Il cervello portandola ad uno stato vegetativo

Salve,ho mia nonna di anni 78 ricoverata da ormai una settima al reparto di neurochirurgia in terapia intensiva di un'ospedale di Roma.Il quadro è il seguente:ha 3 aneurismi,il piu grande di 2,8cm situata nella parte sinistra nella sfera dell'afasia,l'arrivo in ospedale è stato tempestivo altrettanto la tac e il ricovero.Dopo questa prima settimana in cui si è mostrata vigile,ci riconosce,parla abbastanza bene pur se biascicando qualche parola,negli ultimi due giorni ha peggiorato nel parlare ma il quadro clinico cmq rimane stabile.l'altro ieri le hanno fatto una tac che mostrava una leggera perdita di sangue che però non ha avuto conseguenze sul quadro clinico generale,il problema nasce quando stasera ci contattano dall'ospedale dicendo che ha avuto un peggioramento in quanto ha difficoltà ad articolare la parte destra del corpo ed è in uno stato soporoso se pur risvegliabile,si è ovviamente trattato di un vasospasma,io voglio sapere se questa cosa avrà gravi conseguenze e se si può scongiurare il pericolo ischemia o altri vasospasmi,insomma se abbiamo possibilità che se la cavi...non so piu cosa fare,non so se possa esserci qualcosa che possa aiutarla.Dimenticavo di dire che abbiamo rinunciato all'intervento in quanto il primario che avrebbe dovuto operarla ci ha francamente detto che se l'intervento fosse riuscito ci sarebbero state elevatissime possibilità di danneggiare gravemente il cervello portandola ad uno stato vegetativo. Grazie mille,forse sarò una delle tante impanicate che scrivono ma posso assicurarVi che quando una persona in certe situazioni ci si trova diventa tutto molto molto difficile.
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.1k 247
Gent.le Sig.a, sicuramente la situazione è grave anche se non sicuramente senza ritorno.
Ritengo che, a questo punto, rimane di aver fiducia nei Colleghi che la seguono ed, eventualmente, chiedere se sia ancora possibile tentare un'embolizzazione della sacca aneurismatica responsabile anche dell'emorragia (presumo della a.cerebrale media).Magari, se non subito, almeno quando lo spasmo si sarà risolto.Se una malformazione sanguina, è probabile che sanguini di nuovo e con risultati più catastrofici della precedente.

Le formulo infiniti auguri e mi tenga pure informato.

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311

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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Io mi chiedo invece quali controindicazioni c'erano a intervenire subito con l'embolizzazione mediante cateterismo selettivo.

Gentile signora, per embolizzazione si intende la metodica che consente di riempire con del materiale adatto la sacca dell'aneurisma in modo che non sanguini più.
Tale tecnica viene effettuata in genere dai neuroradiologi utilizzando un catetere che viene introdotto nell'arteria fermorale e poi spinto su,su fino all'aneurisma.
Tale metodica evita l'intervento per aneurisma a cielo aperto.
Ovviamente anche questa tecnica ha i suoi rischi che vanno valutati, ma è attualmente preferibile a quella tradizionale.

Cordialità ed auguri
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Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Grazie mille per le risposte,innanzitutto Vi informo che nonna è stata trasferita dalla terapia intensiva ad una stanza con altre tre persone sempre nel reparto neurochirurgia,dalla tac risulta che si sta assorbendo il sangue colato dall'aneurisma piu grande,lo spasmo le ha ridato l'uso degli arti destri anche se li muove un pò a rilento,per quanto riguarda il linguaggio invece dopo un miglioramento di ieri oggi l'abbiamo trovata proprio debole e incapace di esprimere con le parole i suoi pensieri che sono però lucidi.
Per quanto riguarda l'embolizzazione tramite arteria femorale ci è stata proposta ma solo dopo aver passato il pericolo dei primi 15 giorni che si dice siano i piu "impegnativi",non so dirLe il motivo per cui non lo abbia proposto prima o meglio quando ci ha parlato di intervento ci ha detto piu contro che pro,nonostante,in quanto medico di un reparto,che ragiona quindi anche in base all'economia del reparto stesso;ci abbia detto che lui non avrebbe avuto nessun problema ad operarla dandoci addirittura il 50%di possibilità.
Fortunatamente,avendo un padre medico e conoscendo un professore universitario specializzato proprio in neurochirurgia vascolare,siamo giunti alla conclusione che era decisamente meglio evitare l'intervento con il quale avremmo avuto la fortissima probabilità che se fosse riuscito sarebbe rimasta in stato quasi vegetativo.
A questo punto,dalla Vostra esperienza cosa potete dirmi sulle prospettive future e sullo stato attuale?? Io ho 21 anni e penso che questa vicenda me ne abbia fatti perdere almeno 10,datemi una speranza... GRAZIE GRAZIE GRAZIE PS: a volte sarebbe anche giusto parlare della buona sanità,è un tema che ci tocca personalmente in particolar modo in questo periodo!!!
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.1k 247
Gent.le Sig.a, resto dell'idea che l'embolizzazione sia da eseguire il più presto possibile (se ce ne è la possibilità) in quanto il rischio che l'aneurisma risanguini è alto.
Probabilmente questa residua emisindrome dx con la disfasia è segno di uno spasmo ancora presente (il Collega Docente di Neurochirurgia vascolare cosa dice a proposito degli esami e del trattamento circa lo spasmo?).

Ponga le domande in maniera precisa e cerchi di capire anche al di là delle parole (pur mantenendo la massima fiducia nei Curanti:d'altronde in tale frangente sarebbe arduo per chiunque avere un atteggiamento diverso).

Auguri e mi tenga informato.
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