Protrusione posteriore e protrusione erniaria

Gentilissimi Dottori,
In seguito a diagnosi di Cervicobrachialgia (forte dolore ed intorpidimento dita) ho effettuato RM la quale evidenza: A C5-C6 protrusione posteriore mediana paramediana sinistra , A C6-C7 voluminosa protrusione erniaria posteriore.

Vorrei sapere gentilmente cosa cambia tra protrusione posteriore e protrusione erniaria.

Non si tratta di ernie uscite completamente giusto?

Grazie
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.1k 247
Il braccio fa male a dx o a sin?

In linea di principio l'ernia è la fuoriuscita del nucleo. La protrusione è la "spanciamento" dell'anulus.
Nella pratica, una piccola sporgenza viene definita protrusione ed una massiva ernia.
Cordialità.

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311

[#2]
Utente
Utente
Grazie per la risposta Dottore,
Il braccio è il sx.
Ho fatto una visita col neurochirurgo il quale, per ora, ha preferito sottoscrivermi una terapia conservativa con:
- deltacortene 25 mg 1 cp ore 8 per 4 giorni, in seguito 1/2 cp ore 8 per 3 giorni
- Omeprazolo 20 mg 1 cp oer 8 per 7 giorni
- DIcioreum 100 mg 1 cp ore 10 per 10 giorni
- Tachidol 500/30 mg 1 cp ore 20 per 10 giorni, poi al bisogno, max 2/die
Si consiglia inoltre
- osteopath
L’esito della RM e’:
A C5-C6 protrusione posteriore mediana paramediana sinistra paralaterale sinistra che impronta antero-lateralmente a sinistra il nastro midollare con modico impegno infero-anteriore del forame di coniugazione a sinistra.
A C6-C7 voluminosa protrusione erniaria posteriore paralaterale sinistra che impronta e spiana antero-lateralmente a sinistra il nastro midollare, con edemi spondilitici dei margini centro-postero-lateralmente a sinistra di C6-C7, e impegno di almeno il 50% del forame di coniugazione a sinistra.
Non stenosi canalari.
Non evidenti ulteriori discopatie protrusive erniarie.
Per ora ha escluso l’intervento chirurgico ma è da prendere in considerazione se non si hanno miglioramenti della sintomatologia.
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.1k 247
Direi che ad una valutazione neurochirurgica si debba individuare il punto trigger che scatena maggiormente la sintomatologia.
Una volta individuato questo, è indicato un trattamento infiltrativo con farmaco antireattivo (ad es. cortisone) selettivamente sulla radice nervosa interessata. In una grande percentuale di casi si registrano buoni risultati.
Se ha piacere, dia pure altre notizie.
Cordialità.

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
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