Ernia al disco estrusa l4-l5
In data 4/8/2009, dopo alcuni mesi di dolori crescenti prima alla schiena poi all'intera gamba SX (al punto da non riuscire più a camminare, guidare e stare seduti), ho avuto una crisi acuta a seguito della quale ho subito un trattamento per 15gg di punture di Bentelan + vitamine.
Dopo la cura il dolore è scomparso ma mi è stata diagnosticata, dopo RM, una ernia discale espulsa L4-L5 migrata cranialmente dentro il corpo di L4 a SX che comprime il fascio di nervi. Come dicevo, dopo il trattamento con il Bentelan non ho più avuto dolori, ma è rimasto un fastidioso formicolio all'alluce del piede SX oltre ad una leggera zoppia legata al fatto che non riesco a mantenere il piede SX sul tallone (non appena provo, il piede SX cede subito a terra). A volte, soprattutto quando cerco di muovere un pò il piede per vedere se riesco a riprendere una camminata regolare, il formicolio interessa anche il polpaccio SX con dei leggeri fastidi.
Dopo aver consultato due rinominati neurochirurghi vicini alla zona di residenza, ho ricevuto due pareri completamente discordanti: il primo reputa urgente l'intervento chirurgico per evitare ulteriore sofferenza del nervo compresso, il secondo mi ha sconsigliato assolutamente l'intervento visto che ho una schiena già delicata di suo e che sono comunque in assenza di dolore o di gravi handicap fisici e motori. A questo punto non so veramente che fare: se ha ragione il primo, aspettare ancora può essere letale; se ha ragione il secondo, sottoporsi all'intervento significa correre solo dei rischi senza alcun vantaggio.
Qualcuno è in grado di darmi un consiglio disinteressato nei limiti del possibile?
Grazie e cordiali saluti
Dopo la cura il dolore è scomparso ma mi è stata diagnosticata, dopo RM, una ernia discale espulsa L4-L5 migrata cranialmente dentro il corpo di L4 a SX che comprime il fascio di nervi. Come dicevo, dopo il trattamento con il Bentelan non ho più avuto dolori, ma è rimasto un fastidioso formicolio all'alluce del piede SX oltre ad una leggera zoppia legata al fatto che non riesco a mantenere il piede SX sul tallone (non appena provo, il piede SX cede subito a terra). A volte, soprattutto quando cerco di muovere un pò il piede per vedere se riesco a riprendere una camminata regolare, il formicolio interessa anche il polpaccio SX con dei leggeri fastidi.
Dopo aver consultato due rinominati neurochirurghi vicini alla zona di residenza, ho ricevuto due pareri completamente discordanti: il primo reputa urgente l'intervento chirurgico per evitare ulteriore sofferenza del nervo compresso, il secondo mi ha sconsigliato assolutamente l'intervento visto che ho una schiena già delicata di suo e che sono comunque in assenza di dolore o di gravi handicap fisici e motori. A questo punto non so veramente che fare: se ha ragione il primo, aspettare ancora può essere letale; se ha ragione il secondo, sottoporsi all'intervento significa correre solo dei rischi senza alcun vantaggio.
Qualcuno è in grado di darmi un consiglio disinteressato nei limiti del possibile?
Grazie e cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.4k visite dal 04/09/2009.
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