Parestesie arti inferiori post intervento di artrodesi l3-l5,lamino-foraminotomia l4-l5 bil

Salve, il 17/07/24 viene eseguito intervento con approccio lombare posteriore L3-L5, vengono eseguiti Lamino-Foraminotomia L4-L5 bilaterale e discectomia L4-L5 SX.
Artrodesi posteriore mediante TLIF L3-L5 neuronavigata con viti corticali e barre in titanio + impianto di Cage L4-L5 in pasta d'osso di sintesi.


Diagnosi all'accesso:
Low back pain in paziente con stenosi degenerativa del canale lombare e discopatia L4-L5: instabilità metamerica L3-L5 (anche se nel referto il radiologo non evinceva alcuna instabilità) con rettilineizzazione del tratto lombosacrale.


EON: Migazzini I e II normoeseguite.
Andatura normale.
Lombalgia cronica.
Lesegue positivo bilateralmente a 60.
Dolenti le apofisi spinose alla palpazione.
INDENNE LA FUNZIONE SENSITIVA AGLI AAII.


L'intervento doveva risolvere una LOMBALGIA acuta che mi porto dietro da 20 anni, invece ad oggi non solo ho ancora quasi invariato il dolore pre intervento, sopratutto quando mi stendo (in scarico) o mi piego in avanti, ma dal risveglio post intervento soffro di fortissime parestesie (formicolio, debolezza, torpore, sensazione di bagnato, addormentamento) agli arti inferiori bilateralmente, cosa che non avevo assolutamente prima.
Questa situazione mi sta devastando, nonostante sia in cura con ALGIX 60 e Flexiban da 4 giorni per un forte dolore spalla DX, il dolore Lombare persiste (è appena diminuito) le parestesie invece non risentono minimamente ne di cortisone (fatto post intervento) ne di fans, se sto in piedi fermo o disteso a letto, le parestesie aumentano, partono dalla coscia posteriore, proseguino sugli stinchi e finiscono sulla pianta del piede e sulle dita.
Ho paura di aver fatto danno! e la cosa che mi fa più rabbia è che il chirurgo doveva eseguire una artrodesi L4-L5 in percutanea e alla fine mi sono svegliato con tutto quello che ho scritto più su, tra l'altro il chirurgo che ha rivisto la mia RMN la sera prima, era nella stanza accanto la mia e non mi ha minimamente reso partecipe di aver totalmente stravolto l'intervento.


Che cosa può essere successo?

Perchè queste parestesie totalmente insensibili ai farmaci?

Perchè sento ancora il dolore lombare (oltre a quello muscolare causato dal taglio) precedente all'intervento sopratutto in scarico?
(in piedi il dolore per il quale sono stato operato è molto diminuito ma non scomparso.

Che cosa posso fare adesso per migliorare la situazione?
devo agire tempestivamente con esami ed eventualmente intervenire o mi tocchera tenermi questi danni a vita?


HELP!
[#1]
Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.1k 247
Faccia una x-grafia in AP ed in LL della colonna L/S.
Se ha piacere, dia pure ulteriori notizie.
Cordialità.

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311

[#2]
Utente
Utente
Dalla RX pare tutto in ordine, ho visto un fisiatra e per lui non vi sono evidenti problemi neurologici.

Da quando ho richiesto il consulto, le parestesie sono scomparse letteralmente dalla sera alla mattina, appena qualche fastidio a fine giornata.

Di contro si è accentuato il dolore lombare interno, diciamo quello che avevo prima di operarmi ma più forte e da qualche giorno ho i paravertebrali completamente bloccati, non riesco a piegarmi in avanti nonostante la fisioterapia, praticamente ho due fasce attorno la cicatrice di muscoli che sembrano diventati tendini per quanto sono rigidi, ne il massaggio della terapista ne il Flexiban hanno effetto, mi tirano e sono duri anche alla palpazione.

Attendiamo.

In ultimo, insieme al fisiatra abbiamo fatto un'altra scoperta, ma credo sia più di competenza di un reumatolo:

Si segnalano multiple entesopatie calcifiche a carico di sovraspinato DX ed SX, Epicondilo DX e SX, Tendine Quadricipitale Dx e SX, Tendine d'achille Dx e Sx.

In sostanza tutti i tendini che si collegano ad un osso nel mio corpo hanno calcificazioni e versamenti di liquido, aggiungo che ho dolore a tutte le articolazioni ( anche mani, anche e ovviamente schiena ) si da tenera età, a memoria già a 4 anni non riuscivo a stare seduto per terra con schiena al muro, oppure a 7 anni prima rx anche perche lamentavo forti dolori.

Ho fatto 3 visite reumatologiche in passato, nessuna concludente, ho fatto una miriade di esami del sangue.

Oggi è spuntata anche la psoriasi e la sindrome del colon irritabile. Che sia tutto collegato?
Sto impazzendo :D
[#3]
Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.1k 247
A distanza non posso né confermare né smentire. Potrebbe essere che vi sia un'unica causa.
Cordialità.

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311

[#4]
Utente
Utente
Dott. buongiorno,
a distanza esatta di 3 mesi dall'intervento ( oggi siamo a 15 settimane ) il dolore lombare muscolare si è ridotto ma è rimasto e peggiorato molto il dolore lombare che io reputo neurologico, un dolore poco dipendente dal movimento ( peggiora solo se mi piegho in avanti o se sto molto seduto), un dolore forte e costante, inoltre sono ricomparse pesanti parestesie arti inferiori con una perdita di sensibilità e di forza soprattutto a sx.
Il chirurgo che mi ha operato ( che ho scoperto aver rovinato non poche persone nella sua carriera nonostante si creda un luminare, uno di quelli che definisce i colleghi ignoranti ) dice che è tutto normale, io pero testardo come sono mi sono fatto fare a una RMN della quale le scrivo il referto.

" Esiti di Artrodesi L3-L5 con placche e viti, Laminotomia ( e foraminotomia aggiungo io) e microdiscectomia L4-L5 ove si rileva vage.
Lieve scoliosi sx convessa del rachide lombosacrale.
Ridotta la fisiologica lordosi lombare con tendenza all'inversione.

A L2-L3 disco disidratato e protuso posteriormente con impronta sul sacco durale.
A L3-L4 protusione discale posteriore ad ampio raggio in appoggio sul sacco durale che impegna il terzo inferiore dei neuroforami.
L4-L5 residuo discale disidratato e protuso posteriormente con impronta sul sacco durale ed impegno foraminale. A tale livello coesiste irregolarita e sfumato edema subcondrale delle limitantu somatiche contrapposte.
Coservati in altezza i somi vertebrali.
Muri posteriori Normoallineati.
Restante segnale discale nella norma
regolare il segnale del cono midollare e delle radici della cauda.


Dott. il dolore lombare è invalidante, la sensazione di addormentamento, di piede umido e insensibile ( sintomi che prima di operarmi non avevo mai avuto ) e la pardita di forza è terribile, sto molto peggio che prima dell'intervento...

Che cosa posso fare, è normale avere queste protusioni dove in teoria lui dovrebbe aver ripulito? dove mi consiglia di andare adesso?

Terapista del dolore?
Neurochirurgo?
Neurologo?
O salto direttamente al Necroscopo?

Sono disperato, non speravo di guarire improvvisamente da 21 anni di sofferenze e dolori ( le ricordo che ne ho 36 ) ma almeno di migliorare la qualità della mia vita.

La Ringrazio.
[#5]
Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.1k 247
Consiglierei una valutazione di un Neurochirurgo esperto nel settore spinale e che abbia esperienza di trattamento selettivo a livello delle radici nervose.
Fare un tentativo con cicli di infiltrazioni selettive, ad es. con cortisone.
Di più, a distanza, non sono in grado di dire.
Cordialità.

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311

[#6]
Utente
Utente
Dott. Grazie per la celere risposta.

Quindi come immaginavo il coinvolgimento dei forami è un peggioramento importante rispetto al pre operatorio che non le coinvolgeva.

Come si fa adesso a togliere il tessuto in eccesso sui forami? Esiste questo tipo di chirurgia o non è una strada consigliata visto il rischio paralisi ?

Trattamenti con Ossigeno e Ozono possono ridurre la quantità di materiale presente nei formami?


Grazie.
[#7]
Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.1k 247
Non so esserLe preciso a distanza. Bisognerebbe vedere le immagini dell'ultima RMN L/S. Constatare se ed in che quantità esista corrispondenza fra immagini e disturbi sia soggettivi che oggettivi in atto. Ad es., qual é il lato maggiormente interessato (il sin?) e qual è il piede che sente come non Suo (quindi, con disturbo della sensibilità tipo umidiccio come mi pare dica Lei) ed a questo si associano disturbi di particolari gruppi muscolari? Vi sono segni di sofferenza meningei (come è il Lasegue ed il Wassermann), dove è situato il punto trigger nella colonna....il Naffziger è positivo:
Come vede è una valutazione complessa e complessiva che bisogna dare. Non è sufficiente una sola RMN di controllo (ed infine, il campo magnetico di questa ultima RMN L/S di quanti Tesla era? di 1,5?).
Come vede sono troppi gli elementi da valutare ed a distanza non si riesce, fra l'altro, in un caso non lineare come il Suo.
Cordialità.

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311