Frattura amielica di l1

Buongiorno.



In data 25/8/2024, in seguito ad un incidente stradale, sono stato ricoverato in P.

S.
e mi è stato riscontrato un trauma lombare.

Mi è stata eseguita una TAC con liquido di contrasto.

Tutto nella norma, riporto solo la dicitura del: TC rachide cervicale, dorsale e lombosacrale.


Rachide in asse.

Presenza di rima di frattura in corrispondenza del piatto vertebrale superiore di L1, lievemente ridotto in altezza.

Non evidenti ulteriori rime di frattura.

Regolare l’altezza dei restanti corpi vertebrali.

Conservato l’allineamento dei muri vertrebrali posteriori.


Sono stato visitato in 1a giornata da neurochirurgo, che riscontrata la non presenza di sintomi neurologogici, mi ha dimesso, con indicazione di utilizzo busto C35 in ortostatismo.

E Tac di controllo dopo un mese con visita annessa.

Il dolore si è protratto per 2 settimane, ho utilizzato il busto sempre (non a letto) e le uniche volte che non l’ho utilizzato è stato, a dolore scomparso, per il breve tratto, tra il letto e il bagno.

Dolore praticamente scomparso.


Visita di controllo del 3/10/2024.


Tac di controllo:
Esame acquisito con scansione volumetrica diretta, esteso da D11 ad S2.


Si confronta con precedente TC del 25/08/24: al controllo odierno si osserva una discreta riduzione in altezza con deformazione a cuneo anteriore del corpo di L1, sede di nota frattura, per avvallamento della suo piatto vertebrale superiore; nei settori anteriori il metamero vertebrale presenta un'altezza di circa 18 mm (versus 25 mm del precedente controllo).

Un frammento osseo protrude nello speco vertebrale in sede mediana-paramediana destra, determinando impronta su sacco durale; ulteriore frammento protrude lievemente in sede anteriore, anch'esso in prevalenza sul versante laterale destro.

Concomitano discreti fenomeni di degenerazione gassosa discale al passaggio D12-L1.


Ridotta l'ampiezza degli spazi discali compresi tra L1-L2, L2-L3 e soprattutto di quello interposto tra L5-S1; a questo livello concomita lieve retrolistesi di L5 e si associano segni di sclerosi ai piatti vertebrali affrontati.


Esito di frattura composta dei processi trasversi di L2.



Diagnosi:
Frattura amielica non ancora consolidata ma crollata ulteriormente
Non attuali indicazioni neurochirurgiche
Si consiglia uso del busto C35 in ortostatismo, valutazione endocrinologica per sospetto di osteoporosi, TC lombo-sacrale e successiva rivalutazione neurochirurgica tra 30gg

Volevo un parere sulla mia situazione.

Vivo da solo, al 2o piano, ho fatto 4 volte le scale, per recarmi dal medico e per farmi portare alla visita di controllo sempre con il busto su.

Adesso non so come comportarmi durante questo mese?

Questo cedimento, di cui non ho avvertito la genesi, può essere dovuto ad un uso improprio del busto?

Non ho mai piegato la schiena senza il busto.
Portato sempre allacciato anche da seduto.

Sono un po’ preoccupato per eventuali sviluppi neurologici.

Cordialità
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.1k 247
Lei non deve proprio piegare la schiena, neppure con busto. Non sollevi pesi, né ruoti la schiena. Non guidi l'auto né tanto meno vada in bicicletta, né a correre.... (i sobbalzi, come quelli dovuti ai vuoti d'aria durante i trasvoli, vanno evitati). Va evitato, oltre ai movimenti incongrui, ogni trasmissione di forza dal basso verso l'alto (e viceversa) per impedire che tessuto "non ancora in ordine" si schiacci verso davanti o, peggio, verso l'indietro dove sono contenute le radici nervose.
Bisogna dare al corpo vertebrale il tempo di solidificarsi (almeno tre mesi).
Per adesso, considerato che la frattura è amielica, ritengo che possa continuare con comportamento conservativo, ma badando bene ai vari comportamenti.
Viceversa, Lei rischia un intervento che, dato anche il trascorrere del tempo, potrebbe non essere completamente efficace.
Cordialità.

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311

[#2]
Utente
Utente
La ringrazio dottore, per la pronta risposta. Capisco la situazione, non sono stato informato assolutamente, all'atto delle dimissioni, sul comportamento da seguire. Certamente non ho sollevato pesi o guidato o corso. Ma purtroppo, vivendo da solo, ho tenuto il comportamento che ho descritto. Il 14 cm ho la visita endocrinologica, e dovrò recarmi all'ospedale. Come pure per la visita di controllo. Devo ovviamente farmi accompagnare e abito a 30km.
Speriamo in bene
Cordialità
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.1k 247
Eventualmente, e se ha piacere, dia pure ulteriori notizie.
Cordialità.

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311

[#4]
Utente
Utente
La ringrazio per la disponibilità.
Approfitto per chiedere se, visto che lunedì p.v. devo recarmi dal mio medico, è preferibile che vada a piedi...(Scale + circa un km) o mi faccia accompagnare in macchina. (Ovviamente con il busto indossato).
Come spiegavo in premessa, non provo nessun dolore, in nessuna situazione.
Cordialmente.
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.1k 247
Andrei in auto accompagnato da uno che guidi e terrei il Suo sedile un po' reclinato all'indietro in modo che la Sua schiena non possa prendere contraccolpi lungo l'asse della colonna.

Quello che mi ha destato preoccupazione è stato la presenza di un frammento osseo all'interno del canale spinale.
Cordialità.

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311

[#6]
Utente
Utente
La ringrazio Dottore.
E ovviamente anche la mia preoccupazione. Sono rimasto perplesso dall'atteggiamento del neurochirurgo, (che ha seguito tutta la vicenda, dal ricovero) che ha visto le immagini e che ,su mia richiesta, ha detto che posso camminare e addirittura guidare per 10 - 15 minuti (cosa che ovviamente non farò anche perché la macchina è andata distrutta nell'incidente)...
Seguirò il suo consiglio.
Approfitto per chiedere. Il busto mi costringe correttamente i movimenti. La placca posteriore è posizionata all'altezza della vertebra lesionata. Ovviamente a livello bacino sono libero. Quando Lei indica di non piegare la schiena si riferisce al punto di frattura o anche a livello delle anche
Cordialmente
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.1k 247
A tutta la schiena e non ruotarla neppure: nessuna applicazione di forza

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311

[#8]
Utente
Utente
La ringrazio.
Cercherò di stare più rigido possibile
Cordialità