Terapia ernia l5-s1 e dolore nervo sciatico
Salve e grazie anticipatamente a chi leggerà questa mia richiesta, cercherò di riassumere in breve.
A metà Ottobre 2023 ho iniziato ad avere dolore in zona lombare che si rifletteva sulla parte posteriore della coscia.
Dopo una visita ortopedica e una spinometria è stata esclusa la presenza di ernia e diagnosticata una sindrome del piriforme, per la quale ho iniziato della fisioterapia.
Già dopo la prima seduta il dolore è peggiorato estendendosi per tutta la gamba e divenendo problematico anche nelle semplici attività come stare seduto o dormire.
Mi è stato detto che era parte del processo perciò ho proseguito la fisioterapia per alcune settimane.
Vedendo che la situazione peggiorava, a gennaio 2024 ho chiesto un secondo consulto a un osteopata che non vedendo grossi miglioramenti dopo 3-4 sedute mi ha prescritto una risonanza lombosacrale (fatta a metà febbraio).
Quest'ultima ha evidenziato un'ernia in L5-S1.
Dopo tale diagnosi ho cambiato approccio eliminando sedute di fisioterapia e osteopatia, e alternando riposo, movimenti controllati oltre ad alcuni esercizi specifici.
Dopo alcuni giorni ho iniziato anche ad assumere Voltfast 50 mg 2 volte al giorno su indicazione dell'osteopata.
Nel giro di due settimane ho avuto grandi miglioramenti e nonostante minime differenze da un giorno all'altro percepivo un netto miglioramento se paragonato ai 5 giorni precedenti, tanto che stavo gradualmente riprendendo le attività quotidiane.
Venerdì scorso, dopo 10 giorni di Voltfast mi è stato consigliato dal neurologo che ha visionato la risonanza di sospenderlo e prendere Bentelan + Muscoril (per max.
30 giorni) in quanto mi è stato detto che 10 giorni di Voltfast erano troppi.
Purtroppo in concomitanza con l'interruzione di Voltfast ho fatto un leggero sforzo che ha causato un lieve peggioramento del dolore sciatico (diciamo che ha annullato gli ultimi 7 giorni di progressi ma non sono comunque tornato al punto di partenza).
Ora vorrei evitare di assumere cortisone e mi chiedo se effettivamente questo sia più "leggero" rispetto alla terapia con Voltfast a cui stavo rispondendo bene.
Il neurologo mi ha detto che se volevo evitare cortisone potevo chiedere consigli in farmacia, nella quale mi hanno consigliato Momendol + Muscoril in compresse ma è stato come non prendere niente.
Mi è stato allora consigliato Brufen 600mg per proseguire nella riduzione dell'infiammazione ma nonostante mi aiuti a ridurre il dolore per alcune ore, non sento gli stessi benefici che mi stava dando il Voltfast.
Ho anche pensato di sospendere l'assunzione di qualunque farmaco per una settimana ed eventualmente riprendere con un ciclo di Voltfast, ma ovviamente non ho titolo per valutarlo, so solo come risponde il mio corpo ai farmaci che ho provato.
Vorrei pertanto qualche consiglio su una possibile terapia da seguire soprattutto considerando che nelle ultime due settimane precedenti alla sospensione della terapia avevo avuto grossi miglioramenti.
Grazie
A metà Ottobre 2023 ho iniziato ad avere dolore in zona lombare che si rifletteva sulla parte posteriore della coscia.
Dopo una visita ortopedica e una spinometria è stata esclusa la presenza di ernia e diagnosticata una sindrome del piriforme, per la quale ho iniziato della fisioterapia.
Già dopo la prima seduta il dolore è peggiorato estendendosi per tutta la gamba e divenendo problematico anche nelle semplici attività come stare seduto o dormire.
Mi è stato detto che era parte del processo perciò ho proseguito la fisioterapia per alcune settimane.
Vedendo che la situazione peggiorava, a gennaio 2024 ho chiesto un secondo consulto a un osteopata che non vedendo grossi miglioramenti dopo 3-4 sedute mi ha prescritto una risonanza lombosacrale (fatta a metà febbraio).
Quest'ultima ha evidenziato un'ernia in L5-S1.
Dopo tale diagnosi ho cambiato approccio eliminando sedute di fisioterapia e osteopatia, e alternando riposo, movimenti controllati oltre ad alcuni esercizi specifici.
Dopo alcuni giorni ho iniziato anche ad assumere Voltfast 50 mg 2 volte al giorno su indicazione dell'osteopata.
Nel giro di due settimane ho avuto grandi miglioramenti e nonostante minime differenze da un giorno all'altro percepivo un netto miglioramento se paragonato ai 5 giorni precedenti, tanto che stavo gradualmente riprendendo le attività quotidiane.
Venerdì scorso, dopo 10 giorni di Voltfast mi è stato consigliato dal neurologo che ha visionato la risonanza di sospenderlo e prendere Bentelan + Muscoril (per max.
30 giorni) in quanto mi è stato detto che 10 giorni di Voltfast erano troppi.
Purtroppo in concomitanza con l'interruzione di Voltfast ho fatto un leggero sforzo che ha causato un lieve peggioramento del dolore sciatico (diciamo che ha annullato gli ultimi 7 giorni di progressi ma non sono comunque tornato al punto di partenza).
Ora vorrei evitare di assumere cortisone e mi chiedo se effettivamente questo sia più "leggero" rispetto alla terapia con Voltfast a cui stavo rispondendo bene.
Il neurologo mi ha detto che se volevo evitare cortisone potevo chiedere consigli in farmacia, nella quale mi hanno consigliato Momendol + Muscoril in compresse ma è stato come non prendere niente.
Mi è stato allora consigliato Brufen 600mg per proseguire nella riduzione dell'infiammazione ma nonostante mi aiuti a ridurre il dolore per alcune ore, non sento gli stessi benefici che mi stava dando il Voltfast.
Ho anche pensato di sospendere l'assunzione di qualunque farmaco per una settimana ed eventualmente riprendere con un ciclo di Voltfast, ma ovviamente non ho titolo per valutarlo, so solo come risponde il mio corpo ai farmaci che ho provato.
Vorrei pertanto qualche consiglio su una possibile terapia da seguire soprattutto considerando che nelle ultime due settimane precedenti alla sospensione della terapia avevo avuto grossi miglioramenti.
Grazie
[#1]
Salve,
Assume maggior rilievo della terapia farmacologica capire l’origine del dolore ed iniziare fisioterapia mirata associata o meno ad infiltrazioni.
Nel suo caso se l’ernia L5-S1 determina conflitti radicolari allora sono indicate infiltrazioni periradicolari.
Assume maggior rilievo della terapia farmacologica capire l’origine del dolore ed iniziare fisioterapia mirata associata o meno ad infiltrazioni.
Nel suo caso se l’ernia L5-S1 determina conflitti radicolari allora sono indicate infiltrazioni periradicolari.
Dr. Lorenzo Nigro
Neurochirurgo
Centro Chirurgico Toscano, Arezzo
nigro.nch@gmail.com
[#2]
Utente
Buongiorno Dottore, la ringrazio per la tempestiva risposta, ho potuto visualizzarla soltanto adesso.
Mi è stato riferito che il dolore è dovuto al fatto che l'ernia comprime il nervo sciatico alla radice.
Attualmente ho sospeso qualunque terapia farmacologica e sto proseguendo con esercizi mirati consigliati dall'ortopedico. Nonostante il dolore sia ancora presente è ora molto più gestibile, perciò spero in attesa della guarigione spontanea spero di continuare ad avere miglioramenti con l'esercizio.
Cordiali saluti
Mi è stato riferito che il dolore è dovuto al fatto che l'ernia comprime il nervo sciatico alla radice.
Attualmente ho sospeso qualunque terapia farmacologica e sto proseguendo con esercizi mirati consigliati dall'ortopedico. Nonostante il dolore sia ancora presente è ora molto più gestibile, perciò spero in attesa della guarigione spontanea spero di continuare ad avere miglioramenti con l'esercizio.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.6k visite dal 10/03/2024.
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