
Non alterazioni di segnale a carico del midollo dorsale né del cono midollare.
Mio marito ha 47 anni e una perfetta forma fisica.
Ha iniziato ad accusare forti dolori alla sciatica per cui si è reso necessario il PS.
Dal 12 gennaio è in cura con delpagos 5mg 3 volte al giorno e lyrica 75 la mattina, 150 la sera.
Una settimana fa ha effettuato un'infiltrazione ecoguidata di anestetico e cortisone.
Ha effettuato RM e visita neurochirurgica.
Il medico ha confermato ernia al disco ed escluso per il momento l'intervento.
Mio marito è a letto, esce solo per andare in bagno e appena appoggia il piede ha dolore.
Durante la giornata ha momenti in cui ha dolore stando a letto.
Il medico ha prospettato 3 settimane affinché possa riprendere a camminare.
Non vediamo miglioramenti.
Sappiamo che serve pazienza e riposo ma non si vede la fine.
È normale?
Allego estratto Rm, ringrazio chi risponderà.
Dismorfici, ipoplasici, discretamente ridotti in altezza (grado 2 di Genant) e deformati a "rocchetto" i corpi vertebrali di D6, D7 e D1.Lievemente ridotto in altezza (grado 1 di Genant) e deformato a "lente biconcava" anche il corpo vertebrale di D2.
Il disco D2-D3 protrude in sede pre-intraforaminale destra impegnando parzialmente l'imbocco del forame di coniugazione omolaterale.
A D4-D5 protrusione mediana-paramediana sinistra del disco interposto che impronta lievemente la superficie ventrale dell'astuccio durale.
Modesta protrusione mediana-paramediana e preforaminale sinistra del disco intersomatico D8-D9.Lieve protrusione preforaminale sinistra del disco D9-D10.Rettilineizzazione del rachide lombare con scomparsa della fisiologica lordosi.
Ad L4-L5 il disco intersomatico protrude concentricamente con ernia discale pre-intraforaminale sinistra che migra cranialmente impegnando l'imbocco del forame di coniugazione omolaterale e determinando conflitto disco-radicolare con la radice L4 di sinistra che appare dislocata verso il recesso superiore del forame stesso.
Lieve retrolistesi di L5 su S1.Il disco intersomatico protrude concentricamente con maggior focalità in sede pre-intraforaminale destra ove presenta fissurazione dell'anulus fibroso ed impegna parzialmente l'imbocco del forame di coniugazione omolaterale.
Lievemente ridotto in altezza su base dismorfica anche il corpo vertebrale di L5 con ipoplasia del III posteriore somatico e infossamento della metà posteriore delle limitanti somatiche.
Non alterazioni di segnale a carico del midollo dorsale né del cono midollare.
[#1]
Se non ha avuto effetto l'infiltrazione (per quanto unica) con cortisone ed anestetico, si è portati a pensare che sia necessario un intervento chirurgico con tecnica mininvasiva di decompressione principalmente nel forame di coniugazione della radice nervosa interessata (L4 sin).
Personalmente, eseguo routinariamente quattro infiltrazioni selettive (una alla settimana) con cortisone ed anestetico. I risultati, nella stragrande maggioranza dei casi, sono soddisfacenti. Persiste, però, una contenuta minoranza di casi in cui il benefico è o nullo o non soddisfacente.
Valuti il marito se vale la pena fare altre infiltrazioni o se desidera affrontare subito l'intervento: ma mi raccomando con la tecnica chirurgica mininvasiva, che ho segnalato e senza immissione, nel suo caso, di protesi metalliche (barre, viti, gabbiette...) che resteranno sempre e che possono dare nel prosieguo di tempo importanti problemi.
Si faccia vedere da un Neurochirurgo, anche della Sua zona, che possa valutare clinicamente il paz. e visionare le immagini rmn.
Se ha piacere dia pure ulteriori notizie.
Cordialità.
Personalmente, eseguo routinariamente quattro infiltrazioni selettive (una alla settimana) con cortisone ed anestetico. I risultati, nella stragrande maggioranza dei casi, sono soddisfacenti. Persiste, però, una contenuta minoranza di casi in cui il benefico è o nullo o non soddisfacente.
Valuti il marito se vale la pena fare altre infiltrazioni o se desidera affrontare subito l'intervento: ma mi raccomando con la tecnica chirurgica mininvasiva, che ho segnalato e senza immissione, nel suo caso, di protesi metalliche (barre, viti, gabbiette...) che resteranno sempre e che possono dare nel prosieguo di tempo importanti problemi.
Si faccia vedere da un Neurochirurgo, anche della Sua zona, che possa valutare clinicamente il paz. e visionare le immagini rmn.
Se ha piacere dia pure ulteriori notizie.
Cordialità.
Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 182 visite dal 29/01/2025.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.