Idrocefalo

Mia nipote di 31 anni è stata operata il 13/02/2009 di carcinoma mammario duttale infiltrante ad ampia vascolarizzazione con esecuzione di ampia quadrantectomia destra e dissezione ascellare(positivi 17 linfonodi su 22). Effettuate chemioterapia e radioterapia. A marzo 2009 comparsa di metastasi cerebrali con intervento chirurgico di asportazione della metastasi di più grosse dimensioni, a seguire trattamento di gamma knife sulle restanti sei metastasi, eseguito con successo. A fine luglio comparsa di nuove metastasi e trattamento di radioetrapia panencefalica. La risonanza di controllo eseguita il 08/09/2009 evidenzia, da un lato, risposta efficace della radioterapia su tutte le metastasi tranne una di piccole dimensioni presente nel seno cavernoso e, dall'altro lato, presenza di idrocefalo. Il 13 settembre eseguito intervento chirurgico per inserire valvola con scarico peritoneale. Dei sintomi preesistenti all'intervento(vomito, cefalea, diplopia, sonnolenza e incoordinamento motorio) sono scomparsi solo la cefalea e la sonnolenza, ma la cosa peggiore è che il vomito continua a persistere anche dopo che la valvola è stata regolata per aumentarne la portata. Ci sono altri rimedi per far cessare, non dico la diplopia e le difficoltà motorie, ma almeno il vomito?Sono consapevole della gravità della malattia di mia nipote ma è possibile che non le si possa assicurare almeno una migliore qualità di vita? attendo con ansia una risposta. Grazie per l'aiuto che vorrete darmi.
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.1k 247
Gent.le Signora, ritengo che il problema sia anche sapere se vi è ipertensione endocranica o comunque a quanto ammomti la pressione intracracica). Ritengo che, avendo un sistema derivativo liquorale in atto, la cosa sia abbastanza agevolmente ottenibile. Anche una visita specialistica dovrebbe farci sapere l'obiettività neurologica della paz. compreso il fundus oculi.
Se la pic (press. intra cran.) è in ordine, cioè non è nè troppo alta ne' bassa (anche l'ipotensione dà sintomi di impegno tipo l'ipertensione) bisogna anche pensare che la sofferenza cerebrale può essere messa in relazione ai pregressi trattamenti radioterapici, alla presenza di micro ma multiple lesioni endocraniche....

L'utilizzo di farmaci antireattivi (cortisoni) e di sostanze osmotiche-diuretiche, danno iniziale beneficio.
Sicuramente Sua nipote deve stare sotto costante controllo specialistico, anche neurochirurgico,per alleviare quei disturbi segnalati e che si possono, almeno in parte, contenere.

Fervidi auguri e mi faccia sapere.

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311

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Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Egregio Dott. Dellascorte, non ho parole per ringraziarla della sollecitudine e gentilezza. Proprio ieri pomeriggio il medico della struttura presso cui mia nipote è ricoverata ci ha confermato che la derivazione valvolare funziona e che la pressione endocranica è a posto. Purtroppo ci ha prospettato l'ipotesi che, anche se la risonanza non evidenzia una vera e propria massa, ci possa essere una disseminazione a livello leptomenigeo. Ha anche iniziato una terapia a base di cortisone e, per scrupolo, questa mattina la sottoporrà anche a gastroscopia. In altre parole, Dottore, non abbiamo più speranze se non quella in Dio che aiuti comunque, in un modo o in un altro, questa che io chiamo la mia bambina perchè è anche orfana di madre, mia sorella, da quando aveva 12 anni. Grazie per la competenza ed anche per l'umanità che traspare dalle sue parole.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Gentile signora,
il caso di Sua nipote mi colpisce e mi rattrista e,se me lo consente, la pregherei di considerarmi, assieme al collega Della Corte, vicino e disponibile per qualsiasi cosa sia possibile fare.
Se Lei è credente, vedrà che la fede nella imperscrutabile volontà divina, l'aiuterà ad accettare e superare momenti critici.
Sono convinto che anche i Colleghi che stanno seguendo la ragazza fanno e faranno ogni sforzo che la scienza ci consente per cercare la guarigione o quanto meno una stabilizzazione del male il più a lungo possibile.

Con i miei più sinceri auguri
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Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Egregio dott. Migliaccio, ringrazio tanto anche Lei, oltre il dott. Della Corte. E' vero, i medici della struttura in cui mia nipote è ricoverata, si stanno prendendo molta cura del suo caso, ma quando si è angosciati, si ha bisogno anche di ulteriore aiuto e consiglio, proprio quello che ho trovato nelle sue parole e in quelle del dott. Della Corte. Sicuramente farò ricorso alla vostra competenza e disponibilità se avessi ulteriori consigli da chiedere. Correggo, per quel che può valere, la data del primo intervento di mia nipote: 19/02/2008 non 2009, le metastasi sono invece comparse nel marzo 2009. Credo fortemente in DIO e nella Sua Divina Misericordia, dove noi esseri umani non possiamo Lui può, fino all'ultimo confiderò nell'aiuto alla mia bambina, qualunque sia l'aiuto che Lui le darà, anche quello di alleviare le sofferenze del corpo e dello spirito. Vi sono grata.
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