Tonsille cerebellari basse di 9mm
Salve sono una ragazza di 23 anni. A Maggio di quest'anno ho avuto un tamponamento con l'auto da cui ho riportato il così detto "Colpo di frusta" e l'ortopedico mi ha fatto fare una risonanza magnetica, dal quale è uscita una siringomielia dalla D3 alla D5 e ho consultato un neurochirurgo, il quale mi ha detto che ce l'ho dalla nascita (anche se non ho mai avuto nessun disturbo) e mi ha fatto fare un'altra risonanza alla cerniera occipito-cervicale dove è uscito che ho: posizione bassa delle tonsille cerebellari che si impegnano nel foramen magnum superandolo di circa 9mm. E sirigomielia (che prima era dalla D3-D5) ora è dalla D2-D5.
Ora il mio dubbio è che, mi fa strano che ce l'ho dalla nascita, perchè non ho mai avuto problemi solo dopo l'incidente ho disturbi come intorpidimento e formicolio alla nuca che si estende a tutto il braccio destro,e solo il braccio destro, ma il neurochirurgo ha detto che non dipende dalla siringomielia, ma dall'incidente.
Quali possono essere le cause di una discesa delle Tonsille cerebelari?
Cosa dovrei fare per risolvere questo problema?
L'intorpidimento al braccio e della nuca sono dovute alla siringomielia o sono sintomi causati dall'incindete?
Poi ho notato che ultimamente sono molto stanca e che appena mi stendo sul letto mi addormento, questa stanchezza è dovuto dallo stress o può essere collegata alla sindrome di A. Chiari?
Poi ho la sensazione di sbattimento all'occhio sinistro (anche se guardandomi allo specchio noto che sbatte sul serio e che non è solo una sensazione) a cosa può essere dovuto?
Oggi stesso ho preso la seconda risonanza e quindi devo ancora fissare un appuntamento dal neurochirurgo, ma nel fratempo vorrei avere delle risposte alle mie domande.
Grazie per l'attenzione.
Ora il mio dubbio è che, mi fa strano che ce l'ho dalla nascita, perchè non ho mai avuto problemi solo dopo l'incidente ho disturbi come intorpidimento e formicolio alla nuca che si estende a tutto il braccio destro,e solo il braccio destro, ma il neurochirurgo ha detto che non dipende dalla siringomielia, ma dall'incidente.
Quali possono essere le cause di una discesa delle Tonsille cerebelari?
Cosa dovrei fare per risolvere questo problema?
L'intorpidimento al braccio e della nuca sono dovute alla siringomielia o sono sintomi causati dall'incindete?
Poi ho notato che ultimamente sono molto stanca e che appena mi stendo sul letto mi addormento, questa stanchezza è dovuto dallo stress o può essere collegata alla sindrome di A. Chiari?
Poi ho la sensazione di sbattimento all'occhio sinistro (anche se guardandomi allo specchio noto che sbatte sul serio e che non è solo una sensazione) a cosa può essere dovuto?
Oggi stesso ho preso la seconda risonanza e quindi devo ancora fissare un appuntamento dal neurochirurgo, ma nel fratempo vorrei avere delle risposte alle mie domande.
Grazie per l'attenzione.
[#1]
Gentile Utente,
la siringomielia che le è stata riscontrata è conseguenza della malformazione di Chiari, che costituisce la causa più comune di siringomielia. La malformazione di Chiari consiste in una discesa delle tonsille cerebellari inferiormente nel canale vertebrale, in genere come conseguenza di una fossa cranica posteriore congenitamente (ovvero sin dalla nascita) di dimensioni ridotte.
In circa il 30% dei pazienti con Chiari la sintomatologia esordisce dopo un incidente. Ovvero il trauma rende manifesta una situazione già presente.
I sintomi della malformazione di Chiari e della siringomielia sono estremamente polimorfi e i disturbi che lamenta rientrano nello spettro sintomatologico di questa condizione.
Nel suo caso è chiaramente indicato un intervento chirurgico.
Non esiti a contattarmi per ulteriori informazioni.
Cordialità,
la siringomielia che le è stata riscontrata è conseguenza della malformazione di Chiari, che costituisce la causa più comune di siringomielia. La malformazione di Chiari consiste in una discesa delle tonsille cerebellari inferiormente nel canale vertebrale, in genere come conseguenza di una fossa cranica posteriore congenitamente (ovvero sin dalla nascita) di dimensioni ridotte.
In circa il 30% dei pazienti con Chiari la sintomatologia esordisce dopo un incidente. Ovvero il trauma rende manifesta una situazione già presente.
I sintomi della malformazione di Chiari e della siringomielia sono estremamente polimorfi e i disturbi che lamenta rientrano nello spettro sintomatologico di questa condizione.
Nel suo caso è chiaramente indicato un intervento chirurgico.
Non esiti a contattarmi per ulteriori informazioni.
Cordialità,
Dr Paolo Perrini
Neurochirurgia Universitaria,
Ospedale "Santa Chiara", Pisa.
perrinipaolo@hotmail.com
www.perrinipaolo.com
[#2]
Gentile signorina,
la m. di Chiari con associata siringomielia può essere asintomatica e quindi riscontro occasionale a seguito di accertamenti radiologici per altre cause, come è stato nel Suo caso.
Tale riscontro ovviamente pone il problema se intervenire o no e questo dipende da una serie di valutazioni che possono emergere solo con l'esame clinico diretto.
In genere l'assenza di sintomi controindica l'intervento e in tal caso la strategia è quella di controlli seriati nel tempo per <monitorare> una eventuale evoluzione.
I sintomi che attualmente accusa molto verosimilmente sono dovuti al colpo di frusta e quindi destinati a risolversi in tempi brevi.
Quando verrà visitata dal collega, gli chieda se ritiene opportuno doverLa sottoporre a esame di RM per lo studio del flusso liquorale.
Ci dia quindi notizie.
Cordialmente
la m. di Chiari con associata siringomielia può essere asintomatica e quindi riscontro occasionale a seguito di accertamenti radiologici per altre cause, come è stato nel Suo caso.
Tale riscontro ovviamente pone il problema se intervenire o no e questo dipende da una serie di valutazioni che possono emergere solo con l'esame clinico diretto.
In genere l'assenza di sintomi controindica l'intervento e in tal caso la strategia è quella di controlli seriati nel tempo per <monitorare> una eventuale evoluzione.
I sintomi che attualmente accusa molto verosimilmente sono dovuti al colpo di frusta e quindi destinati a risolversi in tempi brevi.
Quando verrà visitata dal collega, gli chieda se ritiene opportuno doverLa sottoporre a esame di RM per lo studio del flusso liquorale.
Ci dia quindi notizie.
Cordialmente
[#3]
Utente
La cosa strana ora è che, ho avuto 2 pareri e di questo sono contenta, ma sono pareri completamente opposti.
Da un lato il dott. Perrini mi dice ke i sintomi sono per la sindrome di A. Chiari, mentre da un lato ho il Dott. Migliaccio che dice che sono dovuti dall'incidente e che quindi spariranno, intanto siamo alla fine di settembre e non sono diminuiti per niente.
Poi ho il Dott. Perrini che dice che nel mio caso c'è bisogno di un intervento chirurgico, l'altro lato ho il Dott. Migliaccio che invece fosse per lui mi terrebbe solo sotto controllo.
Ora mi chiedo: come mai due risposte così diverse?
L'intervento consiste nel ceare spazio nella calotta cranica per le tonsille cerebellari ma la siringomielia verrà tolta durante l'intervento o resterà la e diminuirà con il tempo?
Comunque fisserò l'appuntamento dal neurochirurgo così sentirò il terzo parere.
Grazie mille
Da un lato il dott. Perrini mi dice ke i sintomi sono per la sindrome di A. Chiari, mentre da un lato ho il Dott. Migliaccio che dice che sono dovuti dall'incidente e che quindi spariranno, intanto siamo alla fine di settembre e non sono diminuiti per niente.
Poi ho il Dott. Perrini che dice che nel mio caso c'è bisogno di un intervento chirurgico, l'altro lato ho il Dott. Migliaccio che invece fosse per lui mi terrebbe solo sotto controllo.
Ora mi chiedo: come mai due risposte così diverse?
L'intervento consiste nel ceare spazio nella calotta cranica per le tonsille cerebellari ma la siringomielia verrà tolta durante l'intervento o resterà la e diminuirà con il tempo?
Comunque fisserò l'appuntamento dal neurochirurgo così sentirò il terzo parere.
Grazie mille
[#4]
Gentile Utente,
è chiaro che se i sintomi si risolveranno completamente nel corso di un paio di settimane allora sarebbeero correlati unicamente al trauma. Altrimenti è confermata l'altra ipotesi.
La cosa certa è che si deve affidare ad un neurochirurgo con esperienza nella malformazione di Chiari.
L'intervento consiste nel rimuovere una piccola parte dell'osso occipitale e generalmente della prima vertebra cervicale. In caso di buona riuscita dell'intervento la siringomielia generalmente si riduce nel tempo.
Molte informazioni a riguardo le può trovare sul sito della neurochirurgia universitaria di Pisa.
Cordiali saluti,
è chiaro che se i sintomi si risolveranno completamente nel corso di un paio di settimane allora sarebbeero correlati unicamente al trauma. Altrimenti è confermata l'altra ipotesi.
La cosa certa è che si deve affidare ad un neurochirurgo con esperienza nella malformazione di Chiari.
L'intervento consiste nel rimuovere una piccola parte dell'osso occipitale e generalmente della prima vertebra cervicale. In caso di buona riuscita dell'intervento la siringomielia generalmente si riduce nel tempo.
Molte informazioni a riguardo le può trovare sul sito della neurochirurgia universitaria di Pisa.
Cordiali saluti,
[#5]
Gentile signorina,
i pareri possono sembrare contrastanti, ma non del tutto.
A distanza e senza visitare un paziente e senza poter disporre delle imamgini e della storia clinica, è sempre arduo porre una indicazione terapeutica, con ostentata certezza, soprattutto se chirurgica.
Anche leggere tutto quanto si possa trovare in Letteratura non potrebbe e non dovrebbe convincere il paziente a volere o pretendere una terapia.
Soltanto il rapporto diretto medico-paziente è indispensabile per ogni atto terapeutico.
Condivido pertanto l'affermazione del collega di rivolgersi a un neurochirurgo, la cui esperienza in tale patologia è un requisito essenziale della attività neurochirgica e di conseguenza di chi fa il neurochirurgo.
Cordialmente
i pareri possono sembrare contrastanti, ma non del tutto.
A distanza e senza visitare un paziente e senza poter disporre delle imamgini e della storia clinica, è sempre arduo porre una indicazione terapeutica, con ostentata certezza, soprattutto se chirurgica.
Anche leggere tutto quanto si possa trovare in Letteratura non potrebbe e non dovrebbe convincere il paziente a volere o pretendere una terapia.
Soltanto il rapporto diretto medico-paziente è indispensabile per ogni atto terapeutico.
Condivido pertanto l'affermazione del collega di rivolgersi a un neurochirurgo, la cui esperienza in tale patologia è un requisito essenziale della attività neurochirgica e di conseguenza di chi fa il neurochirurgo.
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 21.7k visite dal 21/09/2009.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.