Buonasera, mia madre ha 84 anni ,ipertesa da anni
Scrivo per mia madre, ha 84 e assume da un mese la seguente terapia: lobivon, tareg da 160, lasix, lercardip e un cerotto tts2 una volta a settimana.
Il problema è che da quando assume il tareg i livelli di creatinina sono aumentati a 2, 50 e azotemia a 160.Premetto che da circa 8 anni ha un un'insufficienza renale cronica con creatinina al massimo 1.70.
Il nefrologo crede che questo aumento si dovuto al tareg, può essere così?
Sono abbastanza preoccupata per questo aumento.
grazie
Il problema è che da quando assume il tareg i livelli di creatinina sono aumentati a 2, 50 e azotemia a 160.Premetto che da circa 8 anni ha un un'insufficienza renale cronica con creatinina al massimo 1.70.
Il nefrologo crede che questo aumento si dovuto al tareg, può essere così?
Sono abbastanza preoccupata per questo aumento.
grazie
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Nefrologo
Sì, il Tareg, e altri farmaci della stessa categoria (i "sartani") non danneggiano i reni ma frenano la funzione renale, per cui possono far salire la creatinina. Si possono dare, stando bassi con la dose. Partendo con un filtrato glomerulare stimato inferiore a 30, si può provare a dare 80 mg di Tareg. Intanto può provare con questa dose. Ma veramente ha una pressione così "cattiva" che necessita di 5 farmaci? E... con Lobivon e cerotto (immagino di Clonidina) come ha la frequenza cardiaca ?
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Utente
Grazie dottore per la risposta ,si purtroppo ha una pressione difficile da controllare, ora la cardiologa le ha sostituito il tareg con nifedipina compresse da 20 mg da assumere mattino e sera ,togliendo il lecardip della sera.La frequenza cardiaca è buona , la pressione con la nifedipina si mantiene bassa per 6/7 ore dall assunzione del farmaco ,poi risale anche a 170/180 fino alla successiva assunzione. Mi chiedevo cosa si può fare di modo che la pressione sia più sotto controllo nelle 24 ore?
[#4]
Nefrologo
La Nifedipina è un ottimo farmaco, ma il suo limite è proprio la sua breve durata d'azione. Può prenderla anche ogni 8 ore; oppure provare Adalat Crono 30, che è la Nifedipina "originale"; è uno dei pochi farmaci in cui la preparazione "di marca" lavora meglio dei molti generici, perchè riesce a mantenersi attiva più a lungo. Prendendolo ogni 12 ore dovrebbe avere meno alti e bassi
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Nefrologo
le metto una pulce nell'orecchio: per il problema della creatinina (= funzione renale) ha chiesto giustamente un consulto per il nefrologo. Le chiedo: sua mamma è seguita anche in Nefrologia? perchè è comune che per la terapia antiipertensiva si seguano i consigli del cardiologo, ma per una insufficienza renale in stadio 4 è importante anche l'occhio del nefrologo ! che inevitabilmente ha competenza anche sulle terapie antiipertensive, soprattutto in presenza di insufficienza renale .
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Utente
Salve dottore, ho parlato con il nefrologo e la cardiologa e mi hanno confermato come lei diceva di far assumere a mia madre nifedipina da 20 mg ogni 8 ore ,visto che negli ultimi giorni ha avuto anche picchi pressori di 200.
Siccome dopo l'assunzione del farmaco sto notando che la pressione si scende ma mai oltre i 145 /150 la max ,lei aggiungerebbe qualche altro farmaco? Grazie
Siccome dopo l'assunzione del farmaco sto notando che la pressione si scende ma mai oltre i 145 /150 la max ,lei aggiungerebbe qualche altro farmaco? Grazie
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Nefrologo
Lasix, Lobivon, Adalat Crono e Catapresan cerotto.... se ho ben capito sono questi i suoi ipotensivi. In una persona sopra gli 80 anni, la pressione "massima" a 140 è già un buon risultato, soprattutto se la "minima" è sotto gli 80. Io mi fermerei qui. Se proprio dovesse aggiungere qualcosa, io ripartirei con una bassa dose di Tareg, 40 mg (o un altro farmaco della stessa categoria, tipo Irbesartan, 75 mg), controllando dopo 10 gg la creatinina, che non si alzi di nuovo; nel qual caso questa categoria di farmaci va archiviata definitivamente.
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Utente
Salve dottore ,grazie della risposta, la volevo aggiornare :Ho informato la cardiologa che nonostante l'assunzione di 3 nifedipina al giorno ora la pressione non scende sotto i 160 ,quindi la cardiologa mi ha rimesso la terapia che prendeva e cioè:lobivon,tareg però da 80, lasix e lercardip da 20 mg la sera .Visto che questa terapia era l'unica che sembrava funzionare.Mi ha detto che si consultera' cmq con il nefrologo per il fatto di riprendere il tareg. Purtroppo mia madre ha questa ipertensione difficile da trattare e l'insufficienza renale non permette di scegliere tanti farmaci che sarebbero efficaci.
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Utente
Buongiorno dottore le riscrivo ,dopo 20 giorni da quando mia madre ha ripreso il tareg,su indicazione del nefrologo abbiamo effettuato il dosaggio della creatinina azotemia e elettroliti ,e la creatinina è scesa a 1,77 da 2.54 di un mese fa,e azotemia scesa a 100 da 160.elettroliti tutti nella norma,solo il potassio è al limite cioè 5 .Oggi mi sentirò telefonicamente con il nefrologo ,ma intanto come interpreta lei questa diminuzione? Graxie mille
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Nefrologo
Bene, sì: gli anziani sono molto sensibili alla dose dei farmaci come il Tareg; sua mamma ci ha fatto capire che per lei la dose giusta è 80 mg, di più non è il caso.
L'associazione Tareg + Lobivon + Lercadip + Lasix è un classico. Se ancora non bastasse, si può associare il catapresan cerotto, o meglio ancora la Moxonidina, un farmaco (con lo stesso meccanismo di azione del Catapresan) che è poco usato, ma valido: ha un effetto durevole e di solito non disturba.
L'associazione Tareg + Lobivon + Lercadip + Lasix è un classico. Se ancora non bastasse, si può associare il catapresan cerotto, o meglio ancora la Moxonidina, un farmaco (con lo stesso meccanismo di azione del Catapresan) che è poco usato, ma valido: ha un effetto durevole e di solito non disturba.
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Utente
Graxie dottore per la risposta, il catapresan già lo usa da un paio di mesi,a tal riguardo le vorrei chiedere: ho notato che il giorno dopo la sostituzione del cerotto (ogni 7 giorni) mia madre ha la pressione alta per un giorno o due,per poi stabilizzarsi fino al successivo giorno di sostituzione.Perche succede questo? Forse il farmaco entra in circolo dopo un.paio di giorni? E come evitare che ciò succeda? Cordiali saluti
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Nefrologo
Il motivo è quello che lei dice, un ritardo di passaggio della sostanza attiva dal nuovo cerotto. Faccia così: quando è ora di mettere il cerotto nuovo, lo applica, e non toglie subito il vecchio; che non "scade" immediatamente dopo 7 giorni, ma ancora libera un po' di farmaco; così si fa un "ponte", una dissolvenza fra l'attività del vecchio che va calando e il nuovo che comincia a liberare la sostanza. Provi a togliere il vecchio cerotto dopo 24 ore, e verifichi come vanno le pressioni; se si fare un po' di esperienza, può infine decidere se lasciare il vecchio cerotto 12 o 24 o 36 ore assieme al nuovo, in modo da livellare l'attività del farmaco. Mi faccia sapere se così funziona.
Questo consulto ha ricevuto 15 risposte e 6.7k visite dal 25/02/2020.
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