Dolore ai reni persistente, quali esami effettuare

Gentili dottori,
chiedo un vostro parere su una questione per me difficile.


4 anni fa in occasione di una uroflussometria (per una prostatite che poi si é cronicizzata) ho trattenuto l'urina fino a sentire un fortissino dolore ai fianchi poiché il medico ha tardato un paio d'ore e non conoscendo la natura dell'esame temevo di rovinarlo andando in bagno.
Questo per ben due volte perché il medico ha ritardato per due volte.


Da allora soffro di un dolore ai fianchi, in prossimita della zona lombare e del bacino e alcune volte, in maniera molto più fastidiosa, di un dolore in corrispondenza dei reni, sotto l'ultima costola e diramato sui fianchi che diventano sensibilissimi al tatto e alla pressione.
Il dolore non é forte ma sordo e molto profondo e si acuisce con i movimenti.
La zona della schiena si presenta fortemente contratta.
Alla manovra di giordano il dolore c'è ma é leggero e sordo e profondo, cioè prolungato.


Ho fatto ogni esame oggettivo (tac, risonanze, ecografie e perfino una PET) e provato finanche cure neurologiche e psichiche con lyrica e EN.
Da due anni dopo essere stato da diversi professionisti ho deciso di non pensarci più e conviverci rivedendo fortemente al ribasso la qualità della mia vita.


Quando in alcuni periodi subentra il dolore ai fianchi infatti subentra una estrema stanchezza oltre alle difficoltà di movimento.
A queste si sommano i sontomi della prostatite cronaca che mi accompagnano da 4 anni e in cui é coinvolto alche il pavimento pelvico e la zona sovrapubica collegata ai fianchi doloranti, tesi e contratti.


Non ho febbre quando ho queste manifestazioni e ho escluso con esami oggettivi un coinvolgimento del colon anche se soffro di colon irritabile.


Vorrei sapere, secondo la vostra esperienza, su quali esami dirigermi ulteriormente per capire se c'è un coinvolgimento dei reni e secondo la vostra esperienza come comportarmi.


Ho 40 anni, un bel lavoro e molta voglia di fare anche se ormai evito qualsiasi esperienza per via di questi disturbi.


Vi ringrazio in anticipo per il tempo a me dedicato e spero in base alla vostra esperienza possiate consigliarmi qualcosa.


P.
S.
Da un mese ho cambiato urologo che mi ha fatto fare un tampone uretrale dopo massaggio prostatico, positivo all'escherichia coli, per cui sto portando avanti una cura di 10gg con ciproxon 750 due volte al dì.

Quindi la prostatite cronica abatterica diagnosticata da altri sembrerebbe effettivamente batterica.
[#1]
Dr.ssa Donatella Luciana Caputo Nefrologo 105 7
Buongiorno,
I reni fanno male in presenza di colica renale o pielonefrite (cistite risalente al rene). Ha indagato anche per eventuali problematiche alla colonna con RMN? Bisognerebbe fare esami completi di funzione renale, es urine ed esami generali compresi gli indici infiammatori per capire se c'è un problema infiammatorio.
Può completare il suo ciclo di antibiotici e poi effettuarli.
Saluti

Dr.ssa Donatella Luciana Caputo

[#2]
Utente
Utente
Buonasera Dottoressa,
la ringrazio per il suo cortese riscontro.

Si ho fatto diversi esami oggettivi: RM, TAC, perfino una PET. Non si é riscontrato nulla.

Anche a livello del colon gli esami oggettivi (colonscopia) non riscontrano nulla se non una sindrome da colon irritabile.

Potrebbe essere più specifica sugli esami da fare per constatare la funzione renale, in particolare sugli indici infiammatori?
Non vorrei lasciare nulla di intentato e magari essere sicuro che il medico li prescriva.

Vorrei a questo punto capire se la causa sono i reni oppure no. Secondo lei potrebbe essere un quadro cronico di pielofrenite?
Non ho mai avuto febbre in concomitanza del dolore ai fianchi, ma grande stanchezza sì e poi sintomi che si sovrappongono alla prostatite.

Grazie
[#3]
Dr.ssa Donatella Luciana Caputo Nefrologo 105 7
Buonasera,
La pielonefrite cronica può essere diagnosticata con una RMN con studio in diffusione ed eco renale. Gli esami sono creatinina, azotemia, elettroliti, uricemia, profilo epatico, lipidico, emocromo, PCR, uricemia, es urine, urinocoltura, microalbumninuria e PSA free/tot.
Saluti

Dr.ssa Donatella Luciana Caputo

[#4]
Utente
Utente
Cara Dottoressa,
la aggiorno sui primi esami effettuati che il medico di base mi ha prescritto:

GFR 77 [ml/min/1.73m2]
Calcio 10,6 [8,7 - 10,4]
Ferro 59 [65 - 175]
Acido Urico 8,6 [3,5 -7,2]
Globuline beta2 6,7 [3,2 - 6,5]
Proteine tot. 7,6 [6,4 - 8,2]
Glicemia 95 [60-105]
Azotemia 37 [15-50]
Creatinina 1,06 [0,72 - 1,25]
Albumina 64,1 [55,8 - 66,1]
Transferrina 248 [210 - 360]
Colesterolo 237 [150 - 220]
Colesterolo HDL 56 [>40]
Trigliceridi 209 [30 - 150]
Transaminasi GOT 36 [0 - 34]
Transaminasi GPT 55 [10 - 49]
Proteina C reattiva 0,2 [0 - 0,5]
VES 5 [2 - 20]
Vitamina D 20,7
PSA 0,93 [0 - 40]
PSA FREE 0,38

Gli altri: elettroliti, Elettroforesi proteica, Emocromo, sono entro i parametri di riferimento.

L'urologo mi dice che il dolore ai fianchi non sono i reni, di togliermelo dalla testa e che questi esami vanno bene. Di stare tranquillo.
Io sinceramente ho questo dolore ai fianchi ormai da anni e vorrei andare a fondo anche con gli esami strumentali per escludere i reni. Inoltre leggendo il significato del GFR sono un po' preoccupato.

Cosa mi consiglia di fare ?
Aver trattenuto così a lungo l'urina anni fa può aver generato un danno ? Se sì sarà reversibile?

La ringrazio per la sua pazienza e per il tempo che riuscirà a dedicarmi.
[#5]
Dr.ssa Donatella Luciana Caputo Nefrologo 105 7
Buonasera, guardi a distanza e a spezzoni è molto complicato venire a capo del suo problema. Qualche esame fuori range c'è ma nulla di catastrofico. Gli indici infiammatori sembrano negativi.
La funzione renale va sicuramente monitorata nel tempo. Le consiglio una visita nefrologica per valutare se effettuare ulteriori approfondimenti analizzando la sua documentazione.
Saluti

Dr.ssa Donatella Luciana Caputo

[#6]
Utente
Utente
La ringrazio molto. Procederò in questo modo.
Un cordiale saluto.
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