Contaminazione da germi al cvc

Buona sera. Vorrei avere dei chiarimenti riguardo la seguente situazione.
Mio padre è purtroppo in dialisi da fine maggio 2014, quindi da 8 mesi. Gli è stato applicato un CVC alla giugulare. Negli ultimi 3 mesi, ha avuto una febbre ricorrente, in media una volta ogni 7-10 giorni.
Dalle analisi fatte dal reparto dialisi è risultato essere affetto da 2 germi: staphylococcus hominis (STAHSH) e staphylococcus epidremidis (STAEPI). È stato somministrato dell''antibiotico, esattamente il cubicin 350, 6 iniezioni, una a ogni seduta di dialisi. Questo a fine dicembre. Da allora la febbre non è più tornata, ma dalle analisi fatte ultimamente, la situazione non è cambiata, i germi sono ancora presenti. Oggi hanno iniziato un altro ciclo di antibiotico, ma non sappiamo quale. I medici pensano sia opportuno tentare di fare la fistola al braccio per togliere così quella sul petto che ritengono causa di queste infezioni. Il problema è che in passato hanno già tentato 2 volte questo tipo di intervento, entrambe le volte fallito perché le vene sono troppo strette. A parer loro, dopo questi 8 mesi di dialisi, le vene dovrebbero aver riacquistato un pò di vigore. Voi cosa ne pensa in merito? È l'unica soluzione? Quali problemi possono causare questi germi? Noi, ma soprattutto papà 75enne, vorremmo evitare, se possibile, altri interventi per diversi motivi.
Avrei anche altre 2 domande:
È possibile che la contaminazione da questi 2 germi sia dovuta a una scarsa igiene dell'ambiente ospedaliero o da una scarsa attenzione durante la medicazione? Lo chiedo perché i medici ci hanno chiesto se a casa mio padre toglie la medicazione o tocca in qualche modo la ferita. Cosa che non è mai successa perché siamo ben consci della facilità di infezione di questa porta di accesso!
L'altra domanda riguarda la contagiosità di questi germi. Avendo nipoti molto piccoli, c''è la possibilità di trasmettere questi germi a loro? In che modo? Quali sono le regole per una efficace prevenzione?
Purtroppo i medici del reparto dialisi non sono molto eloquenti e ci liquidano sempre velocemente.
Ringrazio per le risposte e per il prezioso servizio che rendete.
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Dr. Piero Mignosi Nefrologo 132 9
Gent. Sig.ra

in riferimento al caso clinico da Lei evidenziato, occorre innanzi tutto precisare che l'uso di un CVC dovrebbe avvenire ,almeno teoricamente, per un periodo di tempo limitato. Purtroppo non sempre questo è possibile ad es. per impossibilità o difficoltà a eseguire un confezionamento di Fistola Arterovenosa (FAV) o per esaurimento di "stoffa vascolare" in caso di reiterati confezionamenti di FAV.
Pertanto, il risultato è che gli accessi vascolari temporanei (CVC) nella pratica clinica corrente diventano spesse volte "non temporanei" esponendo il paziente a possibili complicanze quali ad es. infezione del CVC.
Va anche detto che il posizionamento del predetto CVC può avvenire in sedi anatomiche diverse (in v.femorale, in vena giugulare int.,in v. succlavia).
Da quanto riferito, Suo padre pare sia portatore di "CVC in giugulare" e pare sia infetto.
In tale situazione appare corretto rimuovere il CVC posto in giugulare (verosim. infetto) e posizionare altro CVC in vena v.femorale o in v.succlavia, nell'attesa che possa al più presto essere confezionata una FAV che comunque, in ogni caso, necessiterà di un certo tempo per poter essere pungibile.
A tutto questo sarà opportuno affiancare adeguato trattamento antibiotico.
Qualora non fosse tecnicamente possibile allestire una FAV e più avanti nell'impossibilità di posizionare anche un CVC nelle predette sedi anatomiche ,potrà anche essere preso in considerazione il posizionamento di un Catetere a permanenza (Catetere di Tesio).
Distinti saluti

Dott.PIERO MIGNOSI
Specialista in Nefrologia
ex Dirigente Medico
U.O.S.D. Nefrologia e Dialisi -Policlinico di Palermo
Per appunt.Tf.3516155735

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Utente
Utente
La ringrazio per la gentile risposta dott. Mignosi. Ma se ho capito bene, a mio padre quindi verrà impiantato un altro cvc, rimuovendo quello infetto, e nel frattempo si proverà a fare la fav?
Gentilmente mi può dire se questi germi possono essere trasmessi ai bimbi e in che modo? Grazie
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Utente
Utente
Le aggiungo un'altra domanda dottore, scusi se ne approfitto ma io ormai non riesco neanche più a dormire per quanto sono preoccupata. Le infezioni dai 2 germi che le ho indicato, quali complicanze possono portare? Leggo di endocarditi dovute a questi germi nel caso di protesi valvolari infette. C'è questo rischio anche nel caso di cvc infetto? Mi perdoni dottore ma sono fortemente preoccupata per mio padre, anche perché purtroppo i medici hanno sottovalutato i sintomi di mio padre inizialmente, e solo dopo 3 mesi si sono decisi a fare delle analisi più approfondite, spinti anche da me che sono andata personalmente a chiedere che facessero delle indagini su questa febbre ricorrente.
Per questo voglio sapere tutto ciò che è necessario sapere, per non tralasciare niente!
Grazie dottore.