Insufficenza renale da antinfiammatori non steroidei

Gentilissimi medici, avendo un carattere emotivo, sono un po preoccupato per mio padre,e vorrei rassicurazioni o delucidazioni in merito. Mio padre ha 72 anni, iperteso e diabetico di tipo due, in terapia con metformina, ramipril+idroclorotiazide 5/25 , amlodipina 10. presenta anche ipercolesterolemia in trattamemnto con statine. Vengo subito al dunque. Per un forte dolore omerale, ha assunto per una ventina di giorni ibuprofene 600mg due al dì. successivamente, dopo qualche giorno ha avvertito sensazioni di vertigine, e quindi in conseguenza, misurando la pressione arteriosa abbiamo riscontrato valori prossimi ai 200 mmhg di sistolica e 100 mmhg di diastolica con circa 45 battiti al minuto. dopo una notte al pronto soccorso,aggiustando la terapia farmacologica, i valori sono più o meno rientrati nei limiti. Siccome però questa crisi ipertensiva è venuta alla luce nei giorni successivi al trattamento con ibuprofene, ho associato (premetto che sono ignorante in materia ma appassionato di medicina) questo innalzamento della pressione ad un probabile danno renale. così ho fatto eseguire degli esami clinici come la creatitinemia (valore riscontrato 1,5 mg/dl), azotemia (83) , clearance creatinina (46.82), microalbuminuria (18.6) e quindi se non ho capito male i valori sono tutt'altro che confortanti. vorrei sapere se c'è una insufficenza renale, ma soprattutto se puo' essere reversibile o cronica, premettendo che le stesse analisi fatte per puro caso qualche mese prima, rientravano tutte nei limiti di riferimento. Ringrazio anticipatamente i medici che vorranno rispondermi, augurando buon lavoro.
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Nefrologo attivo dal 2011 al 2021
Nefrologo
È così. Un antinfiammatorio efficace preso per alcuni giorni fa salire la pressione e frena la funzione renale, soprattutto se si sta usando Ramipril e diuretico. Ho detto frena, non danneggia necessariamente i reni.
Che fare ora ? Controllo Creatinina fra qualche giorno e se non torna indietro si dimezza la dose di ramipril e HCT. Se la pressione si alza si associa un altro ipotensivo ...poi si ricontrollare se il problema persiste si va da un nefrologo... in carne ed ossa
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Utente
Utente
Dottore, La ringrazio di cuore per la sua risposta, abbastanza rassicurante. nel frattempo che attendessi la risposta su questo sito, ho portato mio padre da un nefrologo, ma mi è sembrato che abbia minimizzato il tutto. Quindi secondo lei mio padre non ha subito un danno permanente vero? oppure potrebbe persistere questa condizione? tra una decina di giorni rifaremo gli esami ematochimici e vedremo i risultati... nel frattempo la ringrazio ancora una volta e le porgo distinti saluti
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Nefrologo attivo dal 2011 al 2021
Nefrologo
Inutile fare delle ipotesi: parleranno i fatti.
Quando avrà i nuovi esami di suo padre, se vuole mi faccia sapere.
Ipertensione

L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.

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