Una ernia lombare espulsa
Salve,
riassumo il tutto molto velocemente e vado dritto punto!
sono stato operato a 22 anni (microchirurgia) alla schiena a causa di una ernia lombare espulsa di 3,5 cm in quanto mi dava problemi alla gamba sinistra con dolore e diminuzione della sensibilità. L'operazione è andata a buon fine, infatti dopo 4-5 mesi di riabilitazione e ginnastica posturale sono riuscito a riprendere gli allenamenti di pallavolo, in quanto il dolore alla gamba era scomparso e il dolore alla schiena era tale da non destare preoccupazioni; mentre la sensibilità purtroppo non l'ho recuperata appieno!
Successivamente nel corso degli anni mi sono accorto che non potevo continuare con la pallavolo altrimenti avrei peggiorato la situazione, e ho giocato a tennis e a calcetto. Bene, tutto ok fino a 4 mesi fa quando durante una partita di calcetto mi sono dovuto fermare perchè il dolore alla schiena era molto forte. Dopo quella sera ho iniziato ad avverire oltre al dolore alla schiena anche alla gamba destra concentrato dientro al polpaccio, passando vicino al menisco estreno. Ad oggi, il dolore alla schiena si è di gran lunga attenuato ma il dolore alla gamba destra è aumentato, infatti non riesco a camminare per più 5 min. senza fermarmi! Per sicurezza ho fatto una risonanza magnetica ed ecco il risultato: " All'esame odierno docuemnta esiti di intervento chirurgico in L4-L5 dove il frammento discale espulso non è più rilevabile; persiste un discreto prolasso centrale del disco intersomatico residuo, che impronta il sacco durale ".
Alla luce di quanto esposto sembra, anche se non sono un dottore, che il dolore alla gamba dx venga proprio dal prolasso che preme sul sacco durale. Se è questo il problema, come posso risolverlo? altro intervento ? o è possibile risolvere tutto con una terapia, tenedo conto che ho 25 anni e non ho la minima intenzione di lasciare ( questa volta livello amatoriale ) sport quali, calcetto, tennis, etc.
grazie
riassumo il tutto molto velocemente e vado dritto punto!
sono stato operato a 22 anni (microchirurgia) alla schiena a causa di una ernia lombare espulsa di 3,5 cm in quanto mi dava problemi alla gamba sinistra con dolore e diminuzione della sensibilità. L'operazione è andata a buon fine, infatti dopo 4-5 mesi di riabilitazione e ginnastica posturale sono riuscito a riprendere gli allenamenti di pallavolo, in quanto il dolore alla gamba era scomparso e il dolore alla schiena era tale da non destare preoccupazioni; mentre la sensibilità purtroppo non l'ho recuperata appieno!
Successivamente nel corso degli anni mi sono accorto che non potevo continuare con la pallavolo altrimenti avrei peggiorato la situazione, e ho giocato a tennis e a calcetto. Bene, tutto ok fino a 4 mesi fa quando durante una partita di calcetto mi sono dovuto fermare perchè il dolore alla schiena era molto forte. Dopo quella sera ho iniziato ad avverire oltre al dolore alla schiena anche alla gamba destra concentrato dientro al polpaccio, passando vicino al menisco estreno. Ad oggi, il dolore alla schiena si è di gran lunga attenuato ma il dolore alla gamba destra è aumentato, infatti non riesco a camminare per più 5 min. senza fermarmi! Per sicurezza ho fatto una risonanza magnetica ed ecco il risultato: " All'esame odierno docuemnta esiti di intervento chirurgico in L4-L5 dove il frammento discale espulso non è più rilevabile; persiste un discreto prolasso centrale del disco intersomatico residuo, che impronta il sacco durale ".
Alla luce di quanto esposto sembra, anche se non sono un dottore, che il dolore alla gamba dx venga proprio dal prolasso che preme sul sacco durale. Se è questo il problema, come posso risolverlo? altro intervento ? o è possibile risolvere tutto con una terapia, tenedo conto che ho 25 anni e non ho la minima intenzione di lasciare ( questa volta livello amatoriale ) sport quali, calcetto, tennis, etc.
grazie
[#1]
Egregio Signore,anche se Lei,al momento,non ha intenzione di lasciare lo sport, è evidente che non lo può praticare,almeno per qualche tempo,nel modo che Le piacerebbe.
Ritengo che,almeno per alcune settimane, Lei dovrebbe astenersi da sforzi fisici che,comunque,impegnano la schiena,sarebbe utile che indossasse un corsetto semirigido durante la staziobne eretta e che,magari,si sottoponesse ad un ciclo di ionoforesi con farmaci antireattivi.
Dopo alcune (3-4) settimane di tale trattamento conservativo,risentiamoci per eventuali (buone) evoluzioni della situazione clinica.
Auguri cordiali
Ritengo che,almeno per alcune settimane, Lei dovrebbe astenersi da sforzi fisici che,comunque,impegnano la schiena,sarebbe utile che indossasse un corsetto semirigido durante la staziobne eretta e che,magari,si sottoponesse ad un ciclo di ionoforesi con farmaci antireattivi.
Dopo alcune (3-4) settimane di tale trattamento conservativo,risentiamoci per eventuali (buone) evoluzioni della situazione clinica.
Auguri cordiali
Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.3k visite dal 22/08/2009.
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