Assunzione antibiotico in paziente mononefro
Buongiorno,
Chiedo un consulto per mio padre sentantenne al quale è stato asportato un rene nell'anno 2003 a causa di una neoformazione maligna fortunatamente allo stadio iniziale e che non ha mai causato altre conseguenze né tantomeno un inizio di terapia chemioterapica ma purtroppo in seguito a questo intervento, negli anni successivi, si sono formati dei laparoceli nella parete addominale che infine sono stati riparati con protesi addominale tramite intervento chirurgico d'urgenza nel 2010. Da allora la cute vicino alla sede ombelicale non si è mai ricucita del tutto.. sporadicamente si verificano episodi di fuoriuscita di liquido da un piccolo foro creatosi sempre nello stessa posizione e che non riesce a rimaginarsi.. ciò è dovuto alla presenza del virus klebsiella, scoperto in seguito all'esecuzione di diversi tamponi eseguiti svariate volte nell'arco di circa un anno a questa parte, come consigliato dall'equipe medica che lo ha in cura.. uno dei nefrologi sconsiglia l'assunzione dell'unico antibiotico specifico che servirebbe a debellare il virus perché danneggerebbe il rene superstite; un altro specialista, invece, consiglia l'assunzione di dosi inferiori del medesimo farmaco ma non siamo ancora sicuri sul da farsi per questo cerco un ulteriore consiglio chiarificatore. La priorità è sempre stata salvaguardare il rene, che comunque risente del lavoro doppio che svolge da anni ormai.. al momento il valore creatinina è 1.4 circa PCR e VES nella norma, il tutto é invariato da quasi un anno. Non è presente febbre o altra sintomatologia ma ovviamente il virus è sempre attivo, anche se la parte interessata viene pulita e medicata quotidianamente. La domanda dunque è la seguente: secondo lei è possibile agire con l'assunzione del giusto antibiotico sperando che il rene non soffra o restiamo in attesa che il virus si trasformi in un altro virus per il quale sia possibile utilizzare un antibiotico meno nocivo per il rene, come avvenuto già in passato ?
Per avere un quadro clinico completo, preciso, infine, che mio padre assume terapia per ipertensione e potassio per regolarizzare la funzionalità renale.
In attesa di un riscontro,
La ringrazio per l'attenzione.
Chiedo un consulto per mio padre sentantenne al quale è stato asportato un rene nell'anno 2003 a causa di una neoformazione maligna fortunatamente allo stadio iniziale e che non ha mai causato altre conseguenze né tantomeno un inizio di terapia chemioterapica ma purtroppo in seguito a questo intervento, negli anni successivi, si sono formati dei laparoceli nella parete addominale che infine sono stati riparati con protesi addominale tramite intervento chirurgico d'urgenza nel 2010. Da allora la cute vicino alla sede ombelicale non si è mai ricucita del tutto.. sporadicamente si verificano episodi di fuoriuscita di liquido da un piccolo foro creatosi sempre nello stessa posizione e che non riesce a rimaginarsi.. ciò è dovuto alla presenza del virus klebsiella, scoperto in seguito all'esecuzione di diversi tamponi eseguiti svariate volte nell'arco di circa un anno a questa parte, come consigliato dall'equipe medica che lo ha in cura.. uno dei nefrologi sconsiglia l'assunzione dell'unico antibiotico specifico che servirebbe a debellare il virus perché danneggerebbe il rene superstite; un altro specialista, invece, consiglia l'assunzione di dosi inferiori del medesimo farmaco ma non siamo ancora sicuri sul da farsi per questo cerco un ulteriore consiglio chiarificatore. La priorità è sempre stata salvaguardare il rene, che comunque risente del lavoro doppio che svolge da anni ormai.. al momento il valore creatinina è 1.4 circa PCR e VES nella norma, il tutto é invariato da quasi un anno. Non è presente febbre o altra sintomatologia ma ovviamente il virus è sempre attivo, anche se la parte interessata viene pulita e medicata quotidianamente. La domanda dunque è la seguente: secondo lei è possibile agire con l'assunzione del giusto antibiotico sperando che il rene non soffra o restiamo in attesa che il virus si trasformi in un altro virus per il quale sia possibile utilizzare un antibiotico meno nocivo per il rene, come avvenuto già in passato ?
Per avere un quadro clinico completo, preciso, infine, che mio padre assume terapia per ipertensione e potassio per regolarizzare la funzionalità renale.
In attesa di un riscontro,
La ringrazio per l'attenzione.
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La risposta è piuttosto articolata e presume la conoscenza di altri particolari.
1) È stata eseguita etg parti superficiali addome alla ricerca di eventuali raccolte purulente: se è presente un ascesso l'antibiotico da solo non è sufficiente e bisogna drenare.
2) La klebsiella é un batterio che va debellato perché può dare setticemie
3) La sola creatinina non basta per adeguare il dosaggio di un antibiotico; é necessaria la "clearance della creatinina" effettuata con raccolta delle urine delle 24 ore
4) Di quale o quali antibiotici si tratta a cui il batterio è sensibile
5)É necessario avere il pannello completo dell'antibiogramma
Cordiali saluti
1) È stata eseguita etg parti superficiali addome alla ricerca di eventuali raccolte purulente: se è presente un ascesso l'antibiotico da solo non è sufficiente e bisogna drenare.
2) La klebsiella é un batterio che va debellato perché può dare setticemie
3) La sola creatinina non basta per adeguare il dosaggio di un antibiotico; é necessaria la "clearance della creatinina" effettuata con raccolta delle urine delle 24 ore
4) Di quale o quali antibiotici si tratta a cui il batterio è sensibile
5)É necessario avere il pannello completo dell'antibiogramma
Cordiali saluti
Dr. Michele Di Dio
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.1k visite dal 30/05/2019.
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