Restrizione canale vertebrale ed emangioma
Mio padre, 72 anni, attivo e dinamico, ha subito recentemente un intervento al menisco sx, con anestesia a mezzo puntura epidurale. La ripresa della funzionalità e del tono della gamba è lenta.
Da qualche tempo, in casi di deambulazione protratta, lamenta forti dolori al basso ventre, che si diffondono posteriormente a tutta la fascia lombare (e sacrale?). Tali dolori recedono solo sedendosi. Si aggiungono lievi disturbi sfinterici e sessuali.
A seguito di tomografia a risonanza magnetica della colonna lombo-sacrale, appare:
“Sono state eseguite sezioni sul piano sagittale e trasverso con sequenze T1e T2 dipendenti.
In corrispondenza di L4-L5 ed L5-S1 il canale vertebrale appare ristretto per una protrusione posteriore delle fibre dell’anulus dei dischi intervertebrali, che deformano il profilo anteriore del sacco durale e la cui estensione laterale riduce l’ampiezza del recesso inferiore dei forami di coniugazione.
Il segnale dei dischi intervertebrali appare ipointenso nella sequenza T2 dipendenti per fenomeni di disidratazione delle loro componenti.
Si riconosce la presenza di un emangioma di L5.”
Domande:
- è possibile che si sia verificato un trauma da puntura epidurale?
- in ogni caso, quale può essere il quadro diagnostico e quali le terapie?
Grazie per l’attenzione
Da qualche tempo, in casi di deambulazione protratta, lamenta forti dolori al basso ventre, che si diffondono posteriormente a tutta la fascia lombare (e sacrale?). Tali dolori recedono solo sedendosi. Si aggiungono lievi disturbi sfinterici e sessuali.
A seguito di tomografia a risonanza magnetica della colonna lombo-sacrale, appare:
“Sono state eseguite sezioni sul piano sagittale e trasverso con sequenze T1e T2 dipendenti.
In corrispondenza di L4-L5 ed L5-S1 il canale vertebrale appare ristretto per una protrusione posteriore delle fibre dell’anulus dei dischi intervertebrali, che deformano il profilo anteriore del sacco durale e la cui estensione laterale riduce l’ampiezza del recesso inferiore dei forami di coniugazione.
Il segnale dei dischi intervertebrali appare ipointenso nella sequenza T2 dipendenti per fenomeni di disidratazione delle loro componenti.
Si riconosce la presenza di un emangioma di L5.”
Domande:
- è possibile che si sia verificato un trauma da puntura epidurale?
- in ogni caso, quale può essere il quadro diagnostico e quali le terapie?
Grazie per l’attenzione
[#1]
Gentile utente
la sintomatologia lamentata da suo padre è compatibile con il quadro radiologico di stenosi del canale lombare. E' una condizione degenerativa del rachide e non è influenzata dall'emangioma del corpo di L5. Le consiglio di farlo visitare da un collega neurochirurgo perche la terapia chirurgica è efficace, una volta conferamata la diagnosi.
Cordiali Saluti
la sintomatologia lamentata da suo padre è compatibile con il quadro radiologico di stenosi del canale lombare. E' una condizione degenerativa del rachide e non è influenzata dall'emangioma del corpo di L5. Le consiglio di farlo visitare da un collega neurochirurgo perche la terapia chirurgica è efficace, una volta conferamata la diagnosi.
Cordiali Saluti
[#2]
Utente
Nel ringraziare il Dr. Menniti per la sollecita risposta, mi permetto di inserire il referto di EMG giunto oggi:
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"Note cliniche: Sosp. claudicatio spinale.
EMG: Derivazione ad ago dai mm vasto mediale del quadricipite femorale, tibiale ant., pedidio, EPA, tricipite surale bilat. Non osservata attività elettrica spontanea a riposo. Modesto deficit di reclutamento da contrazione volontaria massimale (pattern a tipo “transizione-transizione ricca”) si rileva a carico dei mm. pedidido, EPA, e tricipite surale Dx.
Velocità di conduzione: VC motoria del n. SPE e VC sensitiva antidromica del n. surale nei limiti della norma bilat.
Conclusioni: Segni elettrici di modesta sofferenza muscolare neurogenica in territorio L5-S1 a Dx."
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Premesso che mio padre è stato definito da un medico "un tipo nervosetto", quale tipo di terapia in appoggio ci si può aspettare per renderlo meno "teso" almeno in questo episodio? E a quale specialista rivolgersi?
Se il caso, gradirei un gentile ulteriore parere.
Grazie
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"Note cliniche: Sosp. claudicatio spinale.
EMG: Derivazione ad ago dai mm vasto mediale del quadricipite femorale, tibiale ant., pedidio, EPA, tricipite surale bilat. Non osservata attività elettrica spontanea a riposo. Modesto deficit di reclutamento da contrazione volontaria massimale (pattern a tipo “transizione-transizione ricca”) si rileva a carico dei mm. pedidido, EPA, e tricipite surale Dx.
Velocità di conduzione: VC motoria del n. SPE e VC sensitiva antidromica del n. surale nei limiti della norma bilat.
Conclusioni: Segni elettrici di modesta sofferenza muscolare neurogenica in territorio L5-S1 a Dx."
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Premesso che mio padre è stato definito da un medico "un tipo nervosetto", quale tipo di terapia in appoggio ci si può aspettare per renderlo meno "teso" almeno in questo episodio? E a quale specialista rivolgersi?
Se il caso, gradirei un gentile ulteriore parere.
Grazie
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 5.1k visite dal 29/08/2009.
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