Sintomi da prostatite o calcoli renali?
Buongiorno,
da circa 1 anno e mezzo lamento fastidi alle vie urinarie.
I sintomi principali sono riferiti a fastidi post-minzionali, nessun bruciore durante la minzione anzi una sensazione di sollievo.
Difficile spiegare nello specifico il tipo di malessere.
Innanzitutto si manifesta, come già detto dopo la minzione, nella zona tra vescica e pene (anche la zona precisa non è facilmente individuabile); comunque, non è bruciore ma una sensazione di pesantezza, di calore che si irradia anche al pene (solo nei casi più acuti, rari, tale calore tende al bruciore), "fastidio" in generale.
Il più delle volte, dopo un po’, la sensazione svanisce seppur lentamente, fino alla minzione successiva.
Non lamento particolari problematiche di aumentata frequenza alla minzione e mai di notte (andrò 7-8 volte al giorno, bevendo anche circa 3 lt di acqua al giorno), a volte sensazione di svuotamento incompleto, rare fitte all'ano, niente di più.
Le ecografie non mostrano niente di particolare, ad esempio niente calcoli e renella (esito poi smentito dalla TAC in calce riportata).
In estrema sintesi, la diagnosi dell'urologo: leggera congestione della prostata.
Curata con serenoa ed altri integratori, tuttavia con scarsi risultati.
Il problema persiste anche se con qualche breve periodo di miglioramento, seguito, sempre, da un ritorno dei sintomi; alti e bassi.
Dopo un anno circa, dall’inizio dei sintomi fin qui descritti, un evento inaspettato: un dolore inteso al fianco e al testicolo destro (non sono andato al pronto soccorso, dopo 2-3 il dolore è passato).
Dopo circa 10 gg espello un calcolo di circa 7 mm (in seguito l’analisi chimica lo classificherà dome calcolo a base prevalente di calcio).
Eseguo quindi, sotto prescrizione dell’urologo, una TAC (s.
m.c.
).
L’esito è il seguente:
Esame eseguito nelle condizioni di base.
Impurità calcari si apprezzano in entrambi i reni, per la renella frammista a franchi calcoli formati, i principali in sede equatoriale destra di un centimetro.
Sono presenti anche dei probabili esiti parenchimali equatoriali a sinistra con calcificazioni corticali frammiste a microcalcoli.
Non si apprezzano dilatazioni ureterali significative attuali.
Omogeneo il grasso perirenale bilateralmente.
Compatibilmente con coprostasi diffusa si apprezza una concrezione a ridosso del trigono e del giunto di destra non chiaramente attribuibile all’uretere distale.
Copro fleboliti multipli.
Non calcoli ureterali.
L’esito della TAC ha di fatto spostato l’attenzione dell’urologo, dalla prostata ai calcoli, imputando a questi i sintomi da me lamentati.
Quindi calcoli e renella provocano questi sintomi?
In fine, l’esito della TAC, fa supporre la presenza di un numero di calci non ben definiti, tanto da spingere lo specialista che mi segue a procedere con una URO TAC di cui indicherò l’esito, nel frattempo questo è il quadro sul quale basarci.
Ad ogni modo, dopo più di un anno e mezzo, i sintomi non sono passati.
Grazie e scusate la prolissità.
da circa 1 anno e mezzo lamento fastidi alle vie urinarie.
I sintomi principali sono riferiti a fastidi post-minzionali, nessun bruciore durante la minzione anzi una sensazione di sollievo.
Difficile spiegare nello specifico il tipo di malessere.
Innanzitutto si manifesta, come già detto dopo la minzione, nella zona tra vescica e pene (anche la zona precisa non è facilmente individuabile); comunque, non è bruciore ma una sensazione di pesantezza, di calore che si irradia anche al pene (solo nei casi più acuti, rari, tale calore tende al bruciore), "fastidio" in generale.
Il più delle volte, dopo un po’, la sensazione svanisce seppur lentamente, fino alla minzione successiva.
Non lamento particolari problematiche di aumentata frequenza alla minzione e mai di notte (andrò 7-8 volte al giorno, bevendo anche circa 3 lt di acqua al giorno), a volte sensazione di svuotamento incompleto, rare fitte all'ano, niente di più.
Le ecografie non mostrano niente di particolare, ad esempio niente calcoli e renella (esito poi smentito dalla TAC in calce riportata).
In estrema sintesi, la diagnosi dell'urologo: leggera congestione della prostata.
Curata con serenoa ed altri integratori, tuttavia con scarsi risultati.
Il problema persiste anche se con qualche breve periodo di miglioramento, seguito, sempre, da un ritorno dei sintomi; alti e bassi.
Dopo un anno circa, dall’inizio dei sintomi fin qui descritti, un evento inaspettato: un dolore inteso al fianco e al testicolo destro (non sono andato al pronto soccorso, dopo 2-3 il dolore è passato).
Dopo circa 10 gg espello un calcolo di circa 7 mm (in seguito l’analisi chimica lo classificherà dome calcolo a base prevalente di calcio).
Eseguo quindi, sotto prescrizione dell’urologo, una TAC (s.
m.c.
).
L’esito è il seguente:
Esame eseguito nelle condizioni di base.
Impurità calcari si apprezzano in entrambi i reni, per la renella frammista a franchi calcoli formati, i principali in sede equatoriale destra di un centimetro.
Sono presenti anche dei probabili esiti parenchimali equatoriali a sinistra con calcificazioni corticali frammiste a microcalcoli.
Non si apprezzano dilatazioni ureterali significative attuali.
Omogeneo il grasso perirenale bilateralmente.
Compatibilmente con coprostasi diffusa si apprezza una concrezione a ridosso del trigono e del giunto di destra non chiaramente attribuibile all’uretere distale.
Copro fleboliti multipli.
Non calcoli ureterali.
L’esito della TAC ha di fatto spostato l’attenzione dell’urologo, dalla prostata ai calcoli, imputando a questi i sintomi da me lamentati.
Quindi calcoli e renella provocano questi sintomi?
In fine, l’esito della TAC, fa supporre la presenza di un numero di calci non ben definiti, tanto da spingere lo specialista che mi segue a procedere con una URO TAC di cui indicherò l’esito, nel frattempo questo è il quadro sul quale basarci.
Ad ogni modo, dopo più di un anno e mezzo, i sintomi non sono passati.
Grazie e scusate la prolissità.
[#2]
Utente
Buongiorno e grazie della risposta.
In merito al sospetto di nefrocalcinosi, forse può essere utile un altro esame svolto, rientrante nel quadro di accertamenti che attualmente sto eseguendo, di cui darò conto nelle prossime righe.
Premetto che non l’ho citato, l'esame, nella precedente nota, per non congestionare ulteriormente un quesito già sufficientemente prolisso che sembra scoraggiare molti lettori alla risposta.
Mi riferisco alla recente indagine metabolica del calcolo (quello espulso di 7 mm a base prevalente di calcio) eseguita mediante esami del sangue e urine h24, su prescrizione dell’urologo assieme all’URO TAC di cui mostrerò l’esito non appena disponibile.
Ad ogni modo, l’esito dell’esame del sangue e urine h24 è il seguente:
- S-Creatinina = 1, 04 mg/dL (0, 70 - 1, 30)
- eGFR = 84, 5 mL/min/1,73mq (>=90) .. KDIGO 2012
- S-Acido urico = 6, 2 mg/dL (3, 7 - 9, 2)
- S-Calcio = 9, 2 mg/dL (8, 2 - 10, 6)
- S-Fosforo = 3, 5 mg/dL (2, 4 - 5, 1)
- dU-Acido urico /24h = 560 mg/24h (200 - 1000)
- dU-Calcio /24h = 92, 40* mg/24h (100 - 300)
- dU-Fosforo /24h = 1122 mg/24h (400 - 1300)
- Paratormone intatto = 28, 2 ng/L (18, 4 - 80, 1)
Posto che il valore:
- dU-Calcio /24h = 92, 40* mg/24h (100 - 300),
ancorché non rientrante nel range di riferimento, non rappresenti un elemento significativo al caso, mi pare (non spetta a me dirlo) che sia tutto a posto, almeno lo spero.
Grazie ancora per l’interessamento.
In merito al sospetto di nefrocalcinosi, forse può essere utile un altro esame svolto, rientrante nel quadro di accertamenti che attualmente sto eseguendo, di cui darò conto nelle prossime righe.
Premetto che non l’ho citato, l'esame, nella precedente nota, per non congestionare ulteriormente un quesito già sufficientemente prolisso che sembra scoraggiare molti lettori alla risposta.
Mi riferisco alla recente indagine metabolica del calcolo (quello espulso di 7 mm a base prevalente di calcio) eseguita mediante esami del sangue e urine h24, su prescrizione dell’urologo assieme all’URO TAC di cui mostrerò l’esito non appena disponibile.
Ad ogni modo, l’esito dell’esame del sangue e urine h24 è il seguente:
- S-Creatinina = 1, 04 mg/dL (0, 70 - 1, 30)
- eGFR = 84, 5 mL/min/1,73mq (>=90) .. KDIGO 2012
- S-Acido urico = 6, 2 mg/dL (3, 7 - 9, 2)
- S-Calcio = 9, 2 mg/dL (8, 2 - 10, 6)
- S-Fosforo = 3, 5 mg/dL (2, 4 - 5, 1)
- dU-Acido urico /24h = 560 mg/24h (200 - 1000)
- dU-Calcio /24h = 92, 40* mg/24h (100 - 300)
- dU-Fosforo /24h = 1122 mg/24h (400 - 1300)
- Paratormone intatto = 28, 2 ng/L (18, 4 - 80, 1)
Posto che il valore:
- dU-Calcio /24h = 92, 40* mg/24h (100 - 300),
ancorché non rientrante nel range di riferimento, non rappresenti un elemento significativo al caso, mi pare (non spetta a me dirlo) che sia tutto a posto, almeno lo spero.
Grazie ancora per l’interessamento.
[#4]
Utente
Buongiorno e grazie della sua risposta, come promesso posto di seguito l'esito della (seconda) TAC:
TAC UROGRAFIA (con mezzo di contrasto)
Fegato di normali morfo-volumetria con conservato spessore corticale contenenti microcisti subcentimetriche. Non evidenza di lesioni focali solide.
La colecisti è normodistesa alitiasica. Pervia la vena porta. Non dilatate le vie biliari. La milza è volumetricamente nei limiti. Il pancreas ha normali morfologia, dimensioni, ed enhancement parenchimale.
Non lesioni surrenaliche.
I reni sono in sede di normale morfologia e dimensioni con conservato spessore corticale.
Al 3 medio inferiore del rene sinistra incisure corticali in esiti di pielonefrite.
In sede posteriore nel contesto di area triangolariforme di ridotta perfusione corticale localizzate al 3 medio del rene destra si evidenzia piccola calcificazione lamellare (esito).
Bilateralmente si evidenziano microcisti subcentimetriche.
Microlita di 3-4 mm in calce medio a destra.
Non evidenza di calcolosi a stampo.
Non idroureteronefrosi.
In fase di acquisizione uro-TC il passaggio di MdC nelle vie escretrici avviene in tempi regolari ad opacizzare calici, pelvi e ureteri di normali conformazione e calibro.
Aorta addominale di regolare calibro.
Non linfoadenopatie addomino-pelviche.
Vescica ben espansa con pareti regolari. Non evidenti formazioni di parete aggettanti nel lume né inclusi.
Prostata e vescichette seminali come di norma.
Fleboliti in piccolo bacino.
Non versamento fluido nei recessi peritoneali.
Diversamente dalla prima TAC qua sembra esserci solamente un calcolo di 3-4 mm.
Non capisco, dove sono finiti (cito testualmente) "RENELLA FRAMMISTA A FRANCHI CALCOLI FORMATI, I PRINCIPALI IN SEDE EQUATORIALE DESTRA DI UN CENTIMETRO".
Forse la renella qua non si vede, ma i franchi calcoli formati di 1 cm?
TAC UROGRAFIA (con mezzo di contrasto)
Fegato di normali morfo-volumetria con conservato spessore corticale contenenti microcisti subcentimetriche. Non evidenza di lesioni focali solide.
La colecisti è normodistesa alitiasica. Pervia la vena porta. Non dilatate le vie biliari. La milza è volumetricamente nei limiti. Il pancreas ha normali morfologia, dimensioni, ed enhancement parenchimale.
Non lesioni surrenaliche.
I reni sono in sede di normale morfologia e dimensioni con conservato spessore corticale.
Al 3 medio inferiore del rene sinistra incisure corticali in esiti di pielonefrite.
In sede posteriore nel contesto di area triangolariforme di ridotta perfusione corticale localizzate al 3 medio del rene destra si evidenzia piccola calcificazione lamellare (esito).
Bilateralmente si evidenziano microcisti subcentimetriche.
Microlita di 3-4 mm in calce medio a destra.
Non evidenza di calcolosi a stampo.
Non idroureteronefrosi.
In fase di acquisizione uro-TC il passaggio di MdC nelle vie escretrici avviene in tempi regolari ad opacizzare calici, pelvi e ureteri di normali conformazione e calibro.
Aorta addominale di regolare calibro.
Non linfoadenopatie addomino-pelviche.
Vescica ben espansa con pareti regolari. Non evidenti formazioni di parete aggettanti nel lume né inclusi.
Prostata e vescichette seminali come di norma.
Fleboliti in piccolo bacino.
Non versamento fluido nei recessi peritoneali.
Diversamente dalla prima TAC qua sembra esserci solamente un calcolo di 3-4 mm.
Non capisco, dove sono finiti (cito testualmente) "RENELLA FRAMMISTA A FRANCHI CALCOLI FORMATI, I PRINCIPALI IN SEDE EQUATORIALE DESTRA DI UN CENTIMETRO".
Forse la renella qua non si vede, ma i franchi calcoli formati di 1 cm?
[#5]
LaTC presenta alcune vedenze, tipo le microcisti e l'area triangolare di alterarata perfusione sanguigna, che necessitano di una tempestiva valutazione nefrologia di persona con specialista a lei piu vicino. É difficile infatti con messaggi sviluppare a pieno tutte le implicazioni del caso. Mi faccia sapere. Saluti
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2.1k visite dal 14/02/2021.
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