Rif siero
[#1]
Biochimico clinico, Allergologo, Medico di laboratorio
E' una tecnica di laboratorio.
L'immunofissazione inversa serve a capire contro cosa e' mirato un certo anticorpo.
Dato un liquido contenente anticorpi (tipicamente il liquor, in caso per es. di encefalite, non so che uso abbia in nefrologia), lo si semina su x es. acetato di cellulosa, si fa la separazione elettroforetica (gli anticorpi incogniti si separano), poi si versano sopra al tracciato uno o piu' antigeni noti (es. l'antigene del morbillo).
Se nel liquido c'era l'anticorpo specifico per quell'antigene, si lega e rimane fissato all'acetato, in tal modo si dimostra che nel liquor esiste lo specifico anticorpo antimorbillo.
E' una tecnica vecchia e poco usata, a differenza della immunofissazione classica in cui si separa l'antigene incognito (es. miscela di immunoglobuline) e poi lo si fissa mediante un anticorpo noto.
L'immunofissazione inversa serve a capire contro cosa e' mirato un certo anticorpo.
Dato un liquido contenente anticorpi (tipicamente il liquor, in caso per es. di encefalite, non so che uso abbia in nefrologia), lo si semina su x es. acetato di cellulosa, si fa la separazione elettroforetica (gli anticorpi incogniti si separano), poi si versano sopra al tracciato uno o piu' antigeni noti (es. l'antigene del morbillo).
Se nel liquido c'era l'anticorpo specifico per quell'antigene, si lega e rimane fissato all'acetato, in tal modo si dimostra che nel liquor esiste lo specifico anticorpo antimorbillo.
E' una tecnica vecchia e poco usata, a differenza della immunofissazione classica in cui si separa l'antigene incognito (es. miscela di immunoglobuline) e poi lo si fissa mediante un anticorpo noto.
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.4k visite dal 09/01/2009.
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