Idronefrosi gravidica

Gent.mi medici, Vi chiedo un parere su come dovrei comportarmi nel mio caso. Ho 32 anni, alla mia prima gravidanza, bigemina e biamniotica, alla settimana 18+6. Circa 10 giorni fa, mi sono svegliata in preda a dolori fortissimi al quadrante destro, che si irradiavano alla schiena e all'inguine. Sono andata d'urgenza da un ecografista che mi ha diagnosticato una lieve dilatazione pielica dx e del relativo uretere. Il dolore sembrava essersi poi placato. Premetto che non ho mai sofferto di cistiti o calcoli renali, ma da quando sono in attesa ho avuto un paio di volte infezioni alle vie urinarie da proteus mirabilis, prontamente curate, provocate un pò dal fatto che non bevo molto(ora cerco di bere almeno 1 litro e mezzo di acqua al giorno e sembrava fosse tutto rientrato). In serata, però, ho avuto una lieve ematuria e dolore molto più intenso per cui, per timore che fosse un problema ginecologico, sono corsa in ospedale dove mi hanno ricoverata per circa 8 gg con flebo ad infuzione continua di fisiologica + 2 fiale di sparmex e acido pipemidico(le analisi sui valori renali erano nella norma, così come urine + urinocoltura negative e non avevo febbre) e dalla consulenza urologica che mi è stata fatta, è stata confermata la diagnosi di idronefrosi. Dalle varie ecografie effettuate non si è visto alcun calcolo ma per averne la certezza dovrei sottopormi a radiografia che, al momento, non è possibile. Mi è stata prospettata la possibilità dello stent solo nel caso in cui l'idronefrosi dovesse peggiorare in maniera grave o nel caso in cui dovesse sopraggiungere una condizione a rischio per il rene. Ora, a distanza di 3 giorni dalla dimissione, soffro ancora di dolori al fianco destro che non sto trattando per evitare di prendere ancora farmaci. Domani ripeterò le analisi sui valori renali, nonchè urine ed uricoltura e poi procederò a prendere contatto con un urologo per un monitoraggio costante della situazione con ecografia, ma ho tanta paura di perdere il rene, anche perchè i dolori persistono... In più temo molto per i miei bambini perchè, se dovesse rendersi necessario lo stent temo per la loro incolumità(oltretutto vivo in Calabria dove non vi sono centri e strutture adeguate). Secondo il Vs parere, come dovrei comportarmi? Monitorare semplicemente le cose con controllo periodico(ma a che cadenza??) o fare dell'altro? Ma soprattutto, quali rischi potrei correre? E mi consigliate di bere molto oppure no?(vi sono pareri discordanti) Se si, è indicata l'acqua fiuggi o qualche altra? Infine una curiosità... La notte sto dormendo solo sul fianco sinistro per evitare di schiacciare il rene destro, è corretto oppure posso dormire anche sul fianco destro? Sapete, l'anca sinistra ormai mi duole in maniera cronica per il peso che deve sopportare di continuo ogni notte!! Grazie di cuore e perdonatemi per i tanti quesiti, ma sono molto preoccupata...
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Gentile Signora,
i reni non si "perdono" così facilmente, stia serena! In linea di massima concordiamo con l'impostazione data dai nostri colleghi. In questa fase il da farsi è dettato più che altro daisuoi sintomi e dalla comparsa di eventuali complicazioni, segnatamente la febbre. Se i disturbi sono intensi e continui, non vi è dubbio che la soluzione da adottare è l'inserimento dello stent (endoprotesi ureterale o doppio-j), procedura di minima invasività e scevra di rischi, ovviamente in mani esperte. Se il dolore non dovesse essere consistente, sarà comunque il caso di controllare la dilatazione, che in una gravidanza gemellare è entro certi limiti anche prevedibile ed accettabile. Se invece i controlli ecografici dovessero ad un certo punto individuare chiaramente un piccolo calcolo, questo potrebbe essere anche estratto con una procedura altrettanto semplice. Nel frattempo, diremmo che sia indicata una normale idratazione, senza eccessi nè penuria, un litro e mezzo al giorno, assolutamente indipendente dall'etichetta, ci mancherebbe! In ultimo, essendo il rene un organo molto profondo, possiamo ritenere che non risenta della compressione differenziata in base al decubito, quindi non ci badi e dorma nella posizione per lei più comoda.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Gent.mo Dr Piana, innanzitutto grazie per la celere risposta! E grazie per avermi delucidato su ogni mio dubbio, è stato davvero gentilissimo! Ora mi sento più tranquilla, sapendo che non corro rischi imminenti e neppure i miei bimbi. Ora inizierò a tenere sotto controllo la situazione con l'aiuto del mio ginecologo e dell'urologo che ho scelto e speriamo che la situazione resti stabile.. Grazie di cuore per la gentilezza e buon lavoro!