Scrivo per mio padre, che soffre di un dolore al rene/zona lombare da circa due settimane
Buonasera e buona domenica dottori.
Scrivo per una situazione che riguarda mio padre da due settimane ormai.
Il giorno della Befana si è alzato con un dolore, a detta sua, al rene sx, accompagnato da senso di nausea e vomito.
Nessun problema di minzione o urine.
Il dolore era così forte che abbiamo dovuto portarlo al ps, dove inizialmente neanche la morfina sortiva alcun effetto.
Successivamente, tenendolo lì la notte, con dei antidolorifici è passato e il giorno successivo gli hanno fatto una Tac senza mezzo di contrasto, dalle quale non è apparso nulla di particolare, se non delle ernie alla schiena, di cui mio padre soffre da sempre per via degli sforzi che compie a casa e a lavoro.
Dimesso, è tornato a casa senza una vera e propria diagnosi, tant’è che il giorno dopo siamo dovuti correre di nuovo al ps, per lo stesso dolore al rene, però leggermente più sopportabile e senza alcun conato.
Grazie al toradol, il dolore si è alleviato e scomparso, ma hanno deciso di farlo stare in ospedale per fare ulteriori accertamenti.
Il dubbio era che potesse trattarsi di una colica renale o calcoli, ma dall’eco nulla.
Allora, mentre il dolore gli era passato, gli hanno effettuato una Tac con mezzo di contrasto, ma non è emerso nulla, stessa cosa dalla colon e dalla gastroscopia.
Infine, mercoledì, prima di dimetterlo visto che ormai non aveva dolore da quasi una settimana, gli hanno effettuato una risonanza lombare perché si sospettava il dolore potesse dipendere dalla colonna/schiena.
La risonanza ha evidenziato una serie di problematiche alla zona lombare, e numerose ernie (si parlava di ernie del disco se non erro soprattutto).
Un medico ha detto che la sua schiena è particolarmente messa male e soltanto un intervento potrebbe aggiustarla, diciamo così.
Fatto sta che è stato dimesso mercoledì.
Giovedì mattina, a casa, ha sentito solo qualche fitta, poi andata via da sola, stesso ieri, mentre stamattina di nuovo dolore più accentuato, che però con toradol è andato via piano piano.
Ora mi chiedo, cosa potrebbe essere?
potrebbe davvero dipendere dalla schiena e influire sulla zona renale?
Posso dire in più che mio padre fa un lavoro come operaio sui mezzi, sta moltissimo tempo seduto (anche se in altri momenti fa molti altri sforzi) ed esposto alle vibrazioni di questi mezzi, nell’ambito dell’edilizia.
A volte ha anche un formicolio alla gamba.
Spero possiate darmi un consulto, nei limiti della distanza ovviamente, perché la situazione sta diventando davvero insopportabile.
Mio padre ha 52 anni e non ha altre particolari problematiche o patologie, se non questa sofferenza alla schiena che comunque si porta dietro da anni.
Grazie in anticipo per la disponibilità.
Scrivo per una situazione che riguarda mio padre da due settimane ormai.
Il giorno della Befana si è alzato con un dolore, a detta sua, al rene sx, accompagnato da senso di nausea e vomito.
Nessun problema di minzione o urine.
Il dolore era così forte che abbiamo dovuto portarlo al ps, dove inizialmente neanche la morfina sortiva alcun effetto.
Successivamente, tenendolo lì la notte, con dei antidolorifici è passato e il giorno successivo gli hanno fatto una Tac senza mezzo di contrasto, dalle quale non è apparso nulla di particolare, se non delle ernie alla schiena, di cui mio padre soffre da sempre per via degli sforzi che compie a casa e a lavoro.
Dimesso, è tornato a casa senza una vera e propria diagnosi, tant’è che il giorno dopo siamo dovuti correre di nuovo al ps, per lo stesso dolore al rene, però leggermente più sopportabile e senza alcun conato.
Grazie al toradol, il dolore si è alleviato e scomparso, ma hanno deciso di farlo stare in ospedale per fare ulteriori accertamenti.
Il dubbio era che potesse trattarsi di una colica renale o calcoli, ma dall’eco nulla.
Allora, mentre il dolore gli era passato, gli hanno effettuato una Tac con mezzo di contrasto, ma non è emerso nulla, stessa cosa dalla colon e dalla gastroscopia.
Infine, mercoledì, prima di dimetterlo visto che ormai non aveva dolore da quasi una settimana, gli hanno effettuato una risonanza lombare perché si sospettava il dolore potesse dipendere dalla colonna/schiena.
La risonanza ha evidenziato una serie di problematiche alla zona lombare, e numerose ernie (si parlava di ernie del disco se non erro soprattutto).
Un medico ha detto che la sua schiena è particolarmente messa male e soltanto un intervento potrebbe aggiustarla, diciamo così.
Fatto sta che è stato dimesso mercoledì.
Giovedì mattina, a casa, ha sentito solo qualche fitta, poi andata via da sola, stesso ieri, mentre stamattina di nuovo dolore più accentuato, che però con toradol è andato via piano piano.
Ora mi chiedo, cosa potrebbe essere?
potrebbe davvero dipendere dalla schiena e influire sulla zona renale?
Posso dire in più che mio padre fa un lavoro come operaio sui mezzi, sta moltissimo tempo seduto (anche se in altri momenti fa molti altri sforzi) ed esposto alle vibrazioni di questi mezzi, nell’ambito dell’edilizia.
A volte ha anche un formicolio alla gamba.
Spero possiate darmi un consulto, nei limiti della distanza ovviamente, perché la situazione sta diventando davvero insopportabile.
Mio padre ha 52 anni e non ha altre particolari problematiche o patologie, se non questa sofferenza alla schiena che comunque si porta dietro da anni.
Grazie in anticipo per la disponibilità.
[#1]
L'esame obbiettivo di una colica renale, o di altre patologie, è diverso da una sofferenza radicolare da compressione erniaria, per cui Lei dovrebbe riportare gli esami obbiettivi rilevati dai Colleghi del P.S.
Se tale esame conferma una sofferenza radicolare, allora va dato credito "clinico" all'immagine della rmn.
Inoltre, in presenza di più compressioni discali e/o ostefitiche, è l'esame oggettivo neurologico che diviene fondamentale per discernere il livello maggiormente interessato.
Faccia pure sapere.
Cordialità.
Se tale esame conferma una sofferenza radicolare, allora va dato credito "clinico" all'immagine della rmn.
Inoltre, in presenza di più compressioni discali e/o ostefitiche, è l'esame oggettivo neurologico che diviene fondamentale per discernere il livello maggiormente interessato.
Faccia pure sapere.
Cordialità.
Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311
[#2]
Utente
Dottore la ringrazio per la risposta.
Volevo informarla che alla fine il dolore è passato facendo una cura per un mese con alcune pillole e bustine per infezione del mesentere.
Ora non so se le sue problematiche potessero essere correlate, eppure pare che da un mese la situazione sia calma.
Volevo informarla che alla fine il dolore è passato facendo una cura per un mese con alcune pillole e bustine per infezione del mesentere.
Ora non so se le sue problematiche potessero essere correlate, eppure pare che da un mese la situazione sia calma.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 543 visite dal 21/01/2024.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.