Ernie lombari in giovane età e consigli su trattamento dolore
Buongiorno.
Sono una ragazza di 28 anni e a inizio maggio ho iniziato ad avere dei lievi dolori alla gamba sinistra; col passare delle settimane, i dolori sono aumentati e si sono aggiunti sensazione di formicolio e di pulsazioni dolorose al polpaccio.
A metà luglio faccio una RM da cui emergono, sintentizzando, due ernie a livello L4-L5 e L5-S1.
Ho consultato un ortopedico, che mi ha suggerito infiltrazioni di ozono, pilates e fisioterapia (ho anche una scoliosi e in generale problemi di postura e so di avere una muscolatura debole), tuttavia non sono convinta delle infiltrazioni perché so che costano e che non è detto funzionino.
I dolori sono ancora presenti, variano in base alle giornate.
I soli antinfiammatori però non mi fanno effetto su lungo tempo, ho preso anche cortisone per 10gg in gocce ma finito il trattamento il dolore è tornato. Al momento assumo diclofenac 75 mg al bisogno ma cerco di resistere e di non prenderlo spesso, solo che a volte è dura resistere.
Gentili dottori, voi come mi consigliereste di muovermi ora?
Grazie in anticipo
Sono una ragazza di 28 anni e a inizio maggio ho iniziato ad avere dei lievi dolori alla gamba sinistra; col passare delle settimane, i dolori sono aumentati e si sono aggiunti sensazione di formicolio e di pulsazioni dolorose al polpaccio.
A metà luglio faccio una RM da cui emergono, sintentizzando, due ernie a livello L4-L5 e L5-S1.
Ho consultato un ortopedico, che mi ha suggerito infiltrazioni di ozono, pilates e fisioterapia (ho anche una scoliosi e in generale problemi di postura e so di avere una muscolatura debole), tuttavia non sono convinta delle infiltrazioni perché so che costano e che non è detto funzionino.
I dolori sono ancora presenti, variano in base alle giornate.
I soli antinfiammatori però non mi fanno effetto su lungo tempo, ho preso anche cortisone per 10gg in gocce ma finito il trattamento il dolore è tornato. Al momento assumo diclofenac 75 mg al bisogno ma cerco di resistere e di non prenderlo spesso, solo che a volte è dura resistere.
Gentili dottori, voi come mi consigliereste di muovermi ora?
Grazie in anticipo
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Dr. Vincenzo Della Corte
Neurochirurgo
7.1k 247
Bisognerebbe vedere le immagini della rmn L/S per valutare l'importanza delle due ernie e valutarLa clinicamente per individuare il punto da dove partono i dolori (il punto trigger è a 4-5 od a 5-1?).
Una volta svelata la zona di partenza e se le immagini lo consentono, si potrà eventualmente programmare un ciclo di infiltrazioni, non certo con ozono (che troppo spesso lasciano cocenti delusioni), ma con cortisone mirato con manovre idonee selettivamente sulla radice nervosa danneggiata da una qualche compressione (erniaria, artrosica...?). Quest'ultima tecnica dà generalmente dei risultati più che apprezzabili.
Valuti Lei il da farsi.
Cordialità.
Una volta svelata la zona di partenza e se le immagini lo consentono, si potrà eventualmente programmare un ciclo di infiltrazioni, non certo con ozono (che troppo spesso lasciano cocenti delusioni), ma con cortisone mirato con manovre idonee selettivamente sulla radice nervosa danneggiata da una qualche compressione (erniaria, artrosica...?). Quest'ultima tecnica dà generalmente dei risultati più che apprezzabili.
Valuti Lei il da farsi.
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Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311
[#2]
Utente
Gentile dottore, grazie per la sua risposta. Per fare questo quindi dovrei rivolgermi a un neurochirurgo, corretto? Farà lui direttamente queste iniezioni di cortisone? La fisioterapia nel frattempo può essermi utile?Guardi, le cito meglio un passo del referto cercando di non dilungarmi: iniziale disidratazione del disco intersomatico L4-L5, con protrusione circonferenziale e sottile focalità erniaria [ ] a livello L5-S1 sottile focalità erniaria a larga base d’impatto mediana che impronta minimamente il sacco durale.
[#3]
Dr. Vincenzo Della Corte
Neurochirurgo
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Sì, un Neurochirurgo che NON infiltri ozono, ma una farmaco antireattivo (tipo cortisone) selettivamente sulla radice nervosa interessata (punto trigger).
Cordialità.
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Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
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[#5]
Dr. Vincenzo Della Corte
Neurochirurgo
7.1k 247
Non è detto che sparisca.
La tendenza è quella di cortarsi disidratandosi, ma di norma passano moltissimi anni (ogni individuo reagirà a modo suo).
Cordialmente.
La tendenza è quella di cortarsi disidratandosi, ma di norma passano moltissimi anni (ogni individuo reagirà a modo suo).
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[#7]
Utente
Dottore buongiorno, sono stata in visita da suo collega neurochirurgo e lui vedendo la risonanza e vedendo che il dolore va avanti da mesi mi ha consigliato come ultima spiaggia l’intervento. Mi ha detto che l’ernia è piccola e dura , non è liquida e quindi non se ne andrà da sola.. mi sconsiglia anche lui le infiltrazioni però mi ha detto che se nel frattempo voglio provare a farne 2/3 nulla mi vieta , cosa ne pensa? Ho timore di spendere soldi inutilmente Nel mentre mi ha prescritto LYRICA per i dolori, che sono ancora molto forti l’intervento può davvero essere efficace?
[#8]
Dr. Vincenzo Della Corte
Neurochirurgo
7.1k 247
Se Lei fa le infiltrazoni come Le ho suggerito io in un precedente consulto, va bene . Un qualche miglioramento dovrebbe conseguirlo.
Ed il Collega in quale punto della colonna opererebbe? Cosa è risultato dall'esame clinico neurologico?
Ed il Collega in quale punto della colonna opererebbe? Cosa è risultato dall'esame clinico neurologico?
Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
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[#9]
Utente
Dall’esame neurologico non è emerso nulla di critico, nessun deficit, se non qualche leggero fastidio quando a un certo punto mi ha tirato la gamba dove ho dolore. I dolori nel complesso sono peggiorati, sto bene solo quando sono sotto effetto antinfiammatorio, e peggiorano soprattutto quando sono seduta, non voglio continuare così ho allo stesso tempo timore di spendere soldi inutilmente con le infiltrazioni, potrei provare a farne 2 o 3 e vedere come va. Per quanto riguarda l’operazione , andrebbe a rimuovere l’ernia nel punto in cui è uscita, mi ha parlato di approccio miniinvasivo della durata di circa un’ora
[#14]
Utente
Buonasera dottore, mi perdoni per l'ulteriore disturbo ma vorrei aggiornarla e chiederle un parere: oggi verso le 17:30 ho effettuato una seconda infiltrazione di ozono; nella settimana passata, dopo la prima, ho effettivamente percepito del miglioramento. Oggi per altro, il dottore mi ha fatto la puntura anche su gluteo e sul retro coscia, oltre che sulla zona lombare; ad ora, a distanza di 6/7 ore, ho avvertito un peggioramento dei sintomi, dolori fortissimi alla gamba, soprattutto al polpaccio, senso di gamba addormentata . Mi chiedo se questo possa essere normale e indice di un effetto collaterale dell'ozonoterapia... la ringrazio.
[#15]
Dr. Vincenzo Della Corte
Neurochirurgo
7.1k 247
Le avevo espresso le mie perplessità sull'ozono.
Mi pare di capire che l'ozono sia stato infiltrato lungo il decorso dello sciatico per cui ha avuto delle irritazioni.
Lasci stare l'ozono.
La mininvasiva si fa in anestesia locale (Lei verrebbe operata in anestesia locale o generale, magari anche con intubazione endotracheale?). In quest'ultima evenienza Lei verrebbe operata NON con tecnica mininvasiva, BENSI' con tecnica microchirurgica (Caspar?): cioè, come suggerisce la parola, con l'utilizzo del microscopio operatorio; praticamente con la classica tecnica di sempre, ma solo rimpicciolita. La via chirurgica sarebbe la stessa.
Per sincerarsi chieda se l'anestesia sarebbe locale con sedazione (sedoanalgesia) o generale con intubazione endotracheale.
Se ha piacere, dia pure ulteriori notizie.
Cordialità
Mi pare di capire che l'ozono sia stato infiltrato lungo il decorso dello sciatico per cui ha avuto delle irritazioni.
Lasci stare l'ozono.
La mininvasiva si fa in anestesia locale (Lei verrebbe operata in anestesia locale o generale, magari anche con intubazione endotracheale?). In quest'ultima evenienza Lei verrebbe operata NON con tecnica mininvasiva, BENSI' con tecnica microchirurgica (Caspar?): cioè, come suggerisce la parola, con l'utilizzo del microscopio operatorio; praticamente con la classica tecnica di sempre, ma solo rimpicciolita. La via chirurgica sarebbe la stessa.
Per sincerarsi chieda se l'anestesia sarebbe locale con sedazione (sedoanalgesia) o generale con intubazione endotracheale.
Se ha piacere, dia pure ulteriori notizie.
Cordialità
Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
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[#16]
Utente
Grazie dottore. Al momento ho ancora fastidio nel punto in cui è stata fatta la puntura e forti dolori alla gamba, i quali invece nell’ultima settimana si erano notevolmente ridotti mah. Avrei la prossima puntura fissata a venerdì prossimo , a questo punto valuto se farla o no, come lei suggerisce. Comunque guardi, sul tipo di anestesia e tecnica non so proprio risponderle, non ho ancora fatto il pre ricovero .
[#18]
Utente
Salve dottore, eccomi di nuovo a scriverle. Siccome con le infiltrazioni di ozono, come le dicevo, stavo peggio, ho deciso di lasciar perdere e procedere con l’intervento; ieri ho fatto il pre ricovero e mi hanno confermato la tecnica della microdiscectomia , quindi mi hanno parlato di microchirurgia ma in anestesia generale. Improvvisamente ho delle paure: siccome le mie ernie sono 2 (mi operano a L4-L5 ma ne ho una anche a l5-s1) c’è la possibilità che risolti i sintomi della prima con l’operazione possano venirmi fastidi alla seconda gamba (che ogni tanto inizia a mandarmi dei segnali )? La convalescenza è invalidante? Io sono insegnante di scuola primaria quindi non faccio un lavoro pesante, non vorrei stare a casa un mese
[#19]
Dr. Vincenzo Della Corte
Neurochirurgo
7.1k 247
Uno dei vantaggi (insieme a tanti altri) della MINInvasiva, rispetto alla MICROchirurgica, è che si possono operare più livelli (ed anche bilateralmente) senza indebolire la colonna vertebrale e senza prolungare il periodo post-operatorio.
Il Neurochirurgo che La opererà dovrà mettere insieme i vari fattori (esame clinico, anamnesi, visura delle immagini radiologiche...) per valutare a quale livello operare (o ad entrambi i livelli).
Ormai, ha deciso per l'intervento MICRO (anestesia generale...) e prosegua. L'importante, però, è che NON venga messo materiale metallico (viti, barre, gabbiette...) perchè questo può costituire un problema anche permanente della schiena.
Si sinceri col Chirurgo, anzi glielo dica apertamente, che NON desidera che nel campo operatorio vengano immessi impianti metallici o, comunque, permanenti.
A queste condizioni, vada tranquilla e, se ha piacere, mi informi sul post-operatorio.
Cordialità.
Il Neurochirurgo che La opererà dovrà mettere insieme i vari fattori (esame clinico, anamnesi, visura delle immagini radiologiche...) per valutare a quale livello operare (o ad entrambi i livelli).
Ormai, ha deciso per l'intervento MICRO (anestesia generale...) e prosegua. L'importante, però, è che NON venga messo materiale metallico (viti, barre, gabbiette...) perchè questo può costituire un problema anche permanente della schiena.
Si sinceri col Chirurgo, anzi glielo dica apertamente, che NON desidera che nel campo operatorio vengano immessi impianti metallici o, comunque, permanenti.
A queste condizioni, vada tranquilla e, se ha piacere, mi informi sul post-operatorio.
Cordialità.
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[#21]
Utente
Salve dottore. Vorrei chiederle un’informazione in più: per l’intervento è necessario sospendere la pillola anticoncezionale? L’anestesista e il chirurgo mi hanno detto di no, la ginecologa dice che se devo stare molto allettata sarebbe meglio e che dovrei sospenderla un mese prima dell’intervento (ma io di fatto non so quando verrò chiamata)
Questo consulto ha ricevuto 21 risposte e 580 visite dal 16/08/2024.
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