Ernia espulsa soluzioni

buongiorno Dottore, sono Fabio...sono un ragazzo di 45 anni da sempre faccio sport (crossfit footing bodybuilding e nuoto) fisicamente sono ben messo ma dal 20 luglio 2024 sono fermo x infortunio e una risonanza magnetica ha evidenziato 3 ernie di cui 1 totalmente espulsa e sto totalmente infiammato cronico con il nervo sciatico che mi impedisce una regolare attività giornaliera, ho continui crampi e bruciori al polpaccio sinistro, con il nervo che si contorce lungo tutta la gamba e ho formicolii continui alla pianta del piede, ho perso un po' di sensibilità e forza nel quadricipite e nelle dita dei piedi sx, inoltre se provo a camminare velocemente si affatica la gamba e devo fermarmi per poi procedere zoppicando a volte provo a fare stretching e mobilità ma sento proprio tirare il nervo e devo smettere x il bruciore...Le 2 visite neurochirurgiche hanno sentenziato l' operazione...ma lei mi può consigliare di fare altro x riprendermi totalmente??
?...qualcosa di concreto che mi dia certezza di tornare al 100%?.
il sollievo dal dolore credo serva a poco, prendo medicine da luglio e nell' ultimo mese ho fatto una cura di liryca (cura medica del neurochirurgo) che è servita a bene poco.

Inoltre un eventuale post operazione che tipo di fisioterapia devo intraprendere sempre se è necessario?
?...La ringrazio e le chiedo scusa se ho rubato la sua attenzione ma sto vivendo un calvario...buona giornata
PS se è possibile essere contattato da utenti che hanno vissuto e magari risolto il mio stesso problema.
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.6k 358 162
Egregio Paziente,
premesso che l'orientamento oramai canonico di ogni neurochirurgo è di trattare chirurgicamente solamente le estrusioni erniarie che causino una comprovata sindrome deficitaria motoria, sensitiva e trofica a carico dell'arto interessato, bisogna valutare attentamente il suo caso sotto il profilo neurologico e apprezzare esattamente il reperto della risonanza per esprimere un giudizio sulla reale indicazione a trattamento chirurgico. Una possibilità alternativa all'intervento di micro-discectomia potrebbe essere, solamente se ne esistono i presupposti rilevabili esclusivamente attraverso la valutazione del quadro clinico e della risonanza, la discolisi con radiofrequenza, consistente in un approccio percutaneo minimamente invasivo.
Cordialmente

Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it