Leucociti urine e pressione minima alta

Buonasera,
ho 53 anni e sono 5 anni circa che non vengo a capo di questo problema:
faccio le analisi delle urine e risultano alti i leucociti.
Non ho i sintomi legati ad un'infezione batterica: non ho minzione frequente, non ho bruciore, non ho dolore di nessun tipo.
Mi viene dato un antibiotico dal medico curante, si abbassano, ma al successivo controllo, dopo circa un anno, risultano di nuovo alti.

Ultime analisi fatte una settimana fa questi i valori:
Emazie 25 (<15); leucociti 729 (<20); batteri 333 (<150); cellule epiteliali squamose 66 (<12); presenza di cristalli di ossalato di calcio.

(Nel sangue risultano leggermente alterati solo Urea 44 (<43) e la Cheratinchinasi 159 (<145))
Parallelamente, sempre da circa 5 anni, in alcuni momenti dell'anno (non sempre) ho la pressione minima alta (valori tra 95 e 100) mentre la massima, in questi casi è sempre tra 120 e 130.
Rarissimamente arriva a 140.
La mia pressione solita (fatto anche l'Holter, ma non ha "beccato" il momento giusto) è tra 75/80 e 115/125.
Di solito me ne accorgo perché ho dei brividi di freddo improvvisi che non passano coprendomi.

Mandata dal cardiologo non ha rivelato nulla di patologico e normalmente si conclude con "mangi meno sale" perché ovviamente durante la visita la pressione è assolutamente normale.

La pressione minima torna normale dopo aver preso diverse camomille ed aver urinato.
Anche il paracetamolo ho notato che, contrariamente a quanto dovrebbe, me l'ha fatta calare.

Non ho febbricola.
A parte stanchezza cronica, che ho sempre attribuito ad un pessimo sonno ed alla tiroidite di Hashimoto, di cui soffro, sto benone.

Detto questo, le mie domande sono:
1) può esserci correlazione tra la pressione minima alta ed i risultati delle urine?

2) sarebbe il caso di insistere per una visita con uno specialista in nefrologia?
(Il mio medico riteneva non fosse necessario l'anno scorso perché pensava fosse una banale infezione)
Grazie mille
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Dr. Aldo Ortensia Nefrologo 62
I suoi sintomi potrebbero essere secondari ad un forma abbastanza comune ma misconosciuta di cistite cronica "chimica", intendendo con tale termine una condizione di flogosi sostenuta da microcalcolosi con sovrapposti episodi infettivi. Dovrebbe eseguire sodiuria, potassiuria, calciuria, fosfaturia, uricuria ed ossaluria sulle urine delle 24 ore per evidenziare la presenza di una possibile iperescrezione; in contemporanea esame chimico-fisico delle urine e citologia urinaria. Per quanto riguarda la sintomatologia, in attesa degli esiti degli accertamenti, potrebbe assumere una bustina di DELTURIL ogni dodici ore: è un integratore privo di effetti collaterali ma che "protegge" la mucosa vescicale minimizzando i sintomi.
Per quanto riguarda il problema pressorio non posso aiutarla in assenza del referto completo dell'Holter, di un ecocolordoppler delle arterie renali, di un dosaggio della reninemia in clino ed ortostatismo, dell'aldosterone, dell'ACTH e del cortisolo. Non assuma farmaci antipertensivi senza ver puntualizzato il problema. Una visita con uno specialista nefrologo sarebbe utile così come una valutazione presso un ambulatorio dedicato allo studio ed alla cura dell'ipertensione: può trovare indirizzi e riferimenti sul sito della Società Italiana per l'Ipertensione Arteriosa (SIIA).
Cordiali saluti.

Dr. Aldo Ortensia

[#2]
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Grazie mille !
Ipertensione

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