Insufficienza renale ?
Gent. Dott. ia madre 85 enne , ipertesa da anni ben curata con Triatec e Lasix , affetta da grave osteoporosi , psoriasi pustolosa trattata con Zorias, postumi di 2 crolli vertebrali lombari , attualmente non deambulante per problemi ad un ginocchio in corso di accertamenti a seguito di vomito e disidratazione nonostante un' elevata assunzione di acqua in assenza di minzione per circa 12 ore , poi risolta in ospedale dove è attualmente ricoverata sono stati riscontrati i seguenti valori : Creatinina 1, 20 . Azotemia 87 . Egfr 41 .Il medico ha imputato il valore basso del Egfr alla disidratazione .E' possibile oppure è un'insufficienza renale irreversibile ? Oltre al monitoraggio giornaliero del filtrato quali altri esami e/o farmaci possono essere utili ?
Grazie per il tempo che vorrete dedicarmi .Sono molto preoccupato .Buona Notte
Grazie per il tempo che vorrete dedicarmi .Sono molto preoccupato .Buona Notte
[#1]
Mi permeteranno i Colleghi Nefrologi per la mia intromissione.
La paziente NON ha alcuna insufficieeza renale (per ora) .
Se certo luminari somministrano ad una paziente 85 anni aciretina, ramipril e furosemide (Lasix) puo darsi che la paziente la sviluppi:
- aciretina e' nefrotossica
- il Triatec puo avere effetti benfici sul rene a condizione che la paziente sia idratata (almeno 2 litri di acqua al giorno) altrimenti per il noto meccanismo sulla rteriola effernete del glomerulo puo risultare nefrotossico (riduce la filtrazione glomerulare...)
- la furosemide non solo non e' utile ma dannosa, come si evince dalla azotemia (87 mg/dl) con una creatininemia abbastanza consona all'eta' (1,2 mg/dl).
La paziente si definisce in insufficienza renale se ha acidosi metabolica (con emogasanilisi, iperfosforemia, ipocalcemia).
E' stata esffettuata una emogasanailisi?
Altrimenti si parla di malattia renale cronica (che io stesso vorrei avere ad 85 anni...un rene vecchio e che non funziona perfettamente).
La terapia di questi pazienti e' la idratazione (che e' il contrario della terapia diuretica e l'allontanamento dai farmaci nefrotossici (ne fa tre attualmente)
Ovviamente i Colleghi Nefrologi potranno darle indicazioni ancora piu precise delle mie, ma mi sentivo in dovere di rispondere. come vecchio medico di urgenza, ormai stufo di vedere gli anziani curati cosi' male
cordialmente
cecchini
La paziente NON ha alcuna insufficieeza renale (per ora) .
Se certo luminari somministrano ad una paziente 85 anni aciretina, ramipril e furosemide (Lasix) puo darsi che la paziente la sviluppi:
- aciretina e' nefrotossica
- il Triatec puo avere effetti benfici sul rene a condizione che la paziente sia idratata (almeno 2 litri di acqua al giorno) altrimenti per il noto meccanismo sulla rteriola effernete del glomerulo puo risultare nefrotossico (riduce la filtrazione glomerulare...)
- la furosemide non solo non e' utile ma dannosa, come si evince dalla azotemia (87 mg/dl) con una creatininemia abbastanza consona all'eta' (1,2 mg/dl).
La paziente si definisce in insufficienza renale se ha acidosi metabolica (con emogasanilisi, iperfosforemia, ipocalcemia).
E' stata esffettuata una emogasanailisi?
Altrimenti si parla di malattia renale cronica (che io stesso vorrei avere ad 85 anni...un rene vecchio e che non funziona perfettamente).
La terapia di questi pazienti e' la idratazione (che e' il contrario della terapia diuretica e l'allontanamento dai farmaci nefrotossici (ne fa tre attualmente)
Ovviamente i Colleghi Nefrologi potranno darle indicazioni ancora piu precise delle mie, ma mi sentivo in dovere di rispondere. come vecchio medico di urgenza, ormai stufo di vedere gli anziani curati cosi' male
cordialmente
cecchini
[#2]
Utente
La ringrazio per la sua pronta risposta esaustiva , purtroppo a causa di una ernia inguinale strozzata è stata sottoposta circa 72 ore fa ad intervento chirurgico in regime di urgenza in anestesia epidurale , purtroppo da stamane le condizioni generali si sono aggravate , a causa di una non meglio accertata patologia broncopolmonare (broncopolmonite e/o embolia ) con affanno , rantoli e contestuale (presumo affaticamento cardiaco ), le vengono somministrati vari farmaci ed è assistita da ossigenoterapia con mascherina .I sanitari ritengono alquanto serie le condizioni è l'evoluzione è legata alla reazione positiva o meno della terapia e alla risposta della paziente .La radiografia del torace prima dell'intervento mostrava un lieve addensamento , come è possibile un repentino aggravamento (poche ore) ? Mi domando e le chiedo se è stata seguita correttamente onde poter intervenire immediatamente con idonei mezzi .Lei cosa suggerisce di fare .La saturazione era tra 90 e 96 , poco fa anche sia pure per poco 97 / 98 . La ringrazio di nuovo per il tempo che vorrà dedicarmi . Buona notte .
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 5.9k visite dal 14/03/2017.
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