Paziente che ha assunto fino a 18 mesi fa micofenolato è a maggior rischio covid19?

Buonasera, mio marito, 66 anni, ha assunto dal 2012 e fino a 18 mesi fa una terapia a base di 4 compresse di micofenolato (CELLCEPT) al dì a causa di una glomerulonefrite membranosa.
Il micofenolato è stato poi sospeso dallo specialista e la terapia attualmente consiste solo in due compresse di Triatec 0, 5, anche se ultimamente i valori della proteinuria stanno di nuovo aumentando.
Poiché nei prossimi giorni mio marito dovrebbe riprendere il lavoro in un ufficio dove (tra l'altro) c'è una forte affluenza di pubblico mi chiedevo se, nel suo caso, i rischi di contagio COVID19 sono maggiori a causa delle terapie effettuate in passato e se si può definire ancora immunodepresso, tanto da avere diritto a continuare con il lavoro da "remoto".

Grazie per l'attenzione
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Dr. Remo Luciani Nefrologo 839 52
Buongiorno,
la vostra domanda è molto complessa e rispecchia una problematica con la quale molti pazienti affetti da glomerulopatie in terapia immunosoppressiva si trovano a dover fare i conti. L'effeto immunosoppressivo dato dal micofenolato non è i questo momento in essere,vista la sospensione del farmaco 18 mesi fa. Altresì la presenza di proteinuria elevata con perdita di immunoglobuline,fa essere il paziente ad un maggior rischio infettivo. Non conosco i valori di proteinuria,se elevati io credo che il lavoro da remoto per il paziente possa essere preferibile.
Un caro saluto

Dr. Remo Luciani

[#2]
Utente
Utente
La ringrazio molto per la risposta così tempestiva, le copio a grandi linee i valori delle ultime analisi risalenti al 13/03 u.s.
Proteinuria 24 h. 0,93 Val. Rif, > 0,08
Diuresi 2250
Elettroforesi proteica
Proteine totali 6,9 Val. Rif. 6,4 - 8,2

Esame urine
Proteine 100 Val. Rif. fino a 10

Grazie ancora!
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