Emorragia in sede parieto-occipitale dx da sospetta fistola artero-venosa durale
mia figlia di 12 anni e mezzo è stata dimessa dopo 13 gg. di ricovero presso un policlinico romano ed infine dal reparto di neurochirurgia pediatrico; esso è avvenuto in seguito a malessere diffuso con cefalee e vomito e perdita del visus e del campo visivo che dalle normali visite pediatriche e neurologiche non avevano concluso alcunchè. In seguito a TAC presso l'ospedale di Sora si era evidenziata invece un'emorragia di 6.5x4 cm e da qui il trasferimento d'urgenza a Roma. L'angiografia praticata ha dato esito negativo. In seguito a TAC e a RMN è stata praticata una terapia anti-edema e infine sospesa due gg. prima della dimissione, Essa ha fatto sì che dal confronto dell'ultima RMN e dell'ultima TAC fosse evidente la riduzione fisiologica dell'ematoma. Le condizioni generali di mia figlia sono sempre state compatibilmente buone ed in ogni caso anche ora in miglioramento.
La domanda che ci poniamo è su quali evoluzioni potremo aspettarci dopo il completo riassorbimento dell'ematomna.
Alla luce della diagnosi e referto della RMN encefalo "che non evidenziava sicure lesioni sottostanti" sembrerebbe potersi aspettare anche l'assenza della materia che ha generato l'emorragia; ciò è clinicamente possibile?
Esiste la possibilità che esistano altre fistole o angiomi potenzialmente dannosi; come si fa a diagnosticarli in anticipo?
Nell'eventualità si dovesse internenire chirurgicamente per eliminare un angioma o una fistola lo si potrebbe fare con la radio-chirurgia? Se sì in quali centri si pratica questa attività con maggiore consuetudine?
Grazie
antimo di martino
La domanda che ci poniamo è su quali evoluzioni potremo aspettarci dopo il completo riassorbimento dell'ematomna.
Alla luce della diagnosi e referto della RMN encefalo "che non evidenziava sicure lesioni sottostanti" sembrerebbe potersi aspettare anche l'assenza della materia che ha generato l'emorragia; ciò è clinicamente possibile?
Esiste la possibilità che esistano altre fistole o angiomi potenzialmente dannosi; come si fa a diagnosticarli in anticipo?
Nell'eventualità si dovesse internenire chirurgicamente per eliminare un angioma o una fistola lo si potrebbe fare con la radio-chirurgia? Se sì in quali centri si pratica questa attività con maggiore consuetudine?
Grazie
antimo di martino
[#1]
E' fondamentale eseguire una RM encefalo di controllo a distanza di almeno 2 mesi dall'evento emorragico, quando il sangue si è completamente riassorbito, per escludere la presenza di malformazioni vascolari (es. piccoli angiomi cavernosi etc) tenendo presente che è un evento possibile che la eventuale malformazione che ha sanguinato è andata distrutta con la stessa emorragia
Dr. Antonio Zingale
[#2]
Utente
Grazie della celerità della risposta. chiedo ancora, se possibile, un approfondimento. la domanda celata dietro le altre richieste della richiesta di consulto sono frutto della nostra ansia genitoriale soprattutto relative a quali siano le possibilità diagnostiche per seguire la crescita "normale" di ns. figlia. Personalmente e parlo in qualità di padre affetto da sclerosi multipla, il mio punto di vista è di tipo interventista nel senso che preferirei per mia figlia di eliminare al più presto gli ostacoli allo svolgimento della sua evoluzione; per questo insisto: se si trova qualcosa dopo la RMN a 2 mesi questa potrà evidenziare anche la presenza di altri angiomi? il tipo di intervento in neuro-radiochirurgia che mi appare meno invasivo, è efficace in confronto a quello di tipo tradizionale e se sì dove si pratica con maggiore consuetudine e successo? ho sentito parlare dell'osp. di Vicenza dove hanno un'apparecchiatura unica in Europa; noi siamo a Napoli.
Grazie davvero.
Grazie davvero.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 5k visite dal 30/08/2009.
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