Glioblastoma

Scrivo per mia madre.
Dopo un'improvviso svenimento e accertamenti, dalla RMN è stato diagnosticato un tumore cerebrale.
C'è stato un peggioramento improvviso (perdita memoria, concentrazione, stanchezza, incontinenza e difficoltà di deambulazione) ed è stata portata in ospedale.
Il neurochirurgo ha diagnosticato un glioblastoma nel corpo calloso con interessamento del lobo destro e un po' anche del sinistro.
Secondo lui non è operabile e non ha senso né fare la biopsia né i trattamenti oncologici, perciò intende dimetterla.
Volevo chiede se è possibile fare una operazione chirurgica e se comunque può essere trattata con farmaci per rallentare almeno la progressione della malattia o tentare una cura.

Grazie
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.1k 247
Molto dipende dalle condizioni cliniche della paziente, in quanto anche un trattamento non chirurgico (tipo radio e chemioterapia) richiedono una "affrontabilità" da parte dell'ammalata in funzione delle di lei condizioni generali, neurologiche e psichiche.
Per quanto concerne l'operabilità di simili lesioni, per mia esperienza, sono molto più i rischi che i benefici ottenibili.
Nel caso in specie, sembrerebbe che l'unica cosa ottenibile potrebbe essere un prelievo bioptico che confermerebbe la lesione gliale (considerato che altri accertamenti si sono già "espressi" in tal senso).

Avrei voluto poter rispondere in modo più ottimistico.
La saluto cordialmente augurando un miglior possibile decorso della patologia.

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
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