Ace inibitori aumentano gli effetti negativi del coronavirus?
Gentili Dottori,
in relazione all'emergenza COVID-19 mi è capitato più volte in questi giorni di leggere qualche notizia rispetto alla possibilità, non ancora dimostrata scientificamente, che l'assunzione di farmaci ACE inibitori possano aumentare la veicolizzazione del virus nell'organismo.
Per un soggetto iperteso come me, che assume da anni questo tipo di farmaco, nasce inevitabilmente la preoccupazione.
Vorrei sapere se è una preoccupazione fondata e se nel caso si potesse valutare una sostituzione del farmaco con altri simili; al momento assumo una pastiglia di GIANT 10-40 quotidianamente.
Vi ringrazio anticipatamente per le risposte.
Cordiali saluti.
Federico
" L'Agenzia Italiana del Farmaco, in merito al presunto effetto di terapie a base di medicinali anti-ipertensivi appartenenti alla classe degli inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina (ACE inibitori), o degli antagonisti del recettore per l’angiotensina II (sartani), sulla trasmissione e sull’evoluzione della malattia da coronavirus (Covid-19), intende precisare che ad oggi non esistono in merito evidenze scientifiche derivate da studi clinici o epidemiologici, ma solo ipotesi molecolari verificate con studi in vitro. Pertanto, in base alle conoscenze attuali, si ritiene opportuno raccomandare di non modificare la terapia in atto con anti- ipertensivi (qualunque sia la classe terapeutica) nei pazienti ipertesi ben controllati, in quanto esporre pazienti fragili a potenziali nuovi effetti collaterali o a un aumento di rischio di eventi avversi cardiovascolari non appare giustificato. "
https://www.microbiologiaitalia.it/virologia/infezione-da-coronavirus-sars-cov2-ed-evoluzione-della-patologia-unanalisi-del-recettore-ace2-seconda-parte/
Dr. Michele Di Dio
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