La colonna vertebrale lesioni del tratto cervicale

Ho necessità di avere un parere visto che sto girando l’Italia senza comprendere cosa poter fare. Mia madre è affetta da mieloma multiplo dal 2003 ed è stata sottoposta in questi sei anni a tre autotrapianti di cellule staminali, alle nuove terapie con il velcade e la talidomide ed attualmente è in cura con il revlimid. Nel 2005 è stata sottoposta ad intervento di neurolisi e laminectomia del tratto L5-S1, senza la sostituzione delle vertebre che si presentavano intatte, per una localizzazione della malattia e diciamo che la sintomatologia dolorosa è scomparsa e c’è stato anche un buon recupero motorio. Preciso che al momento della diagnosi mia madre presentava lungo la colonna vertebrale lesioni del tratto cervicale e dorsale che sono state sottoposte nel corso di questi anni a radioterapia. Purtroppo nel 2007 a causa di una caduta e della conseguente frattura dei malleoli del piede destro ha dovuto sospendere le terapie di supporto con peggioramento del quadro delle lesioni vertebrali, in particolare della L4 che era stata definita a rischio di crollo. Comunque in questi due anni con la ripresa delle cure è riuscita più o meno a controllare il dolore e a camminare sia pure con difficoltà, anche se i medici che l’hanno in cura non sono voluti intervenire con vertebroplastica perché attendevano anche i risultati che le cure farmacologiche (Revlimid) potessero dare anche sulla colonna vertebrale. Di recente ha ripetuto la risonanza magnetica alla colonna vertebrale ed il quadro clinico è risultato il seguente: “Tessuto eteroplasico solido, di basso segnale in T1 ed elevato segnale in T2 – STIR infiltra l’arco posteriore D3 estrinsecandosi a sede endocanalare e nel forame di congiunzione destro D2-D3; il midollo a tale altezza risulta compresso e mostra un’area di sfumato ipersegnale in T2, da sofferenza tissutale. La radice D2 di destra non risulta dissociabile. Una piccola alterazione di segnale tissutale iperintensa in T2 è presente nel contesto del cordone midollare destro a livello dello spazio intersomatico C2-C3. Tessuto solido di tipo eteroplasico si riscontra inoltre in corrispondenza del peduncolo vertebrale destro di D5, dei soma di D9 ed L4 ( con estrinsecazione paravertebrale destra) dell’arco posteriore D8, in S2. Esiti di intervento chirurgico di lamino – apofisectomia L5-S1. Canale vertebrale di ampiezza ridotta a livello D10 – D12 ed L2-L4 per ipertrofia dei massicci articolari. A livello dello spazio intersomatico C5 – C6 si osserva un’ernia discale mediana e paramediana sinistra che impronta il midollo”. Attualmente mia madre ha dolori forti quando cammina e dice che le tira tutto: le gambe e l’addome in particolare . Per quanto riguarda la malattia i medici dicono che nel sangue i valori sono stabili. Sto girando tutta l’Italia ma nessuno mi dà soluzioni cosa posso fare?

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Dr. Antonio Zingale Neurochirurgo 224 6
Quadro drammatico perla molteplicità dei livelli che rende palliativa ed effimera la possibilità di intervenire.

Dr. Antonio Zingale

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Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Ma quando parla di drammaticità si riferisce all'inutilità di un intervento chirurgico dato l'interessamento di più vertebre o che tale situazione possa compromettere ulteriormente anche lo stato di salute generale?