In base alle risultanze della scintigrafia si può dire che non vi sia insufficienza renale

A seguito varie infezioni urinarie da E.coli ho effettuato ecografia, urotac. All'urotac risultava il rene dx grinzo. Dietro consiglio dell'urologo, pertanto, ho eseguito una scintigrafia renale sequenziale.
Il referto è il seguente:
l'indagine scintigrafica sequenziale documenta normale sede dei reni che presentano morfologia e dimensioni regolari. La concentrazione del radiofarmaco è rallentata a sx mentre a dx presenta pronto, ma disomogeneo, accumulo del parenchima corticale. Il profilo del rene dx è alterato dalla presenza di area di "minus" di verosimile significato cistico nel polo superiore. Il trasporto intrarenale del radiofarmaco è bilateralmente rallentato. La fase di eliminazione è rallentata in entrambi gli organi con curve nefrografiche con andamento in continuo ascendente. TALE CONSIZIONE APPARE REVERSIBILE SPONTANEAMENTE ed il controllo ortostatico tardivo documenta quasi completo deflusso dell'urina marcata. GFR totale normalizzato (m. di Gates)= 142 ml/min.
Distribuzione della funzione: rene sx=41%; rene dx=59%.
Conclusioni: Rallentamento della fase escretrice con tardiva eliminazione del radiofarmaco, in assenza di immagini riferibili a uropatia di tipo ostruttivo. GFR nei valori attesi per età e superficie corporea.

Età 62 anni; peso 82 Kg, altezza 178 cm.
Aggiungo che nel 1977 sono stato operato per stenosi ureterale sx. Creatinina: 1,09; Azotemia 45. No diabete, No ipertensione.

In base alle risultanze della scintigrafia si può dire che non vi sia insufficienza renale? Il GFR superiore a 90 vuol dire che i reni funzionano regolarmente? Il fatto che il rene dx sia grinzo comporta insufficiena renale? Nel caso i valori ivi esposti propendono per una diagnosi di insufficienza renale cronica, quali terapie sono consigliabili?
Quando il referto dice che " tale condizione appare reversibile spontaneamente" cosa vuol dire?
Grato per l'attenzione, cordiali saluti.
Giovanni
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Gentile Signore,
per "rene grinzo" si intende una situazione di atrofia e scarsa o nulla funzionalità. Pertanto il referto della scintigrafia è in evidente contrasto con quello (più pessimista) della TAC, anche se lei non ci riferisce ulteriori dettagli su questo esame. Sarebbe interessante sapere perchè la TAC sia stata eseguita. Dunque la scintigrafia ci parla di reni sostanzialmente funzionanti in parti uguali, un poco pigri nello scaricarie le urine, ma che portano tutto sommato ad una funzione del tutto normale per la sua età. Si rileva lla presenza di una cisti di una certa dimensione a destra e questa dovrebbe essere descritta anche dalla TAC.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Ringrazio per la tempestivita' con la quale ha risposto. La risposta che mi aspettavo era quella che i reni sono ambedue funzionanti. Invero di rene grinzo mi ha parlato un urologo che ha visto l'esame. Le trascrivo il referto:nel rene dx si rileva stenosi del giunto pieloureterale con dilatazione di moderata entità' del bacinetto e di grado elevato dei calici. Il parenchima renale contiguo ai calici e' inoltre notevolmente assottigliato da atrofia. Nel rene ex si rileva marcata dilatazione dei calici con atrofia del parenchima contiguo. Il giunto pieloureterale risulta inoltre ridotto di calibro per la presenza di due immagini lacunari estese in senso longitudinale per circa 3 mm. Ridotto di ampiezza da diffuso ispessimento parietale e' anche il bacinetto. Tale ispessimento e' anche apprezzabile nel tratto prossimale dell'uretere. Il reperto di marcata calice tassia bilaterale con atrofia del parenchima renale contiguo e' orientativo per necrosi papillare presumibilmente da pienone ferite. L'ispessimento parietale del bacinetto e dell'uretere prossimale e le piccole immagini lacunari nel giunto pieloureterale sono verosimilmente anch'essi secondari a processo logistico. Nei calici inferiori del rene si si osservano due calcoli del diametro di 12 e 5 mm. Sempre nel rene del si notano due cisti del diametro massimo di 1 cm. Circa. Non apprezzabili alterazioni in vescica. Prostata di volumetria normale per l'età'. L'oro tac e' stata eseguita in quanto, essendo stato operato nel 1977 di stenosi ureterale sx ed avendo avuto tre infezioni urinarie nei mesi luglio ed agosto con antibiogramma positivo per e.coli, ho avuto paura di un ritorno della stenosi causa di ristagno di urina e delle infezioni regredite con terapia di rocefin. I referti di urotac e scintigrafia dicono la stessa cosa? E che cosa? Cosa mi consiglia di fare? La ringrazio della sua attenzione e aspetto con ansia la sua risposta. Buona domenica. Giovanni
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Gentile Signore,
la TAC descrive una situazione apparentemente complessa e difficile da mettere in relazione con una situazione funzionale tutto sommato nei limiti della norma come evidenziato dalla scintigrafia e dagli esami laboratoristici. Per esprimere un giudizio èsenz'altro indispensabile poter valutare direttamente le immagini della TAC, cosa che per noi non è possibile. In ogni caso, è abbastanza probabile che si tratti di alterazioni presenti da lunga data, tuttora in fase di compenso, quindi non tali da far presumere la necessità di un intervento. Ci chiediamo quali sintomi abbiano accompagnato questa infezione delle vie urinarie dei mesi scorsi.

Saluti
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Utente
Utente
Grazie. Ho avuto tre episodi fra il 16 luglio e il 21 agosto. I primi due sono stati trattati con amoxicillina, mentre l'ultimo con rocefin. I sintomi sono stati febbre alta con brividi, minzioni ravvicinate con bruciori ma senza sangue, urina sporca come di pus e puzzolente. Dagli esami emtici scaturiva un aumento dei globuli ma con azotemia e creativi a nella norma. L'uso tac e' stata eseguita il 25 settembre mentre la scintigrafia il 14 novembre. Prima dell' urotac ho eseguito una ecografia il 5 settembre con il seguente referto: reni normali per sede e volume. Rene dx con presenz di formazione cistica nel polo superiore del diametro di circa 2 cm. Rene sx con ridotto rapporto cortico-midollare e con presenza di alcune millimetriche formazioni litiasiche con assenza in atto di dirò nefrosi. Vescica poco distesa apparentemente esente da patologia parieto-endoluminale. Prostata di normale morfovolumetria compatibile con l'età' del paziente, a argini regolari capsulata ad eco struttura disomogenea. Psa e' stato sempre nei limiti. Le differenti date di esecuzione degli esami diagnostici può' compromettere e portare a valutazioni differenti da parte dei radiologi? L'ultimo episodio febbrile si è risolto definitivamente il 26 agosto dopo rocefin. I calcoli di cui all' urotac sarebbero da trattare? Quale terapia consiglierebbe per tenere sempre puliti i reni a parte quella di bere molto ? Importa bere molta acqua o bere acqua particolare? Grato per l'attenzione.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Dalla presentazione.dei sintomi, gli episodi infettivi dei mesi scorsi paiono più legati ad una prostatite acuta che ad una infezione renale, che almeno teoricamente non avrebbe dovuto causare disturbi ad urinare. Di nuovo, non vi è molta coerenza tra ecografia e TAC, che conferma un certo "pessimismo" nel referto di quest'ultima, che senz'altro meriterebbe di essere riconsiderato attentamente alla luce degli altri accertamenti eseguiti. I microcalcoli rilevati parrebbero essere abbastanza piccoli da non necessitare di terapie particolari. Per quanto riguarda l'idrataziine, le cosigliamo la lettura di questo nostro articolo:

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1212-la-calcolosi-renale-e-il-dilemma-dell-acqua-quanta-quando-e-quale-bisogna-bere.html

Saluti
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Utente
Utente
La ringrazio tantissimo, mi ha rassicurato su tanti dubbi che mi avevano assalito con la lettura dei referti di Eco, tac e scintigrafia. In ispecie quanto riferitomi dall'urologo che ha visto soltanto due radiogrammi della tac che erano stati stampati e non si e curato di visionare i 3 cd che mi ha consegnato il radiologo. Alla luce di questi due radiogrammi che rappresentavano grandezze diverse tra il rene sx e dx ha sentenziato che il rene dx era grinzo e quindi da asportare chirurgicamente: un rene che non funziona meglio toglierlo, e' stato il suo verdetto. Io spontaneamente ho fatto la scintilla per rendermi conto se effettivamente il rende dx non funzionasse. Grazie anche per l'articolo sull'acqua. Conferma quanto dettomi nel lontano 1977 dall'urologo che mi ha operato di stenosi ureterale sx: bere molta acqua, meglio di rubinetto e senza farmi illudere delle acque imbottigliate. Prenderò appuntamento con altro urologo di Palermo, lei ha qualche collega dove inviarmi?, per una rivalutazione della mia situazione renale alla luce degli accertamenti via via eseguiti. Grazie ancora e una buona domenica.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Come potrà ben comprendere, noi non possiamo fornire indicazioni o consigli su singoli specialisti o centri di cura con riferimento al caso specifico. D'ogni modo, pensiamo che molti nostri Colleghi che abbaino la pazienza di valutare attentamente la sua documentazione saranno in grado di giudicare e fornirle gli eventuali consigli più opportuni.
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