Esiti intervento colonna lombale
Buongiorno,sono stato operato a luglio per inserimento DIAM a livello L4-L5 -S1.Dopo 3 mesi circa dall'intervento ed avendo eseguito una decina di sedute di fisioterapia più nuoto libero in piscina ,ho ancora problemi nel effettuare movimenti di flessione della schiena in avanti come mettere la calze ,le scarpe e anche durante gli esercizi di fiosoterapia ho dolore nel effettuare movimenti di flessione del tronco(anche stare seduto se non appoggio la schiena).Il dolore è localizzato nella zona operata, (sensazione di avere come un freno che mi impedisce i movimenti)Il fisiatra mi ha consigliato una visita di controllo dal neurochirurgo ed eventualmente eseguire una RMN.Il problema è che il medico che mi ha operato è assente per circa un mese.Vorrei una vostra opinione in merito.
Grazie
Grazie
[#1]
Egr. signore,
le sensazioni che Lei descrive si stanno osservando frequentemente nelle persone nelle quali si impiantano sistemi protesici o simili.
Tali disturbi possono essere condizionamenti psicologici di aver qualcosa di estraneo nel corpo, di limitazione dei movimenti, della possibilità che tali corpi estranei si possano muovere o dislocare ecc.
Se cosi è, il "disturbo" regredisce spontaneamente soprattutto se il medico operatore rassicura il paziente che quei mezzi interni non hanno la possibilità pratica di <cambiare> posizione o limitare la funzionalità.
I sintomi però, analoghi a quelli descritti, possono essere l'espressione non già di una malposizionamento, ma avere altra origine, come l'inappropiata scelta della <protesi> per quel tipo di patologia, l'incompletezza dell'atto chirurgico e via dicendo.
In quest'ultimo caso la miglior cosa da fare è valutare clinicamente il paziente, eventualmente prescrivendo dei controlli come un RX e/o una RM ecc., come corretamente Le ha indicato il Fisiatra.
Nell'attesa che il collega ritorni, ne parli con il Suo medico.
Cordiali saluti
le sensazioni che Lei descrive si stanno osservando frequentemente nelle persone nelle quali si impiantano sistemi protesici o simili.
Tali disturbi possono essere condizionamenti psicologici di aver qualcosa di estraneo nel corpo, di limitazione dei movimenti, della possibilità che tali corpi estranei si possano muovere o dislocare ecc.
Se cosi è, il "disturbo" regredisce spontaneamente soprattutto se il medico operatore rassicura il paziente che quei mezzi interni non hanno la possibilità pratica di <cambiare> posizione o limitare la funzionalità.
I sintomi però, analoghi a quelli descritti, possono essere l'espressione non già di una malposizionamento, ma avere altra origine, come l'inappropiata scelta della <protesi> per quel tipo di patologia, l'incompletezza dell'atto chirurgico e via dicendo.
In quest'ultimo caso la miglior cosa da fare è valutare clinicamente il paziente, eventualmente prescrivendo dei controlli come un RX e/o una RM ecc., come corretamente Le ha indicato il Fisiatra.
Nell'attesa che il collega ritorni, ne parli con il Suo medico.
Cordiali saluti
[#4]
La mia risposta va considerata del tutto generica per cercare di spiegare quali possono essere i motivi di un insuccesso chirurgico in senso lato.
Ovviamente, quindi, non mi riferivo propriamente al Suo caso specifico e non potevo ad esso riferirmi in assenza di qualsiasi documentazione e di una valutazione clinica diretta.
Cordiali saluti
Ovviamente, quindi, non mi riferivo propriamente al Suo caso specifico e non potevo ad esso riferirmi in assenza di qualsiasi documentazione e di una valutazione clinica diretta.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2k visite dal 02/10/2009.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.