Il mio medico curante
Buona sera, ho effettuato una ecografia di controllo, in passato ho sofferto di pielonefrite e coliche renali solo una volta dovute ad un calcolo.
Stamani mi è stato riscontrato alcuni spots iperecogeni da riferire a microcalcificazioni pericaliceali.
Subito mi è stato consigliato di sottopormi ad analisi specifiche in quanto ho già un insufficienza renale del secondo stadio.
Cosa mi consiglierà il mio medico curante?
Dovrò controllarmi ancora di più nell'alimentazione?
Seguo un regime di vita sano, e non bevo alcolici ne fumo visto che ho pure problemi con l'ernia iatale.
Grazie mille, spero in una vostra risposta.
Stamani mi è stato riscontrato alcuni spots iperecogeni da riferire a microcalcificazioni pericaliceali.
Subito mi è stato consigliato di sottopormi ad analisi specifiche in quanto ho già un insufficienza renale del secondo stadio.
Cosa mi consiglierà il mio medico curante?
Dovrò controllarmi ancora di più nell'alimentazione?
Seguo un regime di vita sano, e non bevo alcolici ne fumo visto che ho pure problemi con l'ernia iatale.
Grazie mille, spero in una vostra risposta.
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Gentile Signore,
le "microcalcificazioni peri-caliceali" (che sarebbe più corretto definire "papillari" o "placche di Randall") sono l'espressione più tipica di una predisposizione congenita alla formazione di calcoli renali. Codeste calcificazioni sono di fatto le progenitrici dei calcoli che su di esse possono svilupparsi nella loro fase iniziale. Come detto, si tratta di una condizione costituzionale sulla quale nulla si può fare, almeno al momento. Si può invece contrastare questo effetto del "catalizzare" la formazione di calcoli, principalmente mantenendo le urine diluite, ovver assumendo molti liquidi, principalmente acqua. Tutti gli altri possibili provvedimenti (es. alimentazione) hanno un'utilità tutto sommato marginale. Tutto ciò non ha però generalmente alcuna influenza sulla funzione renale.
Saluti
le "microcalcificazioni peri-caliceali" (che sarebbe più corretto definire "papillari" o "placche di Randall") sono l'espressione più tipica di una predisposizione congenita alla formazione di calcoli renali. Codeste calcificazioni sono di fatto le progenitrici dei calcoli che su di esse possono svilupparsi nella loro fase iniziale. Come detto, si tratta di una condizione costituzionale sulla quale nulla si può fare, almeno al momento. Si può invece contrastare questo effetto del "catalizzare" la formazione di calcoli, principalmente mantenendo le urine diluite, ovver assumendo molti liquidi, principalmente acqua. Tutti gli altri possibili provvedimenti (es. alimentazione) hanno un'utilità tutto sommato marginale. Tutto ciò non ha però generalmente alcuna influenza sulla funzione renale.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.8k visite dal 28/04/2015.
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