Rene policistico dolore

Buongiorno, ho 54 anni e sono affetto da rene policistico ADPKD accertato (mio padre, andato in dialisi a 57 anni e mia nonna paterna deceduta per questa patologia, ne erano affetti) con lieve irc ( creatinina 1,60 e gfr 44), ho moltissime cisti ( il radiologo che ha effettuato l'ecografia dice che il rene non è più visibile a causa delle cisti) di diverse dimensioni in ambedue i reni di cui la più grande a sinistra di 10 cm.

Ogni tanto ho dei dolori al rene sinistro (soprattutto nella zona lombare e un po' verso la parte addominale sinistra) che non mi permettono di piegarmi in modo agevole e di lavorare.

Volevo chiedere se in questa fase della malattia è giustificato il dolore che avverto o la causa potrebbe essere di altra natura ?
Ma soprattutto, quando il dolore compare, se il medico di base comprime la zona lombare il dolore si fa più forte, è normale che sia così nel rene policistico?

Ringrazio anticipatamente per la risposta e porgo cordiali saluti.
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Dr. Andrea Re Nefrologo 8 1
Gent.mo paziente purtroppo le cisti di grande dimensioni danno spesso un dolore da compressione. Se al rene policistico autosomico dominante si associa insufficienza renale cronica anche DI GRADO lieve o MODERATO occorre porre particolare cautela nel trattamento del dolore.
PRESCRIZIONI: Adeguato introito di acqua. Dieta iposodica ipoglicidica. Controllare spesso la pressione arteriosa ( valori auspicati < 130/80) ed il peso corporeo annotandoli. Astenersi da farmaci antinfiammatori se non autorizzati dal medico curante. In caso di dolori assumere Paracetamolo Codeina oppure Tramandolo o spasmex.
N.B.: Si sconsiglia l'esecuzione di esami radiografici con mezzo di contrasto qualora fossero estremamente indispensabili idratare bene il paziente prima e dopo l'esame con soluzione con fisiologica 0,9% addizionata con Glutatione ridotto TAD 600 mg 2 fiale ed Acetil Cisteina 600 mg a partire dai due giorni che precedono l'esame controllando dopo 48 ore la funzionalità renale

Dott.Andrea Re
Specialista in Nefrologia
N. Iscriz.Ord. AG 4098
Direttore Sanitario
Medical Center
Via Partanna, 8 91100
Trapani 0923 5595

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Utente
Utente
Gent. Dott. La ringrazio per le preziose informazioni fornite. Volevo chiederLe se svolgendo un'attività lavorativa che prevede il sollevamento di pesi, e soprattutto la ripetitiva compressione dell'addome nella azione di sollevare del materiale che si trova posizionato a livello terra, possa mettermi a rischio di rottura di qualche cisti di dimensioni più grandi.

Vorrei seguire uno stile di vita sano per evitare il rischio di anticipare la fase di dialisi causato da eventi imprevisti evitabili con la prevenzione e far durare più a lungo possibile la funzionalità renale.

In attesa porgo cordiali saluti.
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Dr. Andrea Re Nefrologo 8 1
Gent.mo paziente nonostante l’alta prevalenza di cisti di grosse dimensioni nel rene Policistico, la loro rottura traumatica spontanea è un evento fortunatamente raro.
La rottura della cisti può essere causata certamente da aumento della pressione intracistica per incremento della pressione esercitata sull'addome ma spesso è causata da un’emorragia intralesionale cistica in pazienti in terapia anticoagulante per patologie cardiache e /o cardiovascolari. Mi ricordo solo un caso di una 45 enne che mentre eseguiva addominali in palestra ebbe una rottura di una cisti caratterizzata da un forte dolore all'addome.
E' più frequente che sia però una emorragia intralesionale che fa crescere a dismisura la cisti sino alla rottura come il caso che vidi qualche anno fa di un uomo di 80 anni che si recava presso il Pronto Soccorso per dolore acuto al fianco sinistro. Non riferiva alcun trauma. In anamnesi presentava ipertensione arteriosa, fibrillazione atriale in terapia anticoagulante orale e malattia renale cronica
Si può ipotizzare che spesso un aumento della pressione intracistica provochi un’eccessiva espansione del volume con conseguenti lesioni dei vasi sanguigni e conseguente ingrandimento della cisti e sua successiva rottura. In caso di forte dolore acuto al fianco sinistro o destro si rechi subito al più vicino PS per il proseguimento dell'iter diagnostico e terapeutico ecc
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Utente
Utente
Gent. Dott. grazie per le nuove informazioni fornite. Dalla Sua risposta ho capito di essere maggiormente a rischio di rottura delle cisti visto che purtroppo faccio uso di coumadin 5mg secondo i.n.r. con range da 2,5 a 3,5 max, anche se a volte i valori i.n.r. superano i valori massimi concessi.

Per completezza di informazioni sono stato sottoposto ad un intervento di sostituzione valvolare aortica con protesi meccanica S. Jude nel 1999, attualmente è presente ectasia del bulbo aortico ( 44 mm ) e ipertensione arteriosa in trattamento farmacologico (max 130/140 - min. 80/85).

Riformulando la domanda alla luce di queste nuove informazioni pensa che un'attività lavorativa che preveda spostamento di pesi e compressioni dell'addome sollevando materiale da terra possa crearmi problemi a livello renale?

La saluto cordialmente e ringrazio anticipatamente per la risposta e il tempo dedicatomi.
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Dr. Andrea Re Nefrologo 8 1
Gent.mo paziente , la pressione intraddominale è la pressione presente nella cavità addominale allo stato stazionario.
L’addome può essere considerato una struttura chiusa, in parte rigida in parte elastica, compresa tra il diaframma superiormente e la pelvi inferiormente e in senso antero-posteriore tra parete muscolare e colonna .

Al suo interno la pressione varia fisiologicamente tra 0 e 3 mmHg, è marcatamente disomogenea e comunque dipendente da una serie di fattori quali la postura, condizioni patologiche, lo stato di contrazione dei muscoli addominali e respiratori e, non ultima, la fase respiratoria del momento.

Un rialzo significativo e sostenuto nel tempo della pressione può associarsi raramente a rottura della cisti . Purtroppo l' insufficienza renale progredisce più velocemente in relazione al numero delle cisti ed alla loro grandezza. Se ha possibilità di sottoporsi meno a stress fisici ne può avere un sicuro giovamento ma di lieve entità.
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Utente
Utente
Gent. Dott. La ringrazio per tutte le informazioni e i consigli forniti, e grazie ancora del tempo dedicatomi.
Con l'occasione approfitto per porgerLe i miei migliori saluti.
Ipertensione

L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.

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